NFL Draft Grades 2015: Miami Dolphins

Round 1, pick 14: DeVante Parker, WR, Louisville Cardinals
DeVanteParkerAi Dolphins occorreva trovare un go to receiver per Ryan Tannehill, e Parker è certamente un giocatore in grado di ricoprire un ruolo cosi importante e delicato, proponendosi come WR #1 del team fin dal kickoff weekend, quando è molto probabile che lo vedremo impiegato sulla sideline opposta a Greg Jennings, arrivato in Florida durante la free agency; non rapidissimo quando deve creare separazione, il prodotto di Louisville riesce però a seminare i suoi avversari sfruttando la sua velocità in campo aperto, dove ha dimostrato di essere una minaccia costante durante la carriera universitaria. Dotato di un grandissimo fiuto per l’ovale, di eccellenti mani e di uno straordinario controllo del corpo, riesce quasi sempre a raggiungere il pallone, anche quando il lancio del proprio quarterback pare essere fuori misura, e questo lo rende un cliente difficilissimo per ogni defensive backs che deve affrontarlo; tra i migliori della classe, è stato il target primario di Teddy Bridgewater nei Cardinals.

Round 2, pick 20 (52) (from Eagles): Jordan Phillips, DT, Oklahoma Sooners
JordanPhillipsPronosticato da molti esperti come talento da first round, è sceso fino ad oltre la prima metà del secondo giro a causa di un carattere che gli ha creato qualche problema ad Oklahoma, dove in molti hanno evidenziato una certa mancanza di impegno durante gli allenamenti; cosa che potrebbe creargli qualche problema a livello professionistico, anche si Miami spera che il trovarsi di fianco Ndamukong Suh, sproni Phillips a dare il meglio di se, e formare una coppia centrale inossidabile con l’ex defensive tackle di Detroit. Ottimo run stuffer che può crescere ulteriormente anche come pass rusher, è potente, atletico e agile nonostante la stazza imponente, che lo rende difficilmente superabile sulla linea; probabile titolare fin dal day one, con gli attacchi avversari concentrati su Suh, può prodursi in giocate fondamentali per la defense dei Phins.

Round 4, pick 15 (114): Jamil Douglas, OG, Arizona State Sun Devils
JamilDouglasUtilizzato sia come guardia che come tackle dai Sun Devils, che proprio nell’ultima stagione collegiale lo hanno spostato all’esterno, dovrebbe tornare a ricoprire una delle due posizioni più interne della linea offensiva tra i professionisti, dove per dimensioni e qualità tecniche sembra decisamente più adatto a giocare come OG; potente, veloce, rapido ad impattare i lineman avversari e salire al secondo livello per favorire lo sviluppo del gioco di corse, ha struttura e dimensioni che fanno ben sperare in un suo possibile sviluppo anche come pass protector in un sistema di blocchi a zona come quello utilizzato dalla franchigia della Florida. Ancora da rifinire sotto certi aspetti tecnici, nel suo primo anno in NFL troverà probabilmente solo spazio in rotazione.

Round 5, pick 9 (145) (from Eagles through Rams): Bobby McCain, CB, Memphis Tigers
BobbyMcCainProspetto interessantissimo che ha sempre sopperito ad un fisico leggermente undersized giocando con astuzia e istinto, McCain può ambire a diventare qualcosa di più di un semplice giocatore di situazione se migliorerà in fase di copertura, dove i numeri messi insieme nelle ultime due stagioni con i Tigers, 19 pass defended e 11 intercetti, mascherano una certa difficoltà a tenere il proprio uomo quando è costretto a mostrare le spalle all’ovale; in difficoltà quando deve cambiare direzione all’improvviso, riesce comunque a mettersi in condizione di anticipare le giocate avversarie grazie a delle ottime doti atletiche e alla tenacia con cui è solito attaccare la palla, che spesso riesce a raggiungere sfruttando l’esplosività e una notevole elevazione. Valido e produttivo quando deve intervenire in supporto alla rushing defense, non si tira indietro se è necessario placcare giocatori più pesanti e fisici; utile in rotazione, può imparare tantissimo dai veterani che compongono il reparto dei Dolphins.

