NFL Draft Grades 2017: Denver Broncos

Ormai a qualche giorno dalla chiusura del Draft 2017 andiamo ad analizzare le pick selezionate dai Broncos. La squadra del Colorado arrivava all’evento con ancora uno spot vacante, quello del tackle sinistro, oltre a diverse need secondarie a livello di run stopping e armi offensive. Tutto molto facile su carta, se non fosse per una classe di linemen non proprio sbalorditiva e con molti punti interrogativi sui prospetti dati come first rounder. Al contrario TE e RB sembravano offrire spunti molto più suggestivi, primi tra tutti OJ Howard e Christian McCaffrey. Giunti finalmente alla prima nottata del Draft ero quasi sicuro che avremmo scelto il nostro LT del futuro, individuato da me come Garrett Bolles o Ryan Razcyk. Le prime 10 pick hanno riservato diverse sorprese, ma prevedibilmente McCaffrey è stato selezionato da Carolina con l’ottava scelta assoluta, con buona pace di Elway che secondo diversi addetti ai lavori avrebbe addirittura provato una trade per la quinta dei Titains allo scopo di assicurarsi il prodotto di Stanford (e sinceramente sono felice che questa eventualità non si sia realizzata, in quanto reputo l’ottava scelta già esagerata per un giocatore del genere). Con lo scorrere delle pick notavo invece che il nome del forte TE ex Alabama (Howard) non saltava fuori, ma non credevo affatto che sarebbe stato disponibile per la selezione n°20. Con i Titains “on the clock” alla #18 e Howard ancora libero ero quasi sicuro che il nostro GM avrebbe fatto trade up (non una novità per lui, anzi quasi un’abitudine durante il primo round), ma anche in questa occasione sono stato smentito. A questo punto come nella più classica delle beffe e mentre assaporavo già il colpaccio i Bucs interrompevano i miei sogni di gloria, spedendomi duramente contro la fredda realtà. Con la ventesima scelta i Broncos hanno così selezionato l’OT Garrett Bolles da Utah.

Round 1, Pick 20: Garett Bolles, OT, Utah

Ragazzo dall’infanzia difficile, soltanto recentemente sembra aver trovato un equilibrio nella sua vita, grazie anche alla nascita del figlio Kingston. Bolles è un tackle estremamente atletico, con piedi veloci e grande passione per il gioco, ma il più grande punto di domanda sono le 25 candeline che spegnerà prima dell’inizio della stagione. Inoltre pur essendo avanti con gli anni ha qualche aspetto tecnico da limare, oltre ad una forza nella parte superiore del corpo buona ma non eccelsa; il LT durante la sua carriera è stato anche tra i giocatori più penalizzati causa eccessiva foga. Nel quadro generale Bolles è un talento da primo round, con difetti tipici di un rookie ma con una carta d’identità che lo definisce come un giocatore maturo. Saprà l’ex Utep imporsi in fretta come un solido titolare? Se la risposta sarà positiva i Broncos potrebbero finalmente lasciarsi i problemi derivanti dalla O-line alle spalle. Come si inserisce all’interno del Roster? Una pick tanto scontata quanto necessaria. I Broncos hanno guardato in faccia la realtà e si sono assicurati uno dei top tackle del Draft senza bisogna di alcuna trade, andando a coprire il ruolo lasciato scoperto in offseason da Russell Okung. Al momento della scelta anche Reuben Foster era disponibile, ma a mio parere un LT andava selezionato quindi tanto vale prendere il migliore (secondo lo scouting staff) il prima possibile; ovviamente c’erano giocatori di talento superiore, ma nella situazione in cui ci trovavamo Elway aveva quasi le spalle al muro e forse si è anche pentito di non aver coperto questa posizione durante la FA (invece di rimanere con un pugno di mosche e milioni inutilizzati nella speranza di ingaggiare Tony Romo) Durante la scorsa stagione la linea è stata la nostra spada di Damocle e la dirigenza si è mossa di conseguenza sia in FA, portando in Colorado la G Ronald Leary e il T Menelik Watson, sia nel Draft, con il ragazzone da Utah. Bolles partirà sicuramente titolare, visto che non abbiamo LT di ruolo a roster (e Ty Sambrailo non è un’alternativa realistica), proteggendo il lato cieco di Siemian o Lynch. Al secondo giorno di manifestazione le need più impellenti riguardavano RB, TE e difesa contro le corse. I Broncos con tre scelte a disposizione hanno mirato più o meno in questa direzione, con qualche digressione. Al secondo giro è stato selezionato il DE DeMarcus Walker da Florida State, mentre con le due scelte al terzo giro Elway ha portato in orange & blue il WR Carlos Henderson e il CB Brendan Langley.

