NFL Draft Grades 2015: San Francisco 49ers

Round 1, pick 17 (from Chargers): Arik Armstead, DT, Oregon Ducks
ArikArmsteadScelta che alla luce del ritiro di Justin Smith acquisisce ancora più senso da parte dei Niners, che stanno cercando di rinnovarsi e, allo stesso tempo, aggiungere talento ad un roster difensivo decimato dalla defezione improvvisa di molti dei suoi migliori interpreti; in grado di giocare come DE nella 3-4 di San Francisco e all’occorrenza posizionarsi anche al centro della linea, Armstead offre ottime garanzie contro i giochi di corsa avversari, ma deve indubbiamente migliorare come pass rusher, cosa che potrà certamente fare sotto la guida del nuovo DC Eric Mangini. Fisicamente imponente, piuttosto rapido nei movimenti, ha la potenza necessaria per superare i bloccatori avversari e dirigersi verso il quarterback, anche se dovrà comunque accrescere la sua esperienza e aumentare un bagaglio tecnico ancora carente.

Round 2, pick 14 (46): Jaquiski Tartt, S, Samford Bulldogs
JaquiskiTarttChiamata un po’ a sorpresa di San Francisco, che dopo aver preso Eric Reid e Jimmy Ward al primo round degl’ultimi due Draft, decide nuovamente di puntare su una safety nonostante a roster possa contare anche su Antoine Bethea, tornato al Pro Bowl quest’anno; calcolando chequest’ultimo abbia già superato lo scoglio delle 30 primavere, e che la prima scelta dello scorso anno possa essere utilizzata parecchio nella posizione di nickelback, la presa di Tartt acquisisce tutta un’altra importanza, anche in virtù delle abilità che il prodotto di Samford ha dimostrato di avere in coverage, sia quando deve coprire a zona che a uomo. A queste si aggiungono, inoltre, una certa produttività quando deve affrontare le corse, e una fisicità che ai 49ers tornerà di certo utile nel back-end, soprattutto nelle situazioni più intricate.

Round 3, pick 15 (79): Eli Harold, LB, Virginia Cavaliers
EliHaroldValido pass rusher che deve cercare di affinare la sua tecnica di placcaggio, Harold è un altro investimento importante per i Niners, che hanno individuato nell’ex Cavaliers il giocatore in grado di dare un supporto immediato alla mediana, alle prese con gli addii di Patrick Willis e Chris Borland e i continui problemi off the field di Aldon Smith, quello che dovrebbe diventare, alla pari con Navorro Bowman, il leader di questo reparto; proprio all’esterno, nella posizione di outside, dovrebbe trovare spazio fin da subito il prodotto di Virginia, atleta instancabile e pronto a cercare di raggiungere il backfield avversario in ogni modo. Abbastanza veloce, dotato di un discreto bagaglio tecico, nelle mani di Mangini può diventare un linebacker molto produttivo, imparando soprattutto a contrastare meglio il running game avversario.

Round 4, pick 18 (117) (from Chargers): Blake Bell, TE, Oklahoma Sooners
BlakeBellEx quarterback che dopo aver guidato l’attacco dei Sooners per tre stagioni ha giocato l’ultima universitaria da tight end, è un progetto piuttosto interessante per i Niners, che cercheranno di costruire un giocatore adatto al football professionistico facendo leva sulla sua vena competitiva e sulla grande etica lavorativa; buon conoscitore del gioco, intelligente e pronto a mettersi al servizio dei suoi allenatori, Bell ha dimostrato nel 2014 di possedere buonissime mani e di saper svolgere un discreto lavoro come bloccatore, ruolo in cui certamente dovrà però cercare di migliorare per ambire a conquistarsi uno spazio importante nel roster di San Francisco, che se sarà paziente rischia di trovarsi un ottimo ricevitore aggiunto tra le mani.

Round 4, pick 27 (126) (from Broncos): Mike Davis, RB, South Carolina Gamecocks
MikeDavisRunninback veloce e scattante che riesce a sbucare rapidamente dalla linea di scrimmage e trovare il binario ideale per puntare al campo aperto, Davis ha i mezzi per ambire ad un futuro sviluppo come starter, nonostante l’affollatissimo backfield di San Francisco in cui faticherà certamente a trovare spazio, soprattutto nel corso di questa sua rookie season; reduce da un infortunio alle costole che gli ha impedito di rendere al meglio nel 2014, non ha avuto la crescita sperata nell’ultima stagione, rimanendo una sorta di talento inespresso ma comunque capace di mantenersi sui livelli toccati solo dal suo ex teammate, nonché draft pick dei Niners, Marcus Lattimore, tra i migliori RB ad aver vestito la divisa dei Gamecocks. Paziente ma spesso in difficoltà quando deve effettuare cambi di direzione netti per tagliare fuori i difensori avversari, dovrà cercare di migliorare le sue movenze sul campo, magari anche sfruttando un impiego parziale con gli special team per fare esperienza a livello professionistico.

