NFL Draft Grades: Green Bay Packers

Con il solito Draft di Ted Thompson, proiettato più al futuro che al presente, i Packers non hanno stupito più di tanto nella tre giorni di Philadelphia. Qualcuno degli addetti ai lavori lo ha definito il “solito noioso” Draft di Green Bay, con le prime 4 scelte spese per la difesa e con le restanti per puntellare un attacco che ha un urgente bisogno di un RB di livello e di depth per quanto riguarda la O-Line. Questi ultimi due bisogni sono stati soddisfatti con addirittura 3 running back (scelta molto discussa) e una Guardia che resta molto più che un progetto cosi come tutti i giocatori scelti tra middle e late rounds. Con il ritiro di Sam Shields (e la non brillante stagione scorsa dei DB) era praticamente scontata la scelta di un CB nelle prime 3 posizioni; dopo una trade imbastita con Cleveland i Packers hanno ceduto la pick 29 in cambio della pick 33 e della pick 108 e scelto Kevin King, CB da Washington e uno dei DB più talentuosi del lotto.

In molti si aspettavano la scelta di un EDGE poichè la pass rush l’anno scorso non è stata efficace e la difesa in generale di Green Bay non ha propriamente entusiasmato. Ed è proprio su questo punto che si fondano le critiche sull’operato di TT in sede di Draft e su alcuni dati in particolare: dal 2001 fino ad oggi i Packers hanno speso la loro prima pick in difesa 12 volte su 17 ed addirittura durante il Draft 2013 in GB scelse ben 11 giocatori (5 difensivi) e soltanto uno (David Bakhtiari) si trova ancora sotto contratto. Partendo da questi dati (che indicano alla perfezione il modus operandi di TT al draft cioè spazio prevalentemente alla difesa e più pick possibili) alcuni giornalisti si sono detti scettici sulla filosofia del “draft and develop” che prevede prevalentemente scelte mirate più al futuro che non all’immediato presente. Da questo quadro ne viene fuori che i Packers non sfruttano al massimo i giocatori scelti (e questo lo si nota perché tolti gli ultimi 3 draft i giocatori ancora in maglia green and gold si contano sulle dita di una mano) e per la maggior parte si tratta di esperimenti che vuoi per adattamento, vuoi per una cattiva gestione del giocatore stesso, vuoi per scelte sbagliate da parte del coaching staff non si trovano più in Wisconsin.

Qualcuno vorrebbe la testa del GM, qualcuno ne difende l’operato poichè i Packers, volenti o nolenti, si trovano sempre a lottare per l’anello ma è chiaro che il modo di condurre il draft, almeno per quanto riguarda gli ultimi 5 anni, avrebbe dovuto dare esiti molto diversi.

 

Tutto questo discorso per dire cosa? Per dire che potenzialmente la lotteria di Green Bay porta giocatori molto interessanti (com’è stato quest’anno) e quindi il grade è quasi sempre medio alto ma manca sempre quel passo in più per tornare a disputare un Super Bowl. Naturalmente non sappiamo cosa impedisce questo passo in più e se dipende dai giocatori, dall’allenatore, dal GM, dall’esito del Draft o altro però è chiaro che a molti addetti ai lavori e molti tifosi, andare ai playoff ormai non basta più.

 

 

Round 2, Pick 1 (33rd overall) (From Browns) Kevin King, CB, Washington; GRADE: A

Round 2, Pick 29 (No. 61) Josh Jones, S, N.C. State: GRADE: A

Round 3, Pick 29 (No. 93) Montravius Adams, DT, Auburn: GRADE: B​

Round 4, Pick 1 (No. 108) (From Browns) Vince Biegel, LB, Wisconsin: GRADE B-

Round 4, Pick 28 (No. 134) Jamaal Williams, RB, Brigham Young University: GRADE B+

Round 5, Pick 32 (No. 175) (From Broncos) DeAngelo Yancey, WR, Purdue: GRADE B-

Round 5, Pick 39 (No. 182) (Compensatory pick) Aaron Jones, RB, UTEP: GRADE C

Round 6, Pick 29 (No. 212) Kofi Amichia, C, USF: GRADE C

Round 7, Pick 20 (No. 238) Devante Mays, RB, Utah State: GRADE D

Round 7, Pick 29 (No. 247) Malachi Dupre, WR, LSU: GRADE C

 

TOTAL GRADE B