Round 2, Pick 51: Demarcus Walker, DE, Florida State

Durante l’ultima stagione ha mostrato lampi di assoluta qualità, imponendosi come uno dei migliori pass rushers della nazione. Il ragazzo ha dimostrato buona tecnica, tale da permettergli di battere il diretto avversario con un’ampia serie di movimenti e una buona reazione allo snap. Walker è molto versatile, tanto che ha ben figurato sia da esterno in 3-4 che interno in una 4-3, con una convincente abilità in tackling e run stopping. Sembra ancora in grado di prendere peso e aggiungere forza extra, inoltre può vantare una produzione durante gli ultimi due anni a dir poco pazzesca, con ben 25 sack a referto. Per quanto riguarda le note negative bisogna citare una certa incostanza, soprattutto con il procedere della partita; questo aspetto potrebbe ritagliarlo a giocatore rotazionale. Ha anche dimostrato di soffrire i lineman particolarmente imponenti a causa di un atletismo non di primo livello, per cui sarà necessario lavorare sul suo fisico per renderlo pronto all’impatto con la NFL. Come si inserisce all’interno del roster? Dopo la partenza di DeMarcus Ware e una stagione in cui la difesa contro le corse è stata ai limiti dell’atroce un innesto in questo senso ha il suo perché. Anche lo scorso anno Elway spese un secondo giro per un DE (Adam Gotsis), ricevendo un apporto in stagione assai deficitario, ma sono convinto che Walker troverà spazio fin da subito come titolare opposto a Derek Wolfe.

Round 3, Pick 82: Carlos Henderson, WR, Louisana Tech

Henderson è un ricevitore fisico, in grado di mettere a segno big-play e assolutamente pericoloso dopo la ricezione. Può contare su mezzi atletici di primo piano che lo rendono in grado di rompere tackle e collezionare numeri impressionanti, tanto che la scorsa stagione è stato leader nella FBS per TD catch. La sua eccezionale esplosività lo rende un’arma perfetta durante i kick/punt return. Da migliorare ed ampliare la varietà di tracce percorse, così come le ricezioni contese con i CB più prestanti. Come si inserisce all’interno del roster? Un’arma in grado di rendere l’attacco più imprevedibile era attesa, e Henderson potrebbe togliere un po’ di pressione ai titolari Thomas e Sanders. Lotterà probabilmente per lo spot di WR3 ma non dimentichiamo il fondamentale apporto che potrà dare in situazione di kick/punt reutrn, dove uno specialista manca dai tempi di Trindon Holliday

Round 3, Pick 101: Brendan Langley, CB, Lamar

Del lotto è la pick che mi convince di meno, sia per la posizione che per il giocatore in sé. Langley è un CB sullo stile di Kayvon Webster, molto atletico ma ancora estremamente grezzo, tanto che nessuno la dava on board prima del quarto o quinto round. Brandan ha cominciato la sua carriera come WR, per poi imporsi come DB in grado di dire la sua anche in situazioni di kick/punt return. E’ tra i CB più fisici della classe e i Broncos hanno avuto un incontro prima del Draft con il ragazzo, segno che Elway lo teneva sott’occhio da tempo. Come si inserisce all’interno del roster? Andrà a riempire il vuoto lasciato da Kayvon Webster, sperando che tra le file dello special team possa crescere in vista di un futuro da starter. Viste le sua abilità atletiche concorrerà per il ruolo da returner.

