NFL Draft Grades 2015: Kansas City Chiefs

Round 1, pick 18: Marcus Peters, CB, Washington Huskies
MarcusPetersNonostante le preoccupazioni riguardanti i comportamenti tenuti dentro e fuori dal campo, che lo hanno addirittura portato all’esclusione dal programma di Washington la scorsa stagione, Peters rimane uno dei cornerback più forti e completi di questa classe, in grado di avere un impatto immediato nel football professionistico, a patto che, ovviamente, riesca a tenere a bada i suoi bollenti spiriti, che negli Huskies lo hanno portato addirittura a litigare con gli allenatori. Atletico, veloce, rapido a cambiare passo e direzione per non perdere di vista l’uomo, è dotato di un buon fiuto per l’ovale ed è abile a leggere in anticipo il gioco avversario, garantendo una pressione, e mantenendo un contatto, costante con il ricevitore di sua competenza; potenzialmente ideale per gli schemi difensivi del coordinator Bob Sutton, è una sorta di assicurazione in ottica futura per i Chiefs, che a fine 2015 potrebbero perdere Sean Smith.

Round 2, pick 17 (49): Mitch Morse, OG, Missouri Tigers
Missouri Football vs UCF - September 13, 2014 (Photo by Ben Walton)Giocatore dotato di quella versatilità che piace tantissimo ad Andy Reid, ha scalato diverse posizioni nelle board delle franchigie NFL nelle settimane precedenti al Draft proprio per la sua capacità di ricoprire tutti i ruoli della linea offensiva, in primis per l’esperienza accumulata come tackle, su entrambi i lati, e centro nei Tigers, e poi anche per le dimensioni fisiche perfette per essere impiegato come guardia a livello professionistico. Ottimo bloccatore, soprattutto nei giochi di corsa, agile, mobile, e capace di garantire un supporto anche in campo aperto, sembra dia il suo meglio nei schemi di blocco a zona, dove con la potenza e la fisicità di cui è in possesso riesce quasi sempre a dominare il suo diretto avversario; potenziale starter fin dal day one, sarà una risorsa importante per l’offensive coordinator Doug Pederson.

Round 3, pick 12 (76) (from Vikings): Chris Conley, WR, Georgia Bulldogs
ChrisConleyUscito benissimo dalle combine di Indianapolis, Conley ha continuato a guadagnare punti e credibilità durante le tappe di avvicinamento al Draft, diventando uno dei prospetti più ricercati ed intriganti del secondo giorno di scelte, una previsione tra l’altro azzeccata visto che Kansas City è salita, scambiando la scelta con i Vikings, per accaparrarselo ad inizio terzo round, andando a coprire un need rimasto comunque attivo nonostante la firma, durante la free agency, di Jeremy Maclin; atleta incredibile, velocissimo e dotato di un eccellente controllo del corpo che gli consente di mettere a segno delle prese acrobatiche e spettacolari, sfrutta elevazione ed altezza per raggiungere la palla nel punto più alto possibile. Da migliorare come route runner, sul profondo e in campo aperto sa essere devastante, e proprio per questo dovrebbe scalare velocemente la depth chart dei Chiefs, diventando, quanto prima, uno dei target più utilizzati da Alex Smith.

Round 3, pick 34 (98) (Compensatory pick): Steven Nelson, CB, Oregon State Beavers
StevenNelsonCornerback solido e produttivo, sopperisce alla mancanza di altezza e di velocità con istinto e tecnica, che gli consentono di lottare su ogni pallone e contro ogni tipo di ricevitore, anche quelli più fisici; abile a leggere il quarterback avversario, rapido nei movimenti quando deve seguire i cambi di direzione dell’avversario, ha caratteristiche e dimensioni ideali per fornire un buonissimo contributo nello slot, dove dovrebbe trovare spazio con costanza fin dalla sua prima stagione in Missouri, soprattutto in considerazione del fatto che i Chiefs affrontano due volte l’anno squadre con pitcher che tendono a lanciare tantissimo, come Peyton Manning, Philip Rivers e Derek Carr. Grandissimo combattente, tenace e competitivo, deve cercare di essere meno falloso e migliorare nella difesa contro le corse.

Round 4, pick 19 (118): Ramik Wilson, LB, Georgia Bulldogs
RamikWilsonAltro prodotto di Georgia per Andy Reid, che in Wilson spera di trovare un valido rincalzo per gli spot interni della mediana, dove i Chiefs hanno bisogno di inserire nuova linfa, anche a causa degl’infortuni che la scorsa stagione hanno creato più di un grattacapo all’intero reparto; buon colpitore, istintivo e produttivo, sa leggere molto bene lo sviluppo del running game avversario, tant’è che spesso è uno dei primi uomini ad arrivare sul portatore di palla, cosa tra l’altro confermata anche quando è stato utilizzato negli special team. Proprio in questi ultimi potrebbe trovare spazio fin dal suo primo anno a Kansas City, sfruttando i minuti che gli metterà a disposizione il team per migliorare le sue abilità, ancora insufficienti, in copertura, e prendere confidenza con il football professionistico.

Round 5, pick 36 (172) (Compensatory pick): D.J. Alexander, LB, Oregon State Beavers
DJAlexanderKansas City raddoppia anche in Oregon, portandosi a casa un altro interessante prospetto da Corvallis dopo Nelson, e andando a rimpinguare ulteriormente il gruppo linebacker, messo a dura prova dagli acciacchi fisici nel corso della season 2014 e alla ricerca di giocatori in grado di fornire profondità e supporto immediato al reparto; cosa che dovrebbe poter fare Alexander, limitato da alcuni infortuni durante la sua carriera con i Beavers ma pronto a giocarsi fino in fondo le sue carte con i Chiefs, con i quali può trovare spazio fin da subito negli special team, sfruttando l’atletismo, l’aggressività, e la tecnica per accumulare esperienza e minutaggio. Talento ancora piuttosto grezzo e decisamente migliorabile in varie fasi del gioco, è un investimento in ottica futura per il reparto di Sutton, che cercherà di ricavarne un potenziale starter per la posizione di OLB.

