Road to Super Bowl LII: New Orleans Saints

Il cammino nella stagione 2017

L’inizio è stato tra i più disastrosi degli ultimi anni con due sconfitte pesanti contro Minnesota Vikings e New England Patriots. 0-2, difesa in bambola e attacco singhiozzante con un Adrian Peterson che fatica a produrre. Da week 3 arrivano i cambi che danno una svolta alla stagione: Ken Crawley sostituisce DeVante Harris e Adrian Peterson perde progressivamente sempre più snap in favore del rookie Alvin Kamara. Dalla vittoria di week 3 per 34-13 sui Carolina Panthers parte una striscia di 8 vittorie consecutive, passando per Londra contro i Miami Dolphins (20-0) fino al pazzo recupero e vittoria all’overtime contro i Washington Redskins (34-31). Nelle successive tre settimane arrivano due sconfitte di misura contro Los Angeles Rams e Atlanta Falcons, partite condizionate da infortuni pesanti per i Saints che avevano perso nella prima sia Lattimore che Crawley, mentre nella seconda Alvin Kamara. La vendetta contro i Falcons è arrivata proprio alla Vigilia di Natale (23-13): una vittoria che, insieme a quelle su Carolina Panthers (di nuovo) e New York Jets, porta i Saints ad un record di 11-4.

 

Alcune statistiche

New Orleans è uno degli attacchi più imponenti della NFL, secondi per yard conquistate dietro a New England, quinti su passaggio, quinti su corsa, quarti per punti fatti, una vera macchina da guerra anche grazie ad una linea che ha concesso solo 20 sack in stagione, seconda migliore prestazione dopo i Chargers. Brees ovviamente ce ne ha messo del suo facendosi intercettare solamente otto volte in stagione, ad un passo dal record di 7 detenuto da Jared Goff. La squadra tuttaviasoffre i terzi down convertiti in attacco: 37,6% (73/194)

La difesa di New Orleans non è stata altrettanto brava classificandosi 17ma complessivamente, 15ma contro i passaggi, 16ma contro le corse. Tuttavia questa capacità di incassare ma non cedere ha fatto entrare i Saints nella top ten delle squadre che hanno concesso meno punti agli avversari, come dire mi piego ma non mi spezzo, e questo nonostante numeri mediocri anche su intercetti e passaggi difesi (penultimi in lega) e fumble forzati (13mi).

La combinazione tra un attacco potente ma guardingo ed una difesa average ha comunque consentito ai Saints di essere noni in lega per rapporto Takeaway/giveaway con +7

 

 

Pro

– Brees: l’abbiamo visto poco “impegnato” quest’anno per “colpa” del duo che verrà nominato nel secondo punto ma avere un futuro Hall of Famer under center fa ben sperare per una deep run nei playoff.

– Se gli avversari non trovano un modo per fermare l’accoppiata Ingram/Kamara, non c’è storia. Finalmente i Saints hanno ritrovato un gioco di corsa efficace e non lo abbandonano mai per tutta la partita.

– La secondaria guidata dai rookie Marshon Lattimore e Marcus Williams sta davvero facendo un lavoro eccellente e ha già dimostrato di poter contenere WR molto forti come Julio Jones, Mike Evans e Jarvis Landry.

– La linea offensiva non accusa ulteriori acciacchi e scende in campo con i cinque titolari per tutte le partite dei playoff: Armstead, Peat, Unger, Warford e Ramczyek.

 

Contro

– 18 giocatori in IR: certamente gli infortuni fanno parte del gioco e più o meno tutte le squadre perdono dei pezzi per strada nel corso della stagione però qui stiamo parlando di ⅓ del roster. Molti tra questi erano ovviamente titolari fissi come A.J. Klein (LB), Alex Okafor (EDGE), Kenny Vaccaro (SS) e Zach Strief (RT) solo per citarne alcuni.

– L’unico ricevitore “vero” rimasto è Michael Thomas, il resto (Ginn, Snead, Coleman, Hill, Hoomanawanui), per quanto molto utili occasionalmente, sono solo figuranti. Se le difese bloccano lui, il passing game si blocca.

– Senza Okafor e Kikaha potrebbe ripresentarsi il problema che ha afflitto la difesa negli ultimi anni, l’assenza di pressione sul QB avversario. Cameron Jordan non può fare tutto da solo.

– L’attacco è uno dei più efficaci della NFL tranne in una categoria: il terzo down. Se non cominciano ad arrivare primi down con una certa costanza il cammino nei playoff sarà durissimo.