Recap Week#1: Chicago Bears @ Green Bay Packers 23 – 24

Un inizio dolce amaro… con un finale da incubo.

Un lunedì mattina che pesa come un macigno, alzarsi dal letto oggi è una faticaccia perché l’aspettativa era decisamente alta, e aver mancato l’obiettivo in questo modo è doloroso.
I Bears hanno avuto il dominio assoluto della sfida contro i mangia formaggio, ma la legge della National Football League è dura e non concede sconti.
Tre parziali dove in campo abbiamo visto un solo team non bastano per violare la maledetta Tundra, un quarto regalato ai nemici vale la partita.
Al di là delle questioni tecniche, come il fatto che sul 3rd and 1 devi mettere la palla in mano a un running-back, specie se dietro la sua jersey c’è la scritta Howard 24, e che un cornerback leader della secondaria non possa inciampare su certi passaggi, usciamo dal Lambeau Field con tanto rammarico e altrettante certezze.

Questa mattina si leggeranno un mucchio di cazzate su quanto Aaron Rodgers sia forte, sul fatto che fuori lui i Packers siano una nullità e dentro lui si vince in rimonta risalendo i gironi dell’inferno uno dopo l’altro a denti stretti, ma la verità è che la partita l’ha fatta Chicago e l’ha persa Chicago.
Rodgers e i Packs hanno solo recitato una comparsa, ma il QB gialloverde vince l’Academy Award come miglior attore non protagonista di questa settimana NFL.
Le certezze di cui ho parlato nell’articolo di lunedì scorso si sono confermate delle certezze, Hicks non lo tieni manco a morire e Mack è il miglior edge rusher della lega, un TD difensivo alla prima in blue and orange a Green Bay vale tutte le prime scelte del mondo e siamo felici di averle cedute per lui.
Personalmente credo che il nostro coaching staff sia il responsabile della sconfitta di ieri notte, in particolar modo quando questa sconfitta arriva nella stessa identica maniera in cui è arrivata la sconfitta finale della preseason contro i Bills. Ero certo che l’espressione visibilmente incazzata di Nagy alla fine dell’inutile match contro Buffalo avrebbe evitato repliche ma evidentemente mi sbagliavo.
Chicago ha mollato e ha perso, e per quanto una gara di preseason possa essere insignificante, non lo è.
Nagy ci mette la faccia, e questo gli va riconosciuto.
Un team giovane è inevitabilmente privo di esperienza e dopo l’ustione di ieri notte ci guarderemo bene dal commettere l’errore di sottovalutare qualsiasi avversario.

Un animale ferito è spesso più pericoloso di quanto si possa credere, e lo stesso vale per i falchi del mare freddo che ieri hanno perso una gran bella lotta in Colorado e nel prossimo Monday Night Football scenderanno in campo al Soldier Field con la voglia di rivalsa.
Troveranno però l’orso ferito nella sua tana, che ha rimuginato tutta la settimana su quanto perso nella sua battuta di caccia al nord, e quando l’orso ha fame è dura tenerlo a digiuno.
Amici Bears, non abbassate la testa dopo questa sconfitta perché quello che abbiamo visto ieri è molto più di quanto abbiamo visto nelle ultime 3 stagioni.
Ci vediamo lunedì notte più affamati che mai!

NEVER DIE EASY!

 


firma-Alex