NFL Draft 2016 – Team Needs: Indinapolis Colts

Delusi dall’andamento della stagione 2015, i Colts hanno comunque deciso di continuare a puntare su Chuck Pagano e Ryan Grigson, rispettivamente nei ruoli di head coach e general manager, cercando si dare continuità ad un progetto che sembrava sul punto di dover ripartire da zero al termine dello scorso anno; un torneo che ha dimostrato come sia fondamentale, per questo team, proteggere nella maniera più adeguata Andrew Luck, spesso costretto a guardare le partite come spettatore sulla side a causa degl’infortuni subiti durante la regular season.

Evitata ogni mossa sulla linea offensiva, che probabilmente è stata rimandata al prossimo Draft, Indy ha dovuto effettuare una scelta concreta nel ruolo di tight end, ed ha deciso di dare fiducia a Dwayne Allen sacrificando quel Coby Fleener che viveva in simbiosi con il numero 12 fin dai tempi di Stanford; la perdita dell’ex Cardinal è probabilmente l’unica di un certo peso per la franchigia, che ha salutato i veterani Andre Johnson e Matt Hasselbeck, sostituito da Scott Tolzien, e cercato di allungare i reparti cornerback, con l’acquisizione di Patrick Robinson, e runningback, grazie alle aggiunte di Jordan Todman e Robert Turbin, innesti utili per far rifiatare il “vecchio” Frank Gore.

Di seguito i cinque principali needs di Indianapolis.

1. Offensive Guard
Come anticipato la situazione della linea offensiva è piuttosto spinosa, e se lo spostamento di Jack Mewhort da tackle destro a right guard ha sistemato provvisoriamente le cose nella scorsa stagione, ora occorre investire sulla posizione e trovare uno starter di lungo corso che possa fornire un supporto adeguato sia nelle azioni di corsa che in quelle di passaggio, nota dolente del 2015; un prospetto utilizzabile fin da subito, e uno futuribile in previsione di un ritorno di Mewhort alle origini, da non escludere visto il suo sostituto, Joe Reitz, ha già superato la trentina, potrebbero rivelarsi una mossa saggia da parte di Grigson e soci.

2. Offensive Tackle
Per lo stesso motivo di cui sopra, i Colts hanno un bisogno impellente di aggiungere un OT di qualità a roster, soprattutto perché, almeno attualmente, non dispongono di un backup affidabile alle spalle del left tackle Anthony Castonzo, una delle poche note liete nella linea offensiva della passata stagione; in attesa di capire a quale livello di maturazione sia giunto Danzelle Good, settima scelta dello scorso Draft, dare maggiore profondità al reparto e cercare di portare a casa un potenziale starter semplificherebbe di certo le cose a Luck ed un attacco che non ha reso come ci si attendeva in autunno.

3. Cornerback
La sola acquisizione di Robinson non basta per sistemare un reparto che ha viaggiato a corrente alternata durante il torneo 2015, e con Vontae Davis reduce da un’annata che non verrà di certo ricordata tra le migliori della sua carriera, correre ai ripari quando si è ancora in tempo potrebbe permettere a Indianapolis di farsi trovare pronta in caso dovesse inserire dei volti nuovi in depth chart durante la prossima stagione; con il rookie dello scorso anno D’Juon Smith al rientro da un infortunio e Darius Butler che sembra dare il meglio di se solo nelle difese di situazione, avere a disposizione un altro potenziale numero 2 sarebbe un bel vantaggio per il coaching staff.

4. Outside Linebacker
Con la firma di Trent Cole durante la passata free agency i Colts hanno dato solidità alla mediana, consentendo al veterano di mille battaglie Robert Mathis di rifiatare di più e farsi trovare pronto nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa; il problema, però, è che quest’ultimo sembra sia arrivato alle ultime battute della sua lunga carriera, e l’ex Eagles, che lo ha fondamentalmente sostituito sul lato opposto a Erik Walden non è certo un giocatore di primo pelo, pertanto è auspicabile che Grigson spenda una pick per un giovane pass rusher che possa rinvigorire e ringiovanire il reparto.

5. Tight End
Luck è un quarterback che ama avere a disposizione diverse opzioni cui scaricare l’ovale, e dopo l’addio del suo ex teammate Fleener è innegabile che Indy abbia perso qualcosa nella posizione, potendo annoverare solo dei giocatori poco esperti alle spalle di Allen; Jack Doyle, Eric Swoope e Cameron Clear potrebbero trovarsi a breve un nuovo concorrente per il ruolo di primo backup, una mossa che di certo farebbe contento coach Pagano, pronto a puntare su un nuovo tandem di TE in grado di produrre tantissimo.

Altri needs
Da non escludere un ulteriore intervento sulla linea offensiva, dove desta qualche preoccupazione anche la posizione di centro, non proprio saldamente nelle mani di Jonotthan Harrison, che non pare rappresentare una soluzione a lungo termine per la franchigia; sempre in attacco, da valutare l’inserimento di un altro ricevitore in un gruppo che può fare affidamento su tre talenti di indiscusso valore, T.Y. Hilton, Donte Moncrief, Phillip Dorsett, ma che pecca indubbiamente di qualità e valide alternative alle loro spalle, mentre in difesa occhi puntati sul ruolo di Defensive End, che non convince appieno negli slot dietro i due titolari, Henry Anderson e Kendall Langford.