Round 4, pick 33 (132) (Compensatory pick): DeAndre Smelter, WR, Georgia Tech Yellow Jackets
DeAndreSmelterLimitato nel corso della carriera universitaria dal playbook offensivo dei Yellow Jackets, decisamente improntato sulle corse, Smelter ha dovuto anche combattere con un infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio che gli ha impedito di mettersi in mostra nella sua ultima stagione universitaria; ben costruito fisicamente, dotato di buonissime mani e di un buon controllo del corpo, è un receiver ancora da scoprire che può far davvero bene in un attacco come quello dei 49ers, alla ricerca di receiver per allungare il reparto e tendenzialmente preposto a puntare su giocatori fisici ed in grado di offrire un buon contributo più in fase di possesso che sul profondo. Ottimo atleta, abile a distanziare l’avversario una volta entrato in possesso dell’ovale, avrà bisogno di tempo per imparare gli schemi offensivi di San Francisco, ma non è detto che possa rivelarsi una risorsa inattesa già nel corso della rookie season.

Round 5, pick 29 (165) (from Colts): Bradley Pinion, P, Clemson Tigers
BradleyPinionLa sua acquisizione ha fatto fare le valigie a Andy Lee, punter scambiato con i Browns pochissimi giorni fa, ad ulteriore dimostrazione che il team californiano crede realmente nelle potenzialità di Pinion, probabilmente il miglior interprete del ruolo di questa classe, nonché punter dotato di una gamba potente e piuttosto precisa, che gli ha consentito di calciare solo 2 touchbacks, su 75 punt, nel 2014; numero che assume ancora più importanza se unito alle yards conquistate di media, 42,1, dal prodotto di Clemson, che a questo punto si preannuncia come uno dei protagonisti, a San Francisco sperano in positivo, della season 2015 dei Niners.

Round 6, pick 14 (190): Ian Silberman, OG, Boston College Golden Eagles
IanSilbermanLineman con esperienza limitata come starter, ha giocato titolare solo nell’ultimo anno con Boston College, ha cominciato la sua carriera collegiale con Florida, prima di trasferirsi nei Golden Eagles e conquistarsi lo spot di right tackle nella formazione di partenza; non molto rapido di piedi, ma potente e in grado di contenere la spinta dei difensori avversari, per dimensioni e caratteristiche sembra più adatto a ricoprire il ruolo di guardia in NFL, ed è proprio in questa posizione che i 49ers potrebbero decidere di utilizzarlo già nel corso della rookie season, magari inserendolo nella rotazione del reparto, approfittando anche della sua versatilità, per permettergli di accumulare minuti e accrescere il suo bagaglio tecnico come bloccatore.

Round 7, pick 27 (244): Trenton Brown, OG, Florida Gators
TrentonBrownNon molto esperto, ha iniziato a giocare a football solo negl’ultimi anni di high school e anche a Gainesville ha faticato parecchio a vedere il campo, soprattutto nelle ultime due stagioni, quando avrebbe dovuto partire come titolare e invece è stato limitato da alcuni problemi fisici, tra i quali la difficoltà a mantenersi su un peso ideale per giocare; una situazione che potrebbe ripetersi anche a livello professionistico, ma che non ha comunque spaventato i Niners, convinti a puntare su questa enorme guardia offensiva di Florida, validissima a bloccare nel gioco di corse e in grado di dare una mano sulla linea offensiva, dove con la sua stazza ha le caratteristiche necessarie per dominare gli avversari, a condizione che, al controllo della bilancia, abbini anche un miglioramento delle sue qualità tecniche e, soprattutto, atletiche.

Round 7, pick 37 (254) (Compensatory pick): Rory “Busta” Anderson, TE, South Carolina Gamecocks
RoryBustaAndersonAltro giocatore limitato dai continui infortuni ma dotato di incredibile talento, Anderson è il tipo di tight end che può far bene in ogni attacco, viste le sue buone abilità di ricevitore e, soprattutto, l’incredibile capacità di creare separazione prima di completare la presa, sia sfruttando i cuscini che gli offrono le difese avversarie, sia bruciando in velocità il proprio marcatore; in grado di ottenere buoni guadagni in campo aperto, deve migliorare assolutamente come bloccatore e cercare di perdere la tendenza a ricevere l’ovale vicino al corpo, cosa che spesso gli ha causato qualche drop evitabile e non gli ha permesso di sfruttare appieno il suo ampio raggio di cattura, dote che ha dimostrato di possedere nel corso della sua carriera universitaria.

Undrafted free agent: Dylan Thompson QB South Carolina, Dres Anderson WR Utah, Patrick Miller OT Auburn, Marcus Rush DE Michigan State, Isaac Blakeney WR Duke, Darius Davis WR Henderson State, DeAndrew White WR Alabama.

Voto Finale: 7
Draft in chiaroscuro dei 49ers, che hanno coperto si i needs che presentavano prima dell’evento di Chicago, ma lo hanno fatto in una maniera che non ha del tutto convinto, lasciando passare alcuni giocatori teoricamente più pronti per andare su altri che dovranno lavorare parecchio, almeno sulla carta, prima di trovare una loro collocazione a roster; unica cosa su cui proprio non si può discutere, è la quantità di talento portata in California dal GM Trent Baalke, che ha lavorato davvero bene in ottica futura, assicurandosi alcuni prospetti che possono ambire ad un ruolo importante in NFL. Eli Harold, sul lato difensivo della palla, è quello che intriga di più tra i tanti volti nuovi giunti a San Francisco, ma anche Amrstead e Tartt possono certamente dare un buon contributo alla causa, idem in attacco, dove tra i tanti progetti da seguire con estrema attenzione, Bell, Davis, Anderson, spicca DeAndre Smelter, receiver limitato dal playbook di Georgia Tech e qualche problema fisico che può ambire ad avere un ruolo importante in questa squadra.