NFL Draft Grades 2015: Indianapolis Colts

Round 1, pick 29: Phillip Dorsett, WR, Miami Hurricanes
PhillipDorsettTra i più veloci ricevitori di questa classe, Dorsett aggiunge ulteriore imprevedibilità all’attacco dei Colts, e fornisce un’ulteriore valvola di sfogo per le sbracciate di Andrew Luck, che ora può contare su due speedster come lui e Hilton sulle sideline, ambedue pronti a spostarsi nello slot per fare spazio ad un ricevitore d’esperienza e peso come Andre Johnson, sbarcato ad Indy durante la free agency; con questi tre e Donte Moncrief è molto probabile che quest’anno il team dell’Indiana faccia divertire parecchio, tanto più con il talento da Miami che è in grado di ubriacare il suo diretto avversario con finte, tagli, e rapidi movimenti laterali che gli permettono di sfuggire ai placcaggi e librarsi in campo aperto. Da migliorare come route runner, oltre ad aver un impatto abbastanza immediato in NFL, sarà utile per la franchigia anche in ottica futura, visto che il già citato numero 13 è giunto all’ultimo anno del suo contratto.

Round 3, pick 1 (65) (from Buccaneers): D’Juon Smith, CB, Florida Atlantic Owls
DjuonSmithMolto valido in copertura, aggressivo e produttivo contro le corse, Smith è un’aggiunta importante per le secondarie di Indianapolis, che potranno utilizzarlo sia nello slot che sull’esterno, dove almeno quest’anno però dovrebbe dividere il minutaggio con i titolari Vontae Davis e Greg Toler; quest’ultimo, ormai prossimo alla scadenza contrattuale fissata per il termine della stagione 2015, potrebbe lasciare spazio al giovane collega in futuro, visto che con la divisa di FAU ha dimostrato di aver tutte le qualità necessarie per essere uno starter a livello professionistico. Veloce, difficile da distaccare grazie all’impressionante rapidità con la quale riesce a recuperare il WR che sta marcando, è istintivo e dotato di un buon fiuto per l’ovale, come confermano le buonissime stats messe insieme in passing defense.

Round 3, pick 29 (93): Henry Anderson, DE, Stanford Cardinal
HenryAndersonGiocatore versatile e schierabile sia all’interno che all’esterno della linea a tre dei Colts, durante la carriera universitaria si è rivelato un ottimo run stopper e un validissimo pass rusher, creando pressione costante sulla offensive line in qualsiasi situazione, anche quando non riusciva a mettere le mani direttamente sul quarterback; non molto atletico e mobile, ma possente nonché cliente difficilissimo per ogni lineman, con Jean-Francois e Redding che hanno lasciato Indianapolis durante la free agency, e Arthur Jones che ha faticato a mantenersi integro nel corso della stagione 2014, dovrebbe dare una mano al defensive coordinator Greg Manusky già nel corso della sua rookie season.

Round 4, pick 10 (109) (from Buccaneers through Rams): Clayton Geathers, SS, Central Florida Golden Knights
ClaytonGeathersEstremamente efficace quando deve contrastare il gioco di corse, è veloce a risalire il campo e dirigersi verso il portatore di palla una volta individuato il luogo di sviluppo dell’azione, ma deve comunque migliorare la sua tecnica di placcaggio, visto che a volte pare più intento a colpire con violenza che fermare effettivamente l’avversario. Abile a riconoscere la traccia quando deve lavorare in copertura, non è dotato di un fiuto particolare per l’ovale ma riesce comunque a fornire un buon supporto contro i passaggi muovendosi con rapidità per tutta la larghezza del campo; vista la carenza dei Colts nella posizione, potrebbe anche essere promosso starter al day one.

Round 5, pick 15 (151) (from 49ers): David Parry, NT, Stanford Cardinal
DavidParryEx walk-on di Stanford, con l’università californiana ha sempre trovato spazio in rotazione, alternandosi con gli altri componenti della linea difensiva, stessa cosa che dovrebbe fare ad Indianapolis, dove è auspicabile che si divida il minutaggio con gli altri nose tackle, Josh Chapman e Montori Hughes; valido come run-stuffer, abile a chiudere i gap interni, non ha la velocità necessaria per agire come un vero e proprio pass rusher, per questo sarà molto probabilmente utilizzato nelle difese di situazione e quando si affronteranno attacchi che si muovono principalmente palla a terra. In grado di mettere in difficoltà i lineman avversari se non raddoppiato, deve cancellare i dubbi, persistenti, sulla sua integrità fisica, visto che nelle ultime stagioni di college football ha dovuto spesso fare i conti con infortuni e acciacchi vari.

