NFL Draft Grades 2015: Pittsburgh Steelers

Round 1, pick 22: Alvin “Bud” Dupree, LB, Kentucky Wildcats
BudDupreeAtleta completo, veloce, esplosivo, potente, Dupree ha i mezzi per diventare un buonissimo pass rusher a livello professionistico ma deve indubbiamente migliorare il suo bagaglio tecnico, a cominciare dalle mosse utili per liberarsi dai blocchi degl’avversari; talento ancora grezzo che offre grandissimi margini di crescita, può certamente trovare spazio fin da subito nella 3-4 del defensive coordinator Keith Butler, che potrebbe schierarlo con costanza nella posizione di outside, alternandolo al veteranissimo James Harrison e a Jarvis Jones, altro prospetto interessantissimo continuamente limitato dagl’infortuni. Produttivo contro le corse, efficace quando deve lavorare in coverage, Pittsburgh pare aver trovato il giocatore in grado di dare continuità ad un reparto che storicamente è sempre stato un punto di forza del team.

Round 2, pick 24 (56): Senquez Golson, CB, Ole Mississippi Rebels
SenquezGolsonNon il tipico prototipo di corner che va per la maggiore in questi ultimi anni in NFL, Golson è basso e non molto fisico, ma ha indubbie abilità da ball hawk che riesce sempre ad incidere nella copertura sul gioco di passaggi, come dimostrano i 9 intercetti messi a segno la scorsa stagione; dotato di una buonissima elevazione e di fiuto per l’ovale che gli consente spesso di anticipare la giocata avversaria, nonostante le carenze fisiche è un valido colpitore, che non si tira assolutamente indietro se deve andare a placcare il portatore di palla. Aggressivo, rapido, esplosivo, grazie alle ottime doti tecniche e atletiche riesce a mettere in difficoltà anche i receiver più pesanti, e pertanto dovrebbe ritagliarsi un buono spazio con gli Steelers già nel corso della rookie season.

Round 3, pick 23 (87): Sammie Coates, WR, Auburn Tigers
SammieCoatesRicevitore velocissimo, in grado di creare rapidamente separazione con il difensore che lo sta seguendo, Coates ha già dimostrato a livello universitario di essere una minaccia costante in campo aperto, dove con le sue volate ha fatto parecchi danni con la divisa di Auburn; buon route runner, il suo unico problema, di certo non sottovalutabile per un WR, paiono essere le mani, non sempre così educate come si attenderebbe da un giocatore che gioca in questa posizione. Decisamente migliorabile sotto questo aspetto, con la sua gli Steelers hanno cercato di togliere ulteriore pressione, e diminuire di rimando l’attenzione che viene rivolta al loro target primario Antonio Brown, nonché fornire un parco ricevitori di primo livello a Ben Roethlisberger, che può anche contare su Martavis Bryant e Markus Wheaton.

Round 4, pick 22 (121): Doran Grant, CB, Ohio State Buckeyes
DoranGrantMolto abile a leggere il gioco, intelligente e particolarmente attento, Grant si fa difficilmente ingannare dai tentativi di finta degl’avversari, e riesce a svolgere sempre un buon lavoro in fase di copertura sui passaggi, una situazione di gioco in cui dovrebbe essere spesso utilizzato già quest’anno dagli Steelers; rapido a seguire i tagli nell’esecuzione della traccia da parte dei ricevitori, non possiede una velocità elitaria che gli consente di rimanere incollato agli stessi nelle tracce profonde, motivo per cui difficilmente sarà impiegabile in ogni down da parte di Pittsburgh. Sempre attento e dotato di un buon fiuto per l’ovale, riesce spesso a mettere le mani sui palloni lanciati dal quarterback avversario, risultando piuttosto produttivo come pass defender.

Round 5, pick 24 (160): Jesse James, TE, Penn State Nittany Lions
JesseJamesChiamata interessante da parte di Pittsburgh, che con James cerca di sopperire all’eventuale decimazione futura del reparto tight end, acquisendo un prodotto locale che ha le qualità per diventare un buon target nel passing game orchestrato da Ben Roethlisberger; abilissimo a sfruttare i cuscini che gli vengono concessi dagl’avversari nelle difese a zona, in difficoltà invece quando deve creare separazione nelle coperture a uomo, è in possesso di misure fisiche che dovrebbero consentirgli di rappresentare un’opzione importante quando il campo si restringe, pertanto sia in redzone che in endzone, dove può risultare certamente efficace. Troppo macchinoso nei movimenti, non ancora rifinito come run blocker, dovrà lavorare parecchio per conquistarsi un posto stabile nel roster degli Steelers, soprattutto in questa sua prima stagione tra i professionisti.

