NFL Draft Grades 2015: Dallas Cowboys

Round 1, pick 27: Byron Jones, CB, Connecticut Huskies
ByronJonesDallas aveva bisogno di trovare un cornerback che potesse giocare titolare fin da subito, e con Jones sceso fino alla pick numero 27 non si sono fatti pregare più di tanto per portare in Texas il talento da UConn, che sembra tra l’altro calarsi alla perfezione nella Cover 2 del defensive coordinator Rod Marinelli; atletico, agile, veloce, in grado di leggere lo sviluppo del gioco e anticipare molto spesso gli avversari, l’ex Huskies è fisicamente ben strutturato e può reggere tranquillamente il confronto anche con i receiver più fisici. Abile a difendere contro le corse, nei Cowboys sarà utilizzato sulla sideline, ma ha delle caratteristiche fisiche e tecniche che potrebbero in futuro vederlo impiegato nel back-end .

Round 2, pick 28 (60): Randy Gregory, DE, Nebraska Cornhuskers
RandyGregoryScelta spesa con consapevolezza dalla franchigia texana, che ha ignorato le tante red flag che pendono sulla testa del ragazzo e ha deciso di investire su un talento che può garantire un impatto immediato sulla linea difensiva, dando una grandissima mano in pass rushing e portando una pressione costante sul backfield avversario; d’altronde, già nle recente passato, ad Arlington erano riusciti a gestire un altro talento complicato come Dez Bryant, aiutandolo nella crescita, in campo e fuori, che lo ha portato ad essere uno dei migliori receiver della lega. Gregory, che ha rischiato di bruciarsi il Draft a causa dell’ennesima positività per droga rimediata a ridosso delle combine, ha qualità tali, fisico, potenza, velocità e tecnica, per ottenere una produzione piuttosto elevata già nelle prime apparizioni da professionista ed essere protagonista fin da subito in NFL.

Round 3, pick 27 (91): Chaz Green, OT, Florida Gators
ChazGreenLineman versatile che potrebbe coprire più posizioni sulla linea offensiva, ha alle spalle una grandissima esperienza come right tackle maturata a Gainesville, dove giocava sul lato opposto a D.J. Humphries, giocatore che gli ha rubato decisamente la scena nelle ultime stagioni; solido, pesante, dotato di un buon gioco di mani, sopperisce ad una mancanza di rapidità che lo mette in difficoltà contro i pass rusher più veloci con tecnica e potenza, che gli consentono comunque di dominare gli avversari e imporre la sua presenza sulla linea di scrimmage. Valido run blocker, da il meglio di se in pass protection, grazie all’abilità nel mantenersi costantemente in movimento ed arretrare tenendo sempre distanti i difensori dal proprio QB; con Parnell passato ai Jaguars, provabilissimo un suo impiego costante durante la regular season 2015, in cui lo vedremo spesso in campo per far rifiatare il veterano Doug Free.

Round 4, pick 28 (127): Damien Wilson, LB, Minnesota Golden Gophers
DamienWilsonLinebacker produttivo, fisicamente ben strutturato e dotato di una velocità superiore a molti suoi colleghi, ha dimostrato durante la carriera universitaria di essere un giocatore istintivo ed aggressivo, abile ad attaccare l’uomo in possesso dell’ovale e placcarlo con estrema decisione; valido in copertura, sa tenere gli occhi fissi sul quarterback avversario per cercare di comprendere, quanto prima, lo sviluppo dell’azione, presenta invece alcune difficoltà a contrastare le corse, una situazione di gioco in cui spesso tende a farsi tagliare troppo fuori dai bloccatori. Probabilmente inserito inizialmente negli special team, potrebbe ritagliarsi uno spazio importante in mediana nel prossimo futuro, sfruttando la buonissima tecnica di cui è in possesso per scalare qualche posizione in depth chart.

Round 5, pick 27 (163): Ryan Russell, DE, Purdue Boilermakers
RyanRussellScelta controversa di Dallas, che con molto talento ancora a disposizione ha speso una pick su un giocatore che ha sollevato parecchi dubbi nel corso della carriera universitaria, mostrando alcuni limiti di troppo sul campo e una certa insofferenza durante gli allenamenti settimanalI; fisicamente ben costruito, agile, rapido ad aggredire i lineman avversari, è ancora decisamente grezzo dal punto di vista tecnico ed ha una conoscenza del gioco piuttosto limitata, che lo obbliga, spesso, a farsi mettere sotto da chi si trova di fronte. Rivedibile nella difesa contro le corse, può invece fornire un discreto supporto sui passaggi, vista la sua abilità nell’attaccare con rapidità la linea e la ricerca, costante, di penetrare nel backfield. Poco produttivo, avrà bisogno di lavorare parecchio se vuole conquistarsi un posto al sole tra i professionsti.

