Lions week 9 recap: Un viaggio al nord insolitamente tranquillo (Lions 30 – Packers 17)

Marvin Jones batte un difensore Packers per un TD.

Allora, i Lions sono andati al Lambeau Field e hanno vinto senza patemi contro i Packers.

Fate una pausa. Rileggete la frase sopra.

Assaporatela.

Dimenticatevi le prospettive stagionali, la prossima domenica, anni di futilità.

Infischiatevene dell’assenza di Rodgers e di tutto il resto. Del resto una specialità dei Lions è sempre stata far apparire i Matt Flynn di questo mondo la reincarnazione di Brett Favre.

Leggetela ancora una volta. Fatto?

Che bella sensazione che dà, vero?

Io personalmente disperavo di poter scrivere una frase del genere in tempi storici.

Due anni fa fu una vittoria storica con il sapore ed il sudore dell’impresa eroica.

Stavolta, contro i Packers chiaramente in difficoltà ma non domi, i Lions hanno tenuto la partita sotto controllo dall’inizio alla fine, non restando sotto neanche un minuto.

E va benissimo così.

Cronaca

I Packers vincono e decidono di ricevere e la scelta pare azzeccata visto che Brett Hundley genera iarde sul terreno personalmente e grazie a brevi passaggi ma, quasi in redzone, la difesa bianca e blu serra i fanghi e, complice un sack di Big Tahir, costringe i gialloverdi al Field Goal.

E già sì capisce che la serata ha qualcosa di diverso: A’Swat Robinson smanaccia la palla ed il calcio di Cosby non riesce.

I Lions ripartono e sembrano destinati al tre e fuori ma Mike Daniels fa a capocciate con Travis Swanson che resta impassibile mentre l’arbitro lancia la bandierina per 15 iarde di guadagno.

"Allora proprio lo volete" sembra pensare Matthew Stafford che mette la quarta prima con un lancio per Golden Tate in corsa, poi attiva Abdullah su terra e conclude con un lancio contestato per Marvin Jones che lo stesso conquista atterrando in End Zone. 7-0 Lions.

Meglio la presa o il lancio? Ditemelo voi.

TD #200 per Stafford, tra l’altro..

Non è proprio la situazione in cui Mike McCarthy prevedeva di essere e si vede: I passaggi corti a cui i Packers si affidano non sono sufficienti, complice l’ottimo lavoro di una secondaria Lions i cui componenti gareggiano a chi faccia la giocata migliore.

Il drive successivo parte bene ma si ferma dopo due tentativi di corsa e screen diagnosticati bene dalla difesa avversaria e Prater non riesce per un soffio a centrare il calcio dalle 51 (rimbalza marpione sul ferro inferiore); i Packers sarebbero in buona posizione di campo ma l’attacco non ingrana e devono tornare al punt che, complice una penalità, pianta i Lions sulle proprie 8.

Stafford ed Adbullah escono dal buco prima che il #9 spari un siluro lungolinea per Tate che lo stesso controlla in modo incredibile con movenze da ballerina classica vera.

Da lì, è discesa e, per una volta, i Lions riescono a correre in endzone dalle 4 ,complice un buon gioco pianificato. Adbullah segna per il 14-0.

I Packers hanno poco tempo ma un bel drive che si conclude in maniera adrenalinica quando, senza time out e sulle 17 offensive, Mason Cosby e lo special team entrano a calciare con pochissimi secondi rimasti che scendono inesorabili.

Ottima esecuzione, un vero clinic sull’argomento per andare al riposo sul 14-3 Lions.

Il terzo quarto si apre con Detroit in attacco e, invece dell’usuale 3 e fuori di inizio tempo, i Lions avanzano agevolmente sul campo prima di fermarsi alle porte della redzone con un calcio di Prater che realizza senza difficoltà dalle 44. 17-3 Lions.

I Packers non sarebbero i Packers se stessero a guardare e avanzano fino quasi a centrocampo ma la difesa fa buona guardia con Slay sugli scudi, costringendo Hundley a giocare sul 4 e 2.

Il gioco chiamato sarebbe anche buono, con Cobb che deve ricevere sul lato, solo che Glover Quin legge il gioco come lui sa fare e lo stende prima che possa voltare l’angolo.

Palla per i Lions per downs e occasione che si perde quando Ameer Abdullah perde palla cercando di guadagnare quella iarde aggiuntiva.

Altra grande di Slay dopo, la palla torna a Detroit che marcia per il campo con una chirurgica demolizione della zona di Dom Capers; vicinissimo alla meta qualcosa si inceppa e Adbullah colleziona il secondo fumble della partita (che finisce qui, in panchina a chiarirsi le idee) per fortuna recuperato da Rick Wagner. Il tentativo di sneak di Stafford non riesce e saggiamente, Caldwell mette tre punti sul tabellone per il 20-3.