Con il terzo ed ultimo segmento del Draft 2017 i reparti su cui soffermarsi erano quelli di RB, TE e ILB. I Broncos dopo due trade con 49ers (in cui è stato coinvolto Kapri Bibbs) e Browns si apprestavano a scegliere due volte al 5° round, una al 6° e chiudere con la pick #253 (Mr. Irrelevant).

Round 5, Pick 145: Jake Butt, TE, Michigan

Elway ha voluto aspettare cinque round prima di scegliere un TE all’interno di una classe così profonda e la fortuna gli ha sorriso. La selezione di Butt a questo punto del Draft è una vera e propria steal, considerando che il ragazzo ha un talento da primo giro, se non fosse per un brutto infortunio al ginocchio occorso durante l’Orange Bowl. Durante le ultime due stagioni la produzione del TE è stata di primo piano, con 51 e 46 ricezioni; da non sottovalutare anche l’abilità da blocker in linea, anche se andrà decisamente migliorata. Da rivedere anche la capacità di creare separazione con l’avversario. Come si inserisce all’interno del roster? Un target affidabile in RedZone mancava da Julius Thomas, quindi se Butt riuscirà a recuperare in tempi accettabili potrebbe dare una grossa mano alla produzione offensiva dei Broncos. Una volta ristabilito(si parla della fine del training camp) si giocherà il posto con AJ Derby, Virgil Green e Jeff Heuerman.

Round 5, Pick 172: Isaiah McKenzie, WR, Georgia

Ancora un WR esplosivo, ancora una minaccia come returner. Elway porta in Colorado un ricevitore undersized con una buona visione, più rapido che veloce e da utilizzare nelle “gadget plays”. Qualche problema a livello di drop e nei contatti sulla linea di scrimmage. Come si inserisce all’interno del roster? Giocatore situazionale e da matchup plays, starà all’originalità di Coach Joseph trovargli il ruolo migliore. Sicuramente darà il meglio di sé come returner.

Round 6, Pick 203: De’Angelo Henderson, RB, Coastal Carolina

Il RB tanto desiderato viene draftato al sesto giro e vanta una carriera collegiale con 35 partite consecutive segnando almeno un TD. Henderson è un 5’7 per 203 pd, veloce e compatto, in grado di dare il meglio di sé sull’edge o esplodendo in campo aperto per frequenti big play. E’ anche decente in ricezione e bravo a creare mismatch con i LB avversari. La domanda fondamentale è se riuscirà nella difficile transizione da una scuola della FCS all’ultracompetitiva NFL. Come si inserisce all’interno del roster? Con la firma di Jamaal Charles le speranze per Henderson di scendere in campo sono ridotte al lumicino, almeno per quest’anno.

Round 7, Pick 253: Chad Kelly, QB, Ole Miss

Mr. Irrelevant di quest’anno ha una faccia decisamente conosciuta, parliamo infatti del nipote del celebre QB Jim Kelly. Personalmente la trovo una grande scelta, e il ragazzo fino a qualche tempo fa sarebbe stato considerato tra i top QB di questo Draft, magari da primo round. Chad in passato ha avuto problemi con la legge, a causa dei quali è stato scaricato da Clemson, ha passato un anno in un Junior College (EMJC, protagonista anche di una splendida serie in onda su Netflix) per poi riconquistare il palcoscenico nazionale con Ole Miss e nuovamente sprofondare nel purgatorio dei giocatori indesiderati con due brutti infortuni (ACL e polso). Penso che una volta risolti i suoi problemi fisici Kelly potrebbe effettivamente competere ai livelli che gli competono, parliamo infatti di un ragazzo con un cannone al posto del braccio e un talento di prima categoria, seppur offuscato dai tanti problemi che ne hanno messo a rischio la carriera. Come si inserisce all’interno del roster? Fino a training camp inoltrato non potrà allenarsi a causa del polso, dovrebbe quindi occupare lo spot di QB #3. Dalla prossima stagione in poi tenete d’occhio questo ragazzo, potrebbe venirne fuori qualcosa di speciale.