NFL Draft Grades 2015: New York Giants

Round 1, pick 9: Ereck Flowers, OG, Miami Hurricanes
EreckFlowersEccezionale run blocker che sa lavorare anche molto bene in pass protection, dove sfrutta la buona mobilità dei piedi e la potenza degl’arti superiori per tenere a distanza gli avversari, Flowers può giocare sia come guardia che come tackle a livello professionistico, e può partire starter già nel corso della rookie season in entrambe le posizioni sul lato destro della linea, riservandosi l’eventuale passaggio a quello opposto, il blind side del quarterback, nel proseguo della sua carriera NFL. Lineman completo, tecnico ed esperto, sembra perfetto per gli schemi dell’offensive coordinator Ben McAdoo.

Round 2, pick 1 (33) (from Titans): Landon Collins, SS, Alabama Crimson Tide
LandonCollinsCon Antrel Rolle, Stevie Brown e Quinten Demps usciti di scena durante la free agency intervenire nel reparto safeties era fondamentale per i Giants, che hanno scambiato la loro seconda scelta con i Titans per salire ad inizio del round numero 2 ed accaparrarsi il miglior prospetto del ruolo di questa classe; Collins, cresciuto sotto un ottimo coach come Nick Saban è un SS che sa fornire un grandissimo supporto in rushing defense, grazie all’ottima tecnica di placcaggio e ad eccellenti abilità di lettura che gli consentono di risalire velocemente il campo e fiondarsi rapidamente sul portatore di palla avversario. Fisico e produttivo, offre buone garanzie anche in coverage e, viste le sue dimensioni, potrebbe anche avere uno sviluppo futuro come linebacker sul lato debole, posizione che potrebbe ricoprire anche in alcune difese di situazione dei blue newyorkesi.

Round 3, pick 10 (74): Owamagbe Odighizuwa, DE, UCLA Bruins
OwamagbeOdighizuwaGrandissimo combattente, nonostante alcuni infortuni che lo hanno parzialmente limitato durante la carriera universitaria, è riuscito a diventare uno dei migliori defensive lineman della nazione, mostrandosi implacabile e reattivo contro le corse nonché abbastanza versatile da poter ricoprire più ruoli e svolgere un buon lavoro anche in fase di pass rushing, situazione di gioco dove deve comunque cercare di migliorare, magari ampliando il bagaglio tecnico in suo possesso; competitivo, lavoratore infaticabile, è decisamente una buona aggiunta per il reparto allenato da Steve Spagnuolo, che deve fare i conti con l’età avanzata di Cullen Jenkins e il franchise TAG che pende sulla testa di Jason Pierre-Paul, il quale potrebbe decidere di lasciare la Big Apple al termine del torneo 2015; se così fosse, Odighizuwa e Demontre Moore, cresciuto parecchio la scorsa stagione, sarebbero pronti a raccogliere la pesante eredità.

Round 5, pick 8 (144): Mykkele Thompson, S, Texas Longhorns
MykkeleThompsonPiù colpitore che placcatore, spesso sceglie cattivi angoli di placcaggio quando deve chiudere sul portatore di palla, e questo non gli ha permesso di mettere insieme numeri importanti durante la sua avventura universitaria con i Longhorns, dove ha comunque maturato una buona esperienza ricoprendo diverse posizioni sul profondo; utilizzato come safeties e come defensive back in supporto al box negli schieramenti NICKEL e DIME, Thompson è un buonissimo atleta che può fornire un buon contributo sia contro le corse che contro i passaggi, anche se deve cercare di migliorare in fase di copertura, sia a uomo che a zona. Utile ad allungare le secondarie dei Giants, può anche trovare spazio come special teamer.

Round 6, pick 10 (186): Geremy Davis, WR, Connecticut Huskies
GeremyDavisPenalizzato dall’incertezza che ha tenuto banco nella posizione di quarterback negli Huskies durante l’ultima stagione di college football, Davis ha perso ulteriore terreno rispetto a molti suoi colleghi, vedendo crollare la sua quotazione anche a causa di una velocità marginale che non lo rende particolarmente adatto a giocare sulla sideline; dove eccelle, però, il prodotto di UConn è nel mezzo, suo vero e proprio luogo di conquiste, dove ha messo a segno la maggior parte delle ricezioni della sua carriera, incurante dei colpi che potevano arrivargli dai difensori avversari e pronto a settarsi, a seconda del passaggio, per ricevere la palla nella maniera più sicura e corretta. Ottimo atleta, dotato di mani più che discrete e di un buon controllo del corpo, sa creare separazione, soprattutto tra le hashmarks, grazie alla sua abilità nell’eseguire, quasi alla perfezione, la traccia prefissata.

Round 7, pick 9 (226): Bobby Hart, OG, Florida State Seminoles
BobbyHartSchierato come tackle dai Seminoles nelle ultime due stagioni, dovrebbe tornare a coprire il ruolo di guardia a livello professionistico, posizione nella quale aveva già trovato spazio all’inizio della sua carriera universitaria e durante gli anni della high school; lineman pesante, abilissimo a portare i blocchi nelle azioni di corsa, ha sviluppato delle buone abilità come pass protector ma deve assolutamente migliorare il footwork e il modo in cui utilizza le mani. Giocatore che in prospettiva ha tutti i numeri necessari per diventare uno starter a livello professionistico, potrebbe trovare spazio già da matricola nella rotazione della offensive line dei Giants, che all’interno ha comunque bisogno di nuova linfa.

Undrafted free agent: Matt LaCrosse TE Illinois, Cole Farrand LB Maryland, Justin Currie FS Western Michigan, Sean Donnelly OT Tulane, Akeem Hunt RB Purdue, Gary Nova QB Rutgers (Tryout).

Voto Finale: 7
La scelta di Ereck Flowers era necessaria, ma con la vasta gamma di offensive tackle disponibili in questa classe, è difficile capire se i Giants hanno preso il giocatore che sarà effettivamente utile a sistemare i problemi sulla linea; il prodotto di Miami aiuterà parecchio, questo si, ma non potrà cambiare il volto al reparto da solo, ed in poche settimane, quindi andranno tirate le somme alla fine della stagione. Ottima, sia per il presente che per il futuro, la presa di Landon Collins al secondo round, che con il nuovo teammate Mykkele Thompson lavorerà per ricostruire un gruppo safeties decimato durante la free agency; utile fin da subito Odighizuwa (pronuncia corretta OH-DIG-HE-ZOO-HA), che nel ruolo di End troverà certamente spazio già nel corso della stagione 2015, cosa che proverà a fare anche Davis, pronto a giocarsi un posto a roster fin dalla partenza del training camp, dove proverà ad emergere Hart, che vista la situazione della OL, può passare indenne le varie operazioni estive di make-up del team e superare anche lo scoglio practice squad.