Il tempo scorre e i Packers vanno in modalità no huddle con Hundely che trova improvvisamente nuova vita, al punto da chiedersi perché non abbiano percorso prima questa strada1 e divora il campo in due minuti, prima di effettuare lui sì uno sneak in endzone che porta il punteggio sul 20-10.

Il tempo per riaprire la partita c’è, se i Lions vengono fermati subito.

Quello che succede è questo:

Screen perfettamente disegnato contro il blitz per Riddick che si trova dietro le linee nemiche e si divora 63 iarde prima di essere messo a terra.

Un altro secondo solo e la connessione tra Stafford e Marvin Jones si palesa ancora:

27-10 e pochi minuti sul cronometro.

C’è ancora tempo per vedere Tavon Wilson blitzare Hundley senza pieta e un altro calcio di Prater prima che i Packers davvero all’ultimo secondo (gioco extra per penalità in endzone) fissino sul 30-17 con Jamaal Williams.

Questo e quello

  • Stafford 26/33, 353 iarde, 132,4 di rating che testimoniano la sistematica demolizione della zona di Capers.

  • Un solo sack subito, su un flea flicker che non aveva particolari speranze. Buona la pass protection.

  • Non amo la storia revisionista, ma Brian Mihalik ha giocato in modo solido anche ieri. Complimenti per avermi fatto rimangiare le mie parole. Bravo anche come ricevitore, quando ingloba un passaggio deflesso sulla linea di scrimmage nelle fasi finali del match.

  • Ottimi i ricevitori ed i TE tutti per l’assistenza data a Stafford nella lezione di disassamblemento di una difesa.

  • I Lions hanno finalmente lasciato perdere la zone reading e sono passati con maggior successo alle classiche corse N-S.

  • Secondaria sugli scudi, vale la pena ripeterlo: Slay, Diggs, Hayden e pure Tabor (usato anche come pseudolinebacker) hanno giocato davvero bene.

  • La linea difensiva ha assolto al suo compito senza acuti ma fermando bene la corsa e mettendo ogni tanto pressione ad Hundley. A proposito, un’osservazione importante da lunedì: Akeem Spence è più lento di Brett Hundley in campo aperto. (mavà?)

  • Abbiamo aspettato tanto tempo Sam Martin per cosa? Usarlo solo come holder? Scherzi a parte, i Lions sono la seconda squadra a terminare una partita al Lambeau senza puntare nemmeno una volta. L’altra sono i padroni di casa stessi.

  • Per il reparto obbligatori: Boxscore via espn, highlights

  • Slowlights by Sandman. Vi mancavano, vero?

Considerazioni

Il tempo stringe, il letto chiama e la partita di domenica incombe quindi sarò breve.

Vincere al Lambeau per la seconda volta in tre anni fa quasi strano ed è ancora più strano vederlo succedere in maniera convincente, visto che quel campo per anni è stato come maledetto.

I Packers erano senza il loro QB titolare ed i loro limiti sono venuti fuori ma non sono mai clienti facili: Hundley non è stato pessimo come molti tifosi packs proclamano ed una squadra allenata male non riesce a mettere in campo uno special legale per calciare in 12 secondi netti.

Il problema più grosso è stata una difesa che si è ostinata a giocare a zona contro un QB che è un asso nello sfruttarne i buchi e che può lanciare qualsiasi tiro; una volta che i Lions sono riusciti ad aver un timido successo nel gioco di corsa ed hanno potuto usare una play action credibile, Capers ed i suoi non hanno avuto risposte, specie dovendo fare i conti con due ricevitori in stato di grazia come Marvinio e Golden Tate.

Peccato per i due fumble di AA (uno su un gioco che doveva già esser chiuso, secondo me, per avanzamento terminato) che potrebbero metterne il discussione il ruolo, dimenticando il contributo dato prima ed il TD.

Come in attacco, dopo il primo drive, la scelta di privilegiare i lanci corti fino a che non è stato troppo tardi ha limitato l’attacco Packers ed esaltato la caratteristiche dei difensori in blu ed argento, grazie anche ad alcuni astute decisioni di TA (tipo usare Teez Tabor come LB aggiunto per coprire in mezzo al campo).

Per i Lions, grazie alle sconfitte di misura racimolate nel secondo mese, lo spazio di manovra è limitato e se non sarà necessario vincere ogni partita, non ci mancherà tantissimo. Ma entrare nella seconda parte della stagione con una vittoria nel campo più stregato della loro storia è un buon segno e sempre una soddisfazione.

onepride

(Da I soliti Lions.)


  1. non che mi lamenti sia chiaro.