New Orleans Saints vs New England Patriots: i voti della partita (week 2, 2017)

Se vi sembra di sentire una sensazione familiare non spaventatevi: sono solo i New Orleans Saints che per il quarto anno consecutivo iniziano la stagione con zero vittorie e due sconfitte. Mentre Falcons, Panthers e Bucs (con una partita in meno) sono tutte imbattute i miseri Saints ne prendono 36 dai Patriots, in casa.

Il 36-20 finale non rende giustizia al dominio totale che la squadra di Bill Belichick ha avuto durante tutta la partita se pensiamo che 30 di quei 36 punti sono arrivati nel primo tempo. Un attacco che non gira, una difesa che riesce in qualche modo a fare peggio dell’anno scorso: sarà una lunga stagione per i tifosi Saints. Non vi consiglio di guardare il calendario perché le prossime partite in programma non saranno proprio facilissime.

OFFENSE: 4,5

La maledizione della red zone (o limitrofi) continua, una volta giunti lì non si va più avanti. Non pensavo che l’assenza di Willie Snead si sentisse così tanto. Ancora in difficoltà la linea d’attacco totalmente rinnovata con il rookie Ryan Ramczyek come RT e il ritorno di Andrus Peat a LT, schieramento che probabilmente durerà fino al ritorno di Armstead. Malino in pass protection, malissimo nelle spinte sulle corse.

Da segnalare le buone prestazioni di Brandon Coleman, Alvin Kamara e Coby Fleener nel gioco aereo. Mark Ingram è il leader del backfield ma con bottino piuttosto misero: 8 portate per 52 yard. Ted Ginn invece inizia già a deliziarci con i suoi celeberrimi drop.

DEFENSE: 3

555 yard concesse all’attacco dei Patriots, più di 1000 concesse in due partite: si viaggia su ritmi da record. Negativo. Lo so che non ci sono molte alternative al momento ma se vedo ancora in campo Devante Harris scrivo una lettera di reclamo a Tom Benson. Stare in copertura su Gronk non è esattamente una passeggiata ma né Kenny Vaccaro né Alex Anzalone non sono riusciti mai a fermarlo. In modo particolare è stata una domenica da dimenticare per Anzalone ma è un rookie, ci vuole tempo.

Ancora pochissimi segnali di vita da parte della linea di difesa, il solito Cam Jordan ci arriva sempre vicino ma Brady è un maestro a liberarsi velocemente del pallone mentre Hau’oli Kikaha registra il suo primo sack stagionale (non ho capito perché dopo il sack abbia giocato pochissimo ma vabé). L’assenza di Nick Fairley là in mezzo si fa sentire e non poco: senza di lui Sheldon Rankins risulta poco incisivo e la pressione centrale a Brady non è mai arrivata.

Meglio non parlare dei due intercetti a Brady cancellati da due penalità della nostra difesa. Perlomeno il rookie Marshon Lattimore sembra essere un solido cornerback: ottime difese sull’ex Brandin Cooks e, in generale, buona partita per la seconda settimana di fila.

SPECIAL TEAMS: 5,5

Tutto bene eccetto per il field goal sbagliato da Lutz che stampa il pallone sul palo giallo e interrompe la sua striscia di 18 calci realizzati consecutivamente. Peccato ma non sarebbe comunque servito a cambiare l’esito dell’incontro.

COACHING STAFF: 3

Dennis Allen cosa sta facendo? Perché di sicuro non sta allenando la difesa. Era difficile fare peggio dell’anno scorso ma ci sta riuscendo. Offensivamente difficile giudicare il gameplan dato che tutto ciò che era stato preparato probabilmente è finito nel cestino dopo meno di 10 minuti di gioco a causa di Tom Brady e compagni.