Lions roster 2017: Non proprio la stessa cosa

casco lions

Oggi è una giornata un po’ strana perché mentre noi siamo qui che commentiamo “i 53” come scritti nella pietra, i vari front office scorrono freneticamente lo waiver wire, inondato da più mille giocatori come non capitava da tempo, e la lista dei rilasci dei giocatori veterani alla ricerca di miglioramenti.

Del resto, la spazzatura di una persona può essere il tesoro di un altro, prova ne siano i contratti lampo per Brock Osweiler (tornato in quel di Denver decisamente più ricco ma con un destino più incerto) e per TJ Ward (da Denver a Tampa bay).

Ma questo vuol dire che qualcuno che sta partecipando al meeting che segna il benvenuto in squadra, magari domani stesso dovrà svuotare l’armadietto e mestamente prendere la porta.

Non parliamo della seconda settimana, quando i contratti dei veterani non sono più garantiti e alcuni verranno riassorbiti dalle squadre che li han tagliati oggi.

Ma, del resto, è commentare i 53 tradizione ed alcune tendenze già da oggi sono evidenti e vanno messe in risalto, quindi iniziamo con il roster dettagliato.

Roster 2017

Quarterback (2): Matthew Stafford, Jake Rudock
Tagliato: Brad Kaaya

Running back (5): Ameer Abdullah, Theo Riddick, Zach Zenner, Dwayne Washington, Tion Green
Tagliato: Matt Asiata

Ricevitori (5): Golden Tate, Marvin Jones, Kenny Golladay, TJ Jones, Jared Abbrederis
Tagliati: Jace Billingsley, Dontez Ford, Michael Rector, Noel Thomas, Dez Stewart

Tight end (3): Eric Ebron, Darren Fells, Michael Roberts,
Tagliati: Cole Wick, Khari Lee, Robert Tonyan, Scott Orndoff

Linea offensiva (9): Greg Robinson, Graham Glasgow, Travis Swanson, T.J. Lang, Rick Wagner, Corey Robinson, Cornelius Lucas, Joe Dahl, Brandon Thomas
Tagliati: Storm Norton, Nick Becton, Leo Koloamatangi, Connor Bozick

Linea difensiva (9): Ezekiel Ansah, Haloti Ngata, A’Shawn Robinson, Cornelius Washington, Anthony Zettel, Jeremiah Valoaga, Alex Barrett, Akeem Spence, Jeremiah Ledbetter
Tagliati: Pat O’Connor, Ego Ferguson, Giorgio Newberry, Cashaud Lyons, Derrick Lott

Linebacker (6): Jarrad Davis, Tahir Whitehead, Paul Worrilow, Jalen Reeves-Maybin, Steve Longa, Nick Bellore
Tagliati: Antwione Williams, Thurston Armbrister

Defensive back (11): Darius Slay, Nevin Lawson, Quandre Diggs, Glover Quin, Tavon Wilson, D.J. Hayden, Teez Tabor, Jamal Agnew, Miles Killebrew, Don Carey, Charles Washington
Tagliati: Johnson Bademosi (trade), Adairius Barnes, Tramain Jacobs, Alex Carter, Rolan Milligan, Josh Thornton

Specialisti (3): Matt Prater, Kasey Redfern, Don Muhlbach
Tagliati: None

Esenti dal roster in via temporanea:

PUP: Taylor Decker
NFI: Sam Martin
Sospesi: Armonty Bryant, Khyri Thornton

Note

  • Corey Robinson non si è ancora allenato nel 2017. Può essere che venga messo in IR designato per rientrare o che semplicemente rientri nelle prossime settimane.
  • Sam Martin e Taylor Decker non potranno rientrare prima della settima giornata, avendo iniziato la stagione fuori roster.
  • Bryant è sospeso per quattro partite, Thornton per sei. Al rientro i Lions potranno tagliarli immediatamente o farli rientrare nel roster al posto di qualcuno.

Analisi

Lo scorso anno la sorpresa fu la sorpresa più grande fu l’aver mantenuto a roster ben 11 defensive linemen; quest’anno l’unità ammonta solo a nove unità il che sorprende un po’ anche considerando che le riserve sono fondamentalmente tre rookie (due undrafted) in Ledbetter, Valoaga e Barrett, a causa dell’infortunio di Hyder e della doppia squalifica di Thornton/Bryant.

Per quanto chiunque si aspetti una o più mosse per aggiungere un rimpiazzo di esperienza e talento nelle prossime ore, questo vuol dire che il FO, nonché i choach, è abbastanza soddisfatto degli starter e delle prime riserve e che pensa che questi potranno giocare un numero considerevole di snap.

Un po’ è una scommessa e vedremo se si ripagherà.

Sempre in difesa, le sorprese più grosse le riserva il comparto Linebacker. Molti si aspettevano che i Lions si affidassero a quattro LB ed, invece,a roster ne troviamo 6. Ancora più sorprendentemente nessuno di loro è Antwione Williams. Il quinto giro dello scorso anno è stato escluso, infatti, superato nella depth chart non solo da Paul Worrylow ma anche da Steve Longa e Nick Bellore. Il motivo? Entrambi hanno giocato meglio di lui negli special team ed i Lions continuano giustamente a tenere un occhio di riguardo sulla terza fase.