Round 5, pick 37 (173) (Compensatory pick): James O’Shaughnessy, TE, Illinois State Redbirds
JamesOShaughnessyTalento che in prospettiva può crescere ancora parecchio, O’Shaughnessy è un tight end ricevitore che deve affinare la sua tecnica di bloccaggio per ritagliarsi uno spazio maggiore di quello che sarebbe riservato ad un classico giocatore di situazione, utilizzabile quando il QB ha bisogno di aver più target a disposizione in attacco; dotato di buone mani, di un’ottima messa a fuoco e di una coordinazione che gli permette di mettere a segno le prese anche lontano dal corpo, sa lottare su ogni pallone quando si trova nel traffico e aprirsi rapidamente quando deve completare una ricezione in slant o tracce che prevedono uno scarico rapido da parte del pitcher. Non molto veloce ma abbastanza rapido e mobile, deve inoltre imparare a sfruttare meglio il suo fisico per difendere l’ovale e rendere più difficili le letture ai difensori avversari.

Round 6, pick 41 (217): Rakeem Nunez-Roches, DT, Southern Mississippi Golden Eagles
RakeemNunezRochesGrandissimo lavoratore, determinato e instancabile, ha lottato con un infortunio nel 2013 prima di tornare a ricoprire un ruolo di assoluta importanza all’interno della defense dei Golden Eagles, della quale era uno dei leader incontrastati, vista l’abnegazione e l’intensità con cui ha sempre affrontato le partite; tackle undersized ma abile ad individuare i punti deboli della linea avversaria e colpirli sfruttando un’impressionante rapidità sul primo passo, sopperisce ai propri limiti fisici giocando con intelligenza e aggressività. Spesso troppo propenso a caricare a testa bassa il lineman che affronta, può dare una buona mano in pass rushing ai Chiefs, a condizione che migliori le sue capacità di lettura e aumenti il bagaglio tecnico in suo possesso; molto probabilmente destinato alla practice squad, almeno inizialmente, dovrà impegnarsi parecchio per conquistare un posto a roster.

Round 7, pick 16 (233): Da’Ron Brown, WR, Northern Illinois Huskies
DaRonBrownAd impressionare sono le sue mani educatissime, in grado di ricevere davvero qualsiasi pallone, anche quelli più difficili, e questo fa di lui un prospetto da seguire certamente con estrema attenzione, anche perché potrebbe tornare parecchio utile nelle tracce medio-corte, visto che comunque, la mancanza di velocità e la tendenza ad arrotondare esageratamente le tracce piuttosto che optare per tagli netti e decisi, difficilmente gli consentiranno di essere produttivo sul profondo e in campo aperto; atletico, dotato di una presa forte e sicura che gli ha fatto perdere pochi palloni nel corso della sua carriera universitaria, Brown potrà sfruttare l’esperienza maturata negli special team per ritagliarsi uno spazio importante nei Chiefs.

Undrafted free agent: Charles Taasu DT Texas A&M-Commerce, Devante Bausby CB Pittsburgh State, Donatella Luckett WR Harding, David Irving DL Iowa State
Kenny Cook WR Gardner-Webb, Dan Light TE Fordham, Justin Cox DB Mississippi State, Wesley Tong TE Utah
Bo Wallace QB Ole Miss, Charles Sweeton OL Tenn-Martin, Travis Manning CB NW Missouri State, Manasseh Gardner TE Pittsburgh, Sage Harold DL James Madison, Andrew East LS Vanderilt, Alan Turner SAF Arkansas, DJ Lynch LB Bowling Green, Cody Sokol QB Louisiana Tech, Alex Deleon FB Florida Atlantic, Billy Dobbs OL/DL Troy, Tyrequek Zimmerman SAF Oregon State, Keshawn Hill RB Sam Houston State, Will Tye WR Stony Brook (Tryout).

Voto Finale: 8
Il general manager John Dorsey ha lavorato piuttosto bene in questo Draft, rispettando anche le consegne e le volontà di coach Andy Reid, che come ha rivelato nelle interviste successive, aveva appuntato il nome di Marcus Peters nella prima casella della sua board, ragion per cui il team del Missouri non si è fatto pregare più di tanto quando se lo è visto cadere in mano alla pick numero 18, ignorando un’altra necessità impellente come quella del receiver per puntare con decisione sul talento da Washington. Se il ragazzo metterà la testa a posto, è fuori da ogni dubbio che Kansas City ha messo le mani su uno dei più grandi talenti di questa classe, ma per tenerlo lontano dai guai e nei limiti di un comportamento consono ad un giocatore di football, servirà un grandissimo lavoro da parte dei coach, che dovranno aiutarlo non tanto sul piano tecnico, ma piuttosto su quello caratteriale. Chi non avrà bisogno di interventi del genere sarà il suo compagno di reparto Nelson, ottima aggiunta per il reparto difensivo al pari di Ramik Wilson e di D.J. Alexander, che possono trovare spazio fin da subito, come Chris Conley e A.J. Cann, talenti che hanno i numeri per lottare per uno starting spot fin dal training camp estivo. In ottica futura, infine, importanti anche le prese di O’Shaughnessy, Nunez-Roches e Brown, tre prospetti interessantissimi di cui i Chiefs potrebbero aver presto bisogno.