Lions Preview week 3: Un divisional come un altro (finalmente).

Aaron

Aaron

Siamo alla terza giornata e, dopo la delusione dell’esordio casalingo con relativa sconfitta con i Titans, è il momento di prepararsi al prossimo impegno: la trasferta contro i Packers al Lambeau Field.

E ringraziando la vittoria dello scorso anno, finalmente si tratta solo di un’altra partita di football nella stagione.

Poco importa1 che i Packers si siano subito vendicati e nel modo peggiore lo scorso anno.

Quest’anno non si parlerà di chi era il presidente 25 anni fa, del disco in testa all’hit parade, dei film in uscita eccetera.

Possiamo parlare solo di football e, specie per i tifosi Lions, è un bel progresso anche se ci faranno rivedere altre mille volte l’Hail Mary.

Anche vista la situazione all’interno della division che, per usare un’espressione moderata, sta andando alla malora.

I Vikings hanno perso in successione Teddy Bridgewater, sostituito al volo da Sam Bradford, Adrian Peterson (menisco, probabile stagione finita) e l’OT Matt Kalil (IR).

I Bears, partendo da un roster meno folto, hanno avuto una lista di infortuni in perenne crescita per finire in questi giorni con il QB Jay Cutler, sicuramente perso per alcune settimane.

Restano i Lions e i Packers che non se la passano molto bene per diversi motivi.

I Packers

La squadra capitanata da Aaron Rodgers si era presentata con proclami di massima concentrazione e ambizioni importanti, dopo un 2015 a corrente alternata (vedi sopra) che si era concluso con una classica apparizione ai Playoff, conclusasi alla seconda partita contro Arizona.

Premesso che buona parte dei tifosi Lions venderebbero l’anima (di Caldwell) per un risultato simile, non un ottimo risultato per Titletown, anche perché Aaron non diventa più giovane.

Ma quest’anno, con un Rodgers più concentrato, Eddy Lacy tornato in forma, il ritorno di Jordy Nelson come bersaglio preferito e le chiamate offensive nelle mani di Mike MacCarthy la strada intrapresa pareva quella migliore. La vittoria sui Jaguars (anche loro coccolati dalla stampa in offseason), ottenuta punto a punto grazie anche ad alcuni dei migliori tiri di A-Rod degli ultimi tempi aveva dato ulteriore fiato alle trombe.

Poi la sconfitta in Minnesota, in parallelo con la libecciata rimediata dai Jaguars in quel di San Diego, ha rimesso in moto antichi dubbi.

La difesa ha avuto difficolta a fermare Sam Bradford e Stefon Diggs (malgrado un Peterson a scartamento ridotto anche prima dell’infortunio), mentre l’attacco ha stentato contro la difesa messa in campo da Mike Zimmer.

In particolare, la scorsa domenica è stata la quattordicesima di fila in cui il buon Aaron non ha superato il 100 di QBR.

Alex Smith ha il secondo posto in questa non invidiabile classifica e la sua striscia è limitata a sei partite.

Rodgers stesso ha invitato a non preoccuparsi ma molti osservatori neutrali stanno iniziando ad osservare la squadra in verde e oro con occhio più critico.

Per finire, anche qui gli injury report sono belli affollati, con giocatori anche di peso quali Clay Matthews n dubbio ed il CB Sam Shield fuori gioco per una commozione cerebrale.

I Lions

E giungiamo così ai Lions, l’ultima squadra rimasta nella NFCN.

Domenica scorsa, oltre alla L da mettere in calendario, si sono susseguiti vari infortuni.

Ameer Adbullah è stato messo ieri in IR per l’infortunio al piede e come minimo mancherà sette settimane (anche se è probabile che la sua stagione sia finita).

Ezekiel Ansah ha subito una distorsione superiore della caviglia che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno un mese se non di più.

Ma è stato il comparto LB che è stato davvero martoriato: oltre a Levy, si sono infortunati durante la partita Antiwone Williams e Kyle Van Noy.

Con Van Noy rientrato nei ranghi ma solo come questionable, il contingente dei LB è composto da lui, Tahir Whitehead e Thurston Armbuster con Steve Longa ed il redivivo Zaviar Gooden in pratice squad. Anche considerando la presenza di Brandon "Croce rossa" Copeland non è una vista particolarmente rassicurante.

Aggiungiamo, comunque, al mix che sono in dubbio Devin Taylor (generica illness), Taylor (Caviglia), Ebron (schiena), Reiff (caviglia), T. Walker (polpaccio) mentre Levy e Williams sono poprio improbabili non essendosi allenati tutta la settimana.

Certo, è sicuro il rientro di Cole Wick ma non so quanto ciò possa tranquillizzare.

Malgrado tutte queste defezioni, l’unica mossa effettuata da Quinn è stata aggiungere un ricevitore con problemi di drop come Aron Dobson. Immagino mi sfugga qualcosa.

Comunque, scrutando la mia sfera di cristallo ble e argento, immagino che Reiff, Walker, KVN ed Ebron saranno chi più chi meno della partita2

Altra cosa che non tranquillizza è l’ultima prestazione con relative penalità a grappolo e nessun segno di miglioramenti nelle aree deboli.

In particolare, la vulnerabilità della zona centrale del campo per i TE (ma non solo) è evidente a tutti grazie alle difficoltà in copertura della Strong safety, in particolare con R. Bush in campo.

Anche il pass rush ed il contributo di tutto il fronte difensivo che parte forte ma si calma nel secondo tempo è fonte di preoccupazione, specie con Ansah a bordo campo.

In attacco, fonti di preoccupazione sono l’infortunio di Adbullah e le difficoltà di Tomlinson ma anche la quantità di drop degli ricevitori. Dovrebbe essere un caso, visto che sia Jones che Tate che Bodin sono conosciuti per la loro affidabilità ma se si dovesse ripetere sarebbe il caso di prepararsi ad un autunno freddo per Detroit.

Dove, come, Quando.

Alle 1 PM (19 ora italiana) al Lambeau Field di Green Bay.

SKY sport plus alle 19.30 (non so se differita o entrando direttamente durante la partita)3.

Pronostico

Come detto, sopra non c’è più da parlare di maledizioni o di striscie perdenti ed è una normale partita di Football.

Per entrambe le squadre potrebbe essere uno snodo importante della stagione: i Packers potrebbero ristabilire la loro importanza nella gerarchia della Division e mettersi subito alle spalle la prestazione incolore con Minnesota mentre i Lions potrebbero arrivare ad periodo favorevole con il vento in poppa.

Aggiungiamo che si tratta di un divisional in cui la sorpresa è sempre in agguato e che, negli anni scorsi, i Lions sono sempre riusciti a rendere difficile la vita all’armata dei casari4e ci sono tutte le premesse per un partita emozionante se non bellissima da un punto di vista tecnico.

Ci potrebbe anche stare il colpaccio ma prima di allagarsi i Lions fanno bene a meritarsela un po’ di fiducia.

Per ora, facendo il gentile ma restando sul realistico posso solo dire

Lions 17 – Packers 24

(S.d.E.S)


  1. In realtà, importa eccome ma esula dal discorso attuale.

  2. semplicemente, sono quelli che han visto aumentare la porzione di allenamento in settimana.

  3. lo scorso anno le dirette SKY portarono… no, niente, non ho detto nulla.

  4. in italiano "teste di formaggio" semplicemente non rende secondo me…

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