Houston Texans: il recap della stagione e il preview per i playoff

Playoff Bound!

Ed è tutto ciò che conta. Anche se, mamma mia, che brividi e che fatica.

Gli Houston Texans conquistano anche quest’anno la AFC South e, grazie alla vittoria contro Cincinnati (per 10-12), si garantiscono l’accesso ai playoff con una giornata d’anticipo, senza doversi andare a giocare tutto contro i Titans in week 17.

È stata una partita strana quella contro i Bengals, a tratti incredibilmente soddisfacente, a tratti drammaticamente preoccupante e, all’ultimo secondo, fantasticamente fortunata, per i tifosi di Houston. Se Bullock avesse calciato dentro quel field goal infatti, tutti gli sforzi sarebbero stati inutili e sarebbe andata persa un’occasione d’oro. Evidentemente però quest’anno il dio del football vuole questi Texans ai playoff (sarà per la location del Super Bowl 51?) ed è andata così.
D’altronde poi perdere un’occasione simile a causa di un PAT bloccato sarebbe stato pazzesco no?

Lasciamo dire ai tifosi di Titans e Colts quanto siamo stati fortunati, intanto noi godiamoci questo posto ai playoff guadagnato, la quarta conquista dell’AFC South e vediamo quali sono state le buone notizie (e quelle meno buone) della partita con i Bengals e della stagione, in vista dei playoff.

La migliore notizia di week #16, che fa ben sperare per le wild card, è senza dubbio la difesa. Fortuna o meno, chi ha davvero visto la partita sa che obiettivamente la difesa di Houston è stata semplicemente perfetta. Se vogliamo pure sfortunata, dato che in tutta la partita commette due (ma due davvero) errori che però costano un TD e un quasi-field goal che stavano per gettare tutto all’aria. Ma a parte questi 2 errori, la D# contro Cincinnati resta in campo per tantissimo tempo, e riesce a tenere fissi sullo 0 gli avversari per praticamente un half. Concede in tutto 10 punti e costringe ad una marea di 3&out gli avversari.

A.J. Bouye è semplicemente perfetto, non ne sbaglia veramente mezza. La sua prestazione corona l’ottima stagione, non priva di errori certo, ma sempre di altissimo livello e costantemente in crescita.

Mercilus è tornato, e si vede! 2 sack ed una solida prestazione riportano quella sicurezza che serve nel front 7. Il LB è un elemento chiave per mettere pressione ai QB avversari e durante la stagione ha dimostrato di essere anche un leader nei momenti più difficili.

Infine, la notizia più bella della stagione forse, Jadeveon Clowney. Il ragazzo sembra finalmente aver trovato il suo posto nella difesa di Houston. Del giovane ragazzo spaesato negli schemi di Crennell non c’è più neanche l’ombra. Il #90 che si vede ora è una furia cieca, incubo del QB avversario di turno, che spinge come un dannato e carica la squadra più di chiunque altro. In una stagione senza JJ, servirà tutto il carisma di Clowney, Mercilus e Cushing per mantenere concentrata la difesa in situazioni delicate da playoff.

Questi citati sopra sono i protagonisti, ma in generale è stata una gran stagione per tutta la difesa di Houston (nonostante gli infortuni) che ha tutte le carte in tavola per farsi valere anche durante i playoff.

Ora però è il momento di parlare delle cose un po’ meno confortanti.

L’attacco di Houston è stato altalenante per tutta la stagione, caratterizzato da continui alti e bassi e da prestazioni incostanti da parte di quasi tutti i giocatori. Lamar Miller ha rappresentato il vero giocatore in più in molte occasioni, ma anche a causa di un po’ troppi problemi fisici, non è stato sempre presente quando c’era bisogno di lui.

Will Fuller è stato autore di un’inizio di rookie-season stellare, fermatasi però davvero troppo presto. Il ragazzo infatti ha rappresentato il pericolo n.1 per le difese avversarie per una buona parte di stagione, ma per la seconda parte è sembrato quasi inesistente. Insieme a lui DeAndre Hopkins ha sofferto un po’ i “problemi di QB” e magari anche le strettissime marcature avversarie. Per carità, ha salvato delle partite da solo e raramente non si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa, ma è evidente che questa è stata per lui una stagione decisamente differente da quella passata.

Il problema QB ormai sembra essere una costante a Houston. Dopo una stagione di guerre tra sostenitori e critici di Osweiler, lo strapagato QB è finito in panchina proprio alla penultima partita. Savage potrà dire la sua, per carità, ma quello visto nella partita contro Cincinnati è stato davvero preoccupante. Magari non per colpa sua, chiaro, ma rimane il fatto che proprio a causa di un attacco imbarazzante, Houston ha rischiato di gettare al vento un’occasione d’oro per entrare ai playoff. Qui non si vuole nemmeno stare ad analizzare se sia meglio Osweiler o Savage, resta il fatto che, con i playoff lì davanti, i Texans hanno una situazione turbolenta e con poche sicurezze. E questo sì che è preoccupante.

Per ultimo, il problema principale di tutta una stagione: la offensive line. La partita contro Cincinnati è stata solo l’ultima di una serie di imbarazzanti prestazioni. Non c’è critica a QB o a Miller che tenga se non si analizza la situazione OL di Houston. In ottica playoff questo è forse il vero punto debole di Houston. Troppo spesso abbiamo visto che senza una OL che tenga un minimo, difficilmente si riesce ad avanzare in attacco e, per quanto forte, la difesa è sempre destinata a concedere qualcosa.

In tutto questo mare di preoccupazioni offensive, rimane comunque l’interessante sviluppo dei gioco con i TE, che si sono rivelati fondamentali in tantissime partite. Speriamo però che con Savage non si perda questo feeling.

Questo può essere un (lungo) riassunto della stagione dei Texans. Tante cose positive, altre da aggiustare. Ciò che conta ora è incanalare tutta la concentrazione e pensare ai playoff, dove molto probabilmente si troveranno i Chiefs, di nuovo. Avversari durissimi e contro i quali si è già usciti malamente lo scorso anno. Almeno in questo vediamo di non ripeterci.

I playoff sono stati raggiunti con una partita d’anticipo (in cui guai ad accumulare inutili infortuni) ed è già un gran risultato. Però non dimentichiamoci che il Super Bowl si gioca in casa, io ci farei un pensierino, non dobbiamo nemmeno fare tanta strada.

We Are Texans!

-Divi-