Round 5, pick 13 (149) (from Vikings): Jay Ajayi, RB, Boise State Broncos
JayAjayiCrollato a causa dei problemi alle ginocchia, Ajayi è uno dei runningback più talentuosi di questa classe, e se non avesse subito alcuni brutti infortuni durante la carriera universitaria, tra cui quello al legamento crociato anteriore nella stagione 2011, avrebbe potuto tranquillamente contendere a Gurley e Gordon la posizione numero 1 del ranking; veloce, paziente, agile, dotato di una buonissima visione di gioco che gli permette di individuare i buchi migliori in cui sviluppare le proprie corse, ha una rapidità e una coordinazione di piedi impressionante, ereditatà dalla sua precedente esperienza come calciatore alla high school. Valido anche quando viene chiamato a ricevere fuori dal backfield, oltre a migliorare come bloccatore sui passaggi, deve imparare a diventare ancora più sfuggente ed elusivo, visto che in alcune occasioni da l’impressione di cercare il contatto con l’avversario anziché provare ad evitarlo; potenziale titolare in prospettiva, inizialmente si dividerà le portate con Lamar Miller.

Round 5, pick 14 (150): Cedric Thompson, FS, Minnesota Golden Gophers
CedricThompsonOttimo placcatore, agile, atletico, e fisicamente adeguato a fermare anche runner e receiver pesanti, Thompson ha visto crescere le proprie quotazioni grazie alle buonissime impressioni destate durante il Pro Day di Minnesota, che hanno parzialmente cancellato i tanti dubbi che persistevano, in precedenza, nei suoi confronti; spesso accusato di essere poco reattivo una volta letto lo sviluppo dell’azione, ha dimostrato di riuscire comunque a catapultarsi sul portatore di palla risalendo il campo con velocità. Aggressivo, tenace, deciso quando deve colpire un avversario, offre un validissimo supporto nel contrastare le corse, motivo per cui potrebbe trovare fin da subito spazio negli special team, esperienza utile e fondamentale per accumulare minuti, nonchè affinare lettura e reazione.

Round 5, pick 20 (156) (from Eagles): Tony Lippett, WR/CB, Michigan State Spartans
TonyLippettGiocatore versatile ed estremamente competitivo, è stato impiegato sia sulle sideline offensive che difensive durante la carriera universitaria, mostrando una dedizione al lavoro e alla causa senza pari, tanto da meritarsi il titolo di MVP degli Spartans nel 2014, al termine di quella che è stata la sua ultima stagione in NCAA; draftato per essere probabilmente utilizzato come receiver dai Dolphins, non possiede una velocità tale da poter essere considerata una reale minaccia sul profondo, ma è dotato di un’eccellente rapidità di movimento che gli consente di creare separazione anche nelle tracce medio-corte. Tecnicamente preparato, ha mani solide ed è piuttosto creativo una volta entrato in possesso dell’ovale; in difficoltà quando deve bloccare, sembra non gradire molto i colpi violenti, pertanto potrebbe faticare, soprattutto inizialmente, ad imporsi a livello professionistico, dove per carattere e abnegazione, ha dimostrato comunque di poterci giocare.

Undrafted free agent: Matt Darr P Tennessee, Mickey Baucus OT Arizona, Andrew Franks K Rensellaer Polytechnic Institute, Mike Hull LB Penn State, Zach Vigil ILB Utah State, Jeff Luc ILB Cincinnati, Nigel King WR Kansas, Ray Drew DE Georgia, Damarr Aultman WR Maine, Neville Hewitt LB Marshall, Christion Jones WR Alabama, Ellis McCarthy DL UCLA, Dionte Savage OG Oklahoma, Hutson Mason QB Georgia (Tryout).

Voto Finale: 7,5
Partenza con il botto di Miami, che senza effettuare alcuna trade up è riuscita a mettere le mani sul giocatore che voleva, necessario per ampliare la gamma di target a disposizione di un Ryan Tannehill sempre più in crescita; Parker, al quale più tardi si è aggiunto un talento interessantissimo come Lippett, è servito a rafforzare adeguatamente il parco ricevitori a disposizione del numero 17, che potrà contare anche su una maggiore protezione grazie all’innesto di Jamil Douglas, lineman che potrebbe partire titolare fin da subito. Sempre dedicata all’attacco la presa di Ajayi, runner eccezionale che ha numeri e qualità necessarie per imporsi a livello professionistico, a patto, ovviamente, che riesca a rimanere integro fisicamente; punti interrogativi, non riguardanti la salute però, che pendono anche sulla testa di Jordan Phillips, defensive tackle formidabile che se riesce a tenere la testa a posto può fare grandissime cose al fianco di Suh. Rivedibili le scelte di McCain, visto che c’erano diversi validi cornerback ancora disponibili quando è stato chiamato, e Thompson, che poteva essere eventualmente rimandato, anche tra gli undrafted, in favore del linebacker di cui i Dolphins parrebbero aver bisogno.