Round 6, pick 23 (199): Leterrius Walton, DT, Central Michigan Chippewas
LaterriusWaltonAtleta versatile che ha maturato esperienze sia nel baseball che nel basket, ha iniziato la sua carriera universitaria come offensive lineman prima di essere passato sul lato opposto della palla, dove è diventato uno dei punti fermi della difesa dei Chippewas e si è conquistato, con le prestazioni fornite sul terreno di gioco, i gradi di capitano a Central Michigan; rapido di piedi e di mani, Walton ha mostrato miglioramenti costanti con il passare degl’anni, e presenta ancora buonissimi margini di crescita, che lo rendono uno dei prospetti più interessanti della classe. Fisicamente strutturato per essere un valido nose tackle a livello professionistico, Pittsburgh potrebbe aver messo le mani su uno dei più grandi Steal di questo Draft.

Round 6, pick 36 (212) (Compensatory pick): Anthony Chickillo, DE, Miami Hurricanes
AnthonyChickilloCresciuto tantissimo nell’ultima stagione, Chickillo sembra aver riallacciato il filo con quelle prestazioni che gli avevano consentito di diventare un five-star prospect al momento della sua firma con gli Hurricanes, strappando anche la convocazione al Senior Bowl al termine della regular season; istintivo e grandissimo amante del gioco, non ha una vera e propria posizione in cui eccelle ma ha dimostrato di saperne ricoprire diverse, soprattutto sulla linea, nel corso della sua carriera universitaria. Poco pesante per giocare all’interno tra i professionisti, il prodotto di The U,. nonostante le limitate competenze come pass rusher, potrà ritagliarsi uno spazio importante all’esterno, in particolare negli schieramenti contro le corse, nei quali potrebbe cercare di conquistare consensi e, magari, mettere le basi per un futuro sviluppo come OLB.

Round 7, pick 22 (239): Gerod Holliman, FS, Louisville Cardinals
DoranGrantA livello di talento, soprattutto per quanto riguarda la passing defense, Holliman aveva davvero pochi concorrenti in questa classe, visti i 17 pass defended e i 14 intercetti fatti registrare nel torneo NCAA 2014, ma a destare molti dubbi sull’investimento effettuato dagli Steelers nell’ultimo round del Draft sono le sue carenze tecniche nell’affrontare le corse e la sua apparente mancanza di etica lavorativa, che gli ha creato qualche problemino in Kentucky. Dotato di ottime mani e piuttosto abile a leggere gli occhi del quarterback avversario, riesce quasi sempre ad anticipare il receiver di sua competenza, sia quando deve coprire a uomo, sia quando deve farlo a zona; purtroppo per lui, le sue competenze come tackler sono davvero limitate, e se non migliora sotto questo aspetto del gioco, difficilmente lo vedremo trovar spazio nel roster di Pitt.

Undrafted free agent: BJ Finney OC Kansas State, Eli Rogers WR Louisville, Tyler Murphy QB Boston College, Ross Scheuerman RB Lafayette, Reese Dismukes C Auburn, Miles Dieffenbach OG Penn State, Cam Clear TE Texas A&M, Nigel Crawford-Kinney DL St. Augustine, Brandon Prate DE Illinois, Collin Rahrig OL Illinois, Dominique Davis DE Liberty, Kevin Whimpey OL Utah State, Dior Mathis DB Oregon.

Voto Finale: 8,5
Draft condotto piuttosto bene dal GM Kevin Colbert, che ha focalizzato le sue attenzioni sulla defense, il reparto messo più in crisi la scorsa stagione, andando subito a pescare due talenti di sicuro affidamento nei primi due giri; Bud Dupree e Sanquez Golson hanno le qualità tecniche per ambire ad un ruolo di primaria importanza nel roster degli Steelers, al pari di Sammie Coates, che in attacco cercherà di lottare per lo spot di terzo WR con Markus Wheaton per l’intera durata del training camp. Sempre in attacco da valutare con attenzione gli eventuali progressi di un valido TE come James, che occasionalmente potrebbe rilevare i titolari della posizione, cosa che cercheranno di fare anche Doran Grant e Gerod Holliman, due straordinari cacciatori di ovale che possono crescere parecchio quet’anno e dare una buona mano, a patto che pongano rimedio ad alcuni loro limiti, con l’avanzare della regular season. Da seguire, infine, anche l’evoluzione di Walton e Chickillo, altri due ragazzi che hanno i numeri per emergere e ambire a diventare due risorse importanti per 3-4 del team.