Lions week 2: Schiacciati dai titani (Titans 16 – Lions 15)

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Quando pensi che sia finita, riprende da capo.

Il destino del tifoso Lions.

Assistere all’ennesimo collasso nel quarto, complice un playcalling imbarazzante in più momenti.

Certo, si potrebbero avanzare mille scuse, tra cui i mille infortuni e l’arbitraggio. Forse sarebbe anche corrette ma fondamentalmente, i Lions hanno cercato e trovato, mica si può sempre contare sul FG allo scadere…

Un po’ uno ci dovrebbe essere abituato, se tifa Lions ma, invece, ogni volta è come la prima.

Purtroppo.

Cronaca

Si parte bene, il piano difensivo sembra funzionare: Ryan Succop non centra i pali sul primo tentativo di Field Goal dopo il primo stop e il drive successivo Mariota subisce una safety.

In compenso, sparisce Ansah dall’equazione (Caviglia, notizie zero). Ahi.

L’attacco Lions si sveglia al secondo tentativo e termina con Boldin pescato da Stafford in endzone con un tiro dei suoi, dopo che una corsa in meta di Adbullah era stata annullata per penalità.

9-0 ma in compenso si rompe pure Adbullah (problema al piede, Mercoledì gli aggiornamenti ufficiali). Ahia.

IL drive successivo di Mariota&Co stalla sulle 28 e Ryan Succop stavolta centra i pali dalle 46 per il 9-3.

Tra un punt e l’altro si arriva quasi alla fine del secondo quarto con Detroit che bussa ancora alla porta.

Quattro (4) penalità consecutive e altri due (tre in tutto) TD annullati (in maniera anche discutibile) si va con Prater che calcia dalle 42 per il 12-3. Non molto bello.

Il terzo quarto si apre con un drive Lions che termina sulle 39 offensive e con la scelta discutibile di calciare un punt invece di provare il Field Goald (dalle 51. Prater se li mangia a colazione).

Fortunatamente, il drive successivo Quin forza lo stop e intercetta Mariota per un posizione offensiva da leccarsi le dita (42 TEN) ma, tra una penalità e l’altra, ci accontenta ancora del Field Goal per il 3-15.

Punteggio che ci accompagna fino al quarto quarto, quando Mariota approfitta di una difesa Lions praticamente priva di Linebacker per infortuni continuati, e marcia per il campo in poco tempo concludendo con un missile dalle 30 per Delanie Walker.

Ennesimo TD subito su un lancio ad un Tight End per il 10-15.

Sarebbe il momento di riprendere il largo ma Stafford non viene aiutato per nulla né dalle penalità né dai drop dei suoi ricevitori (7 a fine partita, quasi equamente distribuiti tra i vari bersagli.).

Il drive avanza ma sulle 42 TEN, appena nel raggio di Field Goal, diviso tra la scelta di provare un quarto e 3 o mettere in campo Prater, Caldwell decide per il Punt. Che novità. (No.)

La difesa martoriata dei Lions prova a metterci una pezza ma tra la pressione che non va a segno e i linebacker improvvisati (menziono il povero Brandon Copeland, spedito nel suo vecchio ruolo in fretta e furia), i Titans avanzano e con 1:51 sul cronometro Mariota mette una palla difficilissima per Andre Johnson1, che batte la copertura di tre giocatori in blu (vedasi foto a corredo, cortesia Oakland Press) e porta la partita sul 16-15 Titans.

Il tentativo di conversione da due va a vuoto grazie ad un sack su Mariota e Stafford deve ritentare il miracolo della scorsa domenica.

Ma avrebbe bisogno di aiuto non di un collasso della tasca con sack relativo e di drop. L’unico che ci crede pare essere Ebron che cattura una palla con una mano sola per mantenere vivo il drive (l’unico senza drop alla fine sarà lui, peccato) ma su un secondo, forzata passaggio nella sua direzione, Stafford viene intercettato.

Si finisce lì, sul 16-15.