Round 7, pick 19 (236) (from Chargers): Mark Nzeocha, LB, Wyoming Cowboys
MarkNzeochaEx rugbysta di origine tedesca, si è messo in luce nei Mondiali Junior del 2009, conquistando le attenzioni di Wyoming, dove è arrivato per giocare come safety o linebacker; in questa seconda posizione ha trovato una sorta di seconda casa, crescendo rapidamente e mettendo su buonissimi numeri della junior season, il 2014, chiusa con 101 tackles all’attivo; veloce, atletico, fisicamente ben dotato, ha una conoscenza del gioco piuttosto basilare e un istinto che non sembra essere ancora adatto per entrare stabilmente in un roster della NFL. Un progetto su cui i Cowboys hanno investito a medio-lungo termine, aggressività, spirito di sacrificio e voglia di lavorare potrebbero aprirgli presto le porte delle squadre speciali, ed eventuali buone prestazioni in queste ultime, consentirgli di entrare stabilmente in depth chart prima della fine della stagione.

Round 7, pick 26 (243) (from Ravens): Laurence Gibson, OT, Virginia Tech Hokies
LaurenceGibsonAltro work in progress per i Cowboys, che proveranno a ricavare un buon left tackle modellando questo talento grezzo da Virginia Tech che ha mostrato buoni margini di crescita durante la sua carriera universitaria, migliorando costantemente con il passare delle stagioni; rapido di piedi, veloce a muoversi lateralmente, abbastanza reattivo e pronto a leggere eventuali blitz della difesa avversaria, Gibson deve certamente aumentare il suo bagaglio tecnico e imparare a mantenere il contatto con il giocatore che sta bloccando se vuole ritagliarsi uno spazio tra i professionisti ed entrare stabilmente nel roster di Dallas, team che, almeno inizialmente, lo inserirà probabilmente in practice squad.

Round 7, pick 29 (246) (from 49ers): Geoff Swaim, TE, Texas Longhorns
GeoffSwaimTerza scommessa di questo Draft per Dallas, che ha deciso di investire su questo prodotto locale per cercare di aggiungere talento ad una posizione, quella di TE, che ha sempre avuto una certa importanza negli schemi dell’attacco guidato da Tony Romo; messosi in mostra principalmente come bloccatore nei due anni passati ad Austin, dove era arrivato proveniente da un Junior College, Swain ha completato appena 13 prese nel corso della sua carriera NCAA, facendo però intravedere alcune interessanti qualità, buone mani e discrete capacità di separazione, che potrebbero prevedere un suo futuro utilizzo anche in fase di ricezione. Nel mentre, potrà comunque trovare eventualmente spazio negli special team, forte dell’esperienza maturata nei Longhorns, dove era uno dei giocatori più utilizzati nei punt e nei kickoff.

Undrafted free agent: Joel Ross CB Appalachian State, Nick Harwell WR Kansas, Shane McDermott C Miami(FL), Antwan Goodley WR Baylor, Ray Hamilton TE Iowa, George Farmer WR Southern California, Ray Vinopal S Pittsburgh, Lucky Whitehead WR Florida Atlantic, Tim Scott DB North Carolina, Dan Quave OL Louisiana-Lafayette, Deontay Greenberry WR Houston, Chucky Hunter DT Texas Christian, Synyn Days RB Georgia Tech, Jameil Showers QB Texas-El Paso.

Voto Finale: 7
Partiti bene con tre pick di buon livello nei primi due giorni, Jones è un giocatore che probabilmente partirà titolare fin dal day one, Green troverà ampio spazio in rotazione, e Gordon è un potenziale crack come DE, i Cowboys hanno tirato il freno a leva nel resto del Draft, puntando principalmente su scommesse che andranno eventualmente vinte in prospettiva e su alcuni giocatori che non sembrano poter ambire ad un ruolo diverso da quello di semplici backup, come Wilson e Russell. Lavoro enorme, quindi, per tutto il coaching staff di Dallas, che ha ignorato il backfield, rimasto orfano del rushing leader DeMarco Murray, per andare a coprire altri needs, fiduciosa di aver già a roster runningback in grado di sostituirlo; buono, comunque, tutto ciò che la franchigia texana ha fatto con i rookie non selezionati, pescando, tra gli altri, alcuni talenti piuttosto interessanti, come i receiver Antwan Goodley, che all’inizio della scorsa stagione NCAA contendeva il titolo di miglior WR del college football ad un certo Amari Cooper, e Deontay Greenberry, target primario degli Houston Cougars.