Round 6, pick 29 (205): Josh Robinson, RB, Mississippi State Bulldogs
JoshRobinsonRunner piccolo e scattante, è difficile da fermare perché, oltre ad avere un baricentro basso ed una taglia che gli permette di nascondersi dietro le schiene dei suoi blocca tori, sa effettuare tagli piuttosto rapidi e accelerare violentemente una volta che intravede la luce; non velocissimo al punto da poter puntare esclusivamente su di essa per seminare i tackler avversari, ha una visione marginale e non sempre riesce a districarsi nel traffico, tuttavia, vista anche la composizione del reparto RB dei Colts, potrebbe ritagliarsi un buonissimo spazio già nel corso della rookie season, sfruttando anche la sua abilità di ricevitore fuori dal backfield.

Round 6, pick 31 (207) (from Seahawks): Amarlo Herrera, ILB, Georgia Bulldogs
AmarloHerreraTackler produttivo, istintivo e intelligente, riesce a trovarsi quasi sempre nella zona di sviluppo del gioco grazie alla sua abilità di lettura dello stesso, che gli ha permesso di diventare anche un’importante risorsa per gli special team di Georgia; proprio nelle squadre speciali, Herrera dovrebbe trovare inizialmente spazio anche tra i professionisti, visto che non sembra avere ancora la maturità necessaria per giocare, con continuità, all’interno della mediana. Sottodimensionato, più reattivo quando si tratta di supportare un compagno che quando deve colpire il portatore di palla per primo, spesso è andato in difficoltà quando si è trovato di fronte dei runner fisici e pesanti; .

Round 7, pick 38 (255) (Compensatory pick): Denzelle Good, OT, Mars Hills Lions
DenzelleGoodReduce da un infortunio alla spalla che ne ha condizionato l’ultima stagione universitaria, Good ha giocato molto bene con i Lions dopo essersi trasferito da North Carolina State, college con cui aveva giocato i primi anni di carriera NCAA; massiccio, dotato di braccia lunghe e potenti, ha dimostrato di essere un buon bloccatore nei giochi di corsa, ma di non possedere abbastanza mobilità laterale per fornire un contributo in passing protection. Decisamente ancora da sgrezzare, soprattutto a livello tecnico, sarà un semplice progetto di sviluppo per i Colts, che inizialmente lo inseriranno in pratcice squad per farlo crescere e provare a farlo diventare un giocatore professionista.

Undrafted free agent: Lynden Trail OLB Norfolk State, Carlos Thompson DE Ole Miss, Greg Mancz OL Toledo, Tony Washington OLB Oregon, Brandon Ivory DL Alabama, Dan Pettinato DL Arizona, Kendall Lamm OT Appalachian State, Will Johnson OL Texas State, Quinn Backus S Coastal , arolina, Kurtis Drummond S Michigan State, Kevin Rodgers QB Henderson State, Mike McFarland TE South Floridam
Chad Slade OL Auburn, Trey Williams RB Texas A&M, Khari Lee TE Bowie State.

Voto Finale: 7
Mezzo voto in più gli va sicuramente riconosciuto per aver selezionato Dorsett nel corso del primo round, puntando più sul talento, che il prodotto di The U ha in abbondanza, che sulle reali necessità di un team che ormai è parso essere solo ad un piccolissimo passo dal raggiungere l’agognato, e sognato Super Bowl; con Hilton, Moncrief e Johnson, il receiver da Miami sembra decisamente un “di più”, e permane la sensazione che poteva essere fatto qualcosa di più importante per sistemare la difesa, come d’altronde i Colts hanno fatto più avanti, pescando tre validi prospetti, Smith, Anderson e Geathers, in rapida successione. Da valutare in corso d’opera i colpi Parry e Herrera, che potrebbero ritagliarsi uno spazio a roster fin da subito, al pari di Robinson, che ha i numeri per entrare stabilmente nella rotazione del backfield fin dalla rookie season.