Che sconforto.

Cose a caso

  • Il Box score via foxsport.

  • Gli highlight. Un consiglio, guardateli a vostro rischio.

  • La partita ha visto i Lions penalizzati 17 volte (!). Caldwell aveva avvisato i suoi che la crew arbitrale era particolarmente severa. Ottimo lavoro Coach!

  • I Titans "appena" dodici penalità (e qualcuna è stata mancata, tipo due Holding sulla corsa da 67 iarde di Murray e una su Stafford).

  • Laken Tomlinson sembra essere sempre di più l’anello debole della catena nella linea offensiva. Il che è un peccato, visto che per il resto le prestazioni sono di sopra alle attese. Che sia già il momento di Joe Dahl? (Risposta: si, ma non contateci).

  • Andre Roberts come ritornatore non convince per niente. Ridateci Billingsley! (Ma vedi sopra).

  • Kerry Hyder Jr. si è trovato a doversi infilare le scarpe (belle pesanti) di Ziggy Ansah e lui e Devin Taylor non hanno sfigurato prima di essere coinvolti nell’implosione della difesa tutta.

  • A proposito, oltre a Levy ieri si sono infortunati Williams, Van Noy. Con Bostic in IR e Bynes rilasciato dei 6 LB a roster ad inizio Training Camp c’è rimasto solo Tahir Whitehead. I poveri Armbuster e Copeland hanno fatto il possibile.

  • Come detto, sette drop, tutti importanti. Specie da Tate non me lo sarei mai aspettato.

  • Dwayne Washington può giocare in NFL.

  • A costo di essere ripetitivo: Stafford ha fatto tutto il possibile, compreso una carica con spalla per rompere il tackle di un defensive end (riuscendo ma rischiando di farsi male) e un blocco per il RB (idem). Ma come disse la moglie di un altro Quarterback "Mio marito non può lanciare la palla e anche riceverla".

  • Nota positiva: gli special team. Martin & Co vanno alla grande sulla copertura dei punt. Peccato che coi punt soltanto non si vinca.

In generale.

A prescindere dal risultato: mamma mia che partita brutta.

Penalità, drop, infortuni, non è mancato nulla per rendere la partita terribile per lo spettatore occasionale o l’intenditore2.

I Lions, da par loro, sono riusciti a sbagliare tutto nel secondo tempo quando, con una difesa in palese debito di ossigeno per gli infortuni e non solo, Caldwell ha rifiutato testardamente di cercar di metter punti sul tabellone preferendo il punt ai calci.

Come già altre volte (Hail Mary ricorda qualcosa, Jim?) la "strategia" non ha pagato e non puoi sempre sperare nei miracoli del tuo Quarterback.

Inoltre, diciassette penalità vuol dire anche qui tanta indisciplina e atteggiamento sbagliato. Probabilmente dopo essere stati un po’ molli la scorsa domenica, i giocatori hanno compensato in modo sbagliato ma insomma, non serve mica esagerare.

Ora non è ancora il caso di gettare la spugna, ma con Green bay e Chicago in vista non si può certo giocare così e sperare di non finire 1-3.

C’è ancora tanto Football da giocare, certo, ma Caldwell aveva detto che si aspettava di vedere dei progressi dalla squadra rispetto lo scorso anno.

E sotto questo punto di vinta, la situazione non è incoraggiante: la difesa non gira e anche mia zia ha analizzato lo schema a zone che Austin si ostina a ripetere pedissequamente. L’attacco pare migliorato, specie la linea è andata avanti bisogna vedere se l’attacco è quello di Indy o quello di ieri.

E, come già detto, non è fuori dal mondo di finire il primo mese sul 3-1.

Sicuramente Quinn avrà preso dovuta nota ma per ora deve tappare i buchi per domenica a GB.

Ne avrà da lavorare.


  1. Johnson con l’81. Contro i Lions. No Comment.

  2. Io mi metto nella prima categoria, ci fosse il dubbio.