Per evitare disastri in copertura come lo scorso anni, sarà necessario che Tahir recuperi la forma del 2015 e che Davis cresca rapidamente, altrimenti continueremo a vedere i TE vandalizzare l’interno del campo. In ogni caso, la presenza di Worrylow, che notoriamente non è il re delle coperture, fa pensare che i Lions contino di giocare in nickel (o big nickel) buona parte del tempo.

La situazione nella secondaria, al netto dei tagli facili, è stata risolta con la trade di Bademosi ai Patriots e l’esclusione di Alex Carter tra le safety, dove è gli stato preferito Charles Washington. Se non ci sono soprese, lo starting lineup dovrebbe essere quello riportato sopra (Slay, Lawson, Diggs, Quin e Wilson) con DJ Hayden prima riserva. In ogni caso, nessuna grossa sorpresa e un reparto che sembra solido.

Venendo all’attacco, spero che nessuno sia stupito dal taglio di Brad Kaaya. Il ragazzo beneficerà sicuramente di un annetto in Pratice squad ma, per ora, il posto a roster è meglio in altro modo. Rudock si è guadagnato il ruolo di vice ma nessuno si augura di vederlo in campo al posto de “l’uomo da 135 milioni di Dollari” Matthew Stafford.

Quest’anno i ricevitori sono cinque. Il favorito di tutti i fans, Jace Billingsley non è riuscito ad entrare in rosa, superato in preseason da TJ Jones e Jared Abbredreris. Il motivo, oltre allo scarso impatto avuto come ritornatore, è la versatilità: sia TJ che Abbrederis sono in grado di giocare sia nello slot che all’esterno, quindi di facilitare mismatch o di permettere vari movimenti presnap. Vedremo se il prodigio di Winnemucca (Nevada) tornerà in pratice squad o dovrà portare altrove il suo talento.

Sorprendente, invece, è il fatto di aver ridotto a tre il parco TE. Certo, Ebron, Fells e Roberts sono un’ottima unità ma per una squadra che sembrava intenzionata ad investire pesantemente nella posizione sembrano un po’ pochini. Sicuramente mi aspetto che qualcuno (tipo Lee) torni in PS per essere a disposizione.

Altra sorpresa, i cinque RB: Tion Green si è guadagnato il posto con la prestazione contro Buffalo (andategli a dire che l’ultima di preseason non importa, coraggio…) e con l’ottimo lavoro negli special team dove è stato spessissimo vicino al pallone. Sicuramente i Lions non attiveranno tutta l’unità la domenica e decidere chi resterà a guardare è abbastanza difficile. Green, appunto si è distinto nella terza fase mentre D. Washington è ritenuto avere la priorità nel ritorno dei kickoff. Zenner, però, sarebbe più completo ed un corridore migliore. Vedremo durante l’anno che scelte saranno fatte.

Non molto da segnalare per la linea offensiva, dove Cornelius Lucas si conferma la riserva top per l’ennesima volta. Come ripetuto ad nauseam, Taylor Decker rientrerà prima della fine dell’anno e a quel punto si può prevedere uno spostamento di Greg Robinson alla guardia sinistra, specie se continuerà a progredire come in preseason.

Riguardo gli specialisti, solo da segnalare che, con Sam Martin nella NFI, Kasey Redfern sarà chiamato a replicare la sua ottima preseason. Se ci riuscirà, avrà un posto assicurato in NFL per il futuro prossimo (anche se non a Detroit probabilmente).

Alcuni pensieri di chiusura, se avete la pazienza.

In primo luogo, Bob Quinn sta mostrando una notevole tendenza a non restare seduto sulle proprie decisioni: se non sei l’opzione migliore secondo lui, sei nei guai.

Williams era stato scelto da lui al quinto giro e per molti era il favorito per il ruolo di SAM. Non ha impressionato e, forse, tornerà in PS.

Idem Pat O’Connor, scelto al draft ma vittima di una preseason inferiore alle controparti undrafted.

Per finire, Johnson Bademosi, primo FA assoluto di Quinn, scambiato per far posto a giocatori con uno skillset simile ma più economici.

Sicuramente non un sentimentale.

Seconda cosa: la pratice squad è diventata per i Lions una specie di vivaio. Quinn e Caldwell hanno mostrato la netta tendenza a promuovere giocatori che conoscano già il sistema invece di pescare all’esterno quando possibile.
Inoltre, i giocatori che hanno lavorato nella PS lo scorso anno hanno avuto una preseason particolarmente produttiva (Rudock e Longa, tanto per non far nomi).
Sicuramente la pedagogia sembra nelle corde dello staff.

Ultimo punto: se volete un tallone di Achille nel roster, lo sapete di già. La linea difensiva.
I titolari combinati hanno un totale di 8,5 sack. Gli stessi che aveva il solo Hyder.
Se non ci sarà pressione preparatevi ad un revival del 2016, cardiopalmi compresi…

(Da I soliti Lions).