Arizona Wildcats: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 65

Head Coach: Rich Rodriguez (6th year, 36-29)

Record 2016: 3-9

Match da non perdere: vs. Houston (Sep. 9), at Arizona State (Territorial Cup, Nov. 25)

J.J. Taylor

Punto di forza: dopo anni di vittorie RichRod ha subito un brusco stop alla guida dei Wildcats, complici infortuni e problemi di vario genere in alcune posizioni chiave del team, ciò nonostante ha continuato ad avere a sua disposizione uno dei running game più produttivi della nazione, capace di chiudere al diciottesimo posto del ranking; oltre a Nick Wilson, che non è mai più riuscito a disputare una stagione completa dal 2014, può contare sullo sgusciante J.J. Taylor, 261 yards e 2 TD prima di uscire di scena anzitempo pure lui per infortunio, e sul volto nuovo Nathan Tilford, miglior giocatore reclutato da Arizona nell’ultima classe che in primavera ha già dimostrato di saper tenere il passo con i grandi e potrebbe vedere presto il campo in autunno.

Punto debole: la linea difensiva è la dimostrazione di quanto sia stato scadente il recruiting di Arizona fino ad un paio di stagioni fa, tant’è che il DC Marcel Yates è stato costretto a schierare stabilmente sulla linea giocatori undersized nel 2016, lasciando la stessa in balia costante delle OL avversarie; Parker Zellers, 3.0 sacks, e Justin Belknap sono stati confermati nonostante gli evidenti limiti fisici mostrati contro attacchi più forti, ma il coach della DL Vince Amey spera di ottenere un contributo quanto prima da alcuni talenti emergenti, come il junior DE Larry Tharpe e il DT Sione Taufahema, possente JUCO transfer che può dare una grossa mano all’interno.

First look offense: uno dei problemi maggiori nel 2016 è stata la percentuale di passaggi completati dai quarterback dei Wildcats, ed è molto probabile che coach Rodriguez, alla luce di quanto dichiarato durante le conferenze stampa prestagionali, chieda un sensibile miglioramento sotto questo aspetto per rendere l’attacco più bilanciato; per Brandon Dawkins, 1,348 yards, 8 TD pass, 6 INT, e Khalil Tate, 243 yds, 3 touchdown pass, 3 intercetti, entrambi più propensi a correre che a lanciare, sarà quindi un’estate di durissimo lavoro, non solo per giocarsi lo spot titolare ma anche per difendere l’eventuale starting role dall’attacco serrato lanciato da Donovan Tate, ex terza scelta MLB e recluta di North Carolina che ha interrotto la sua carriera nel baseball per provare a rilanciarsi, a ventsei anni suonati, nel football.
I tre saranno in lizza per occupare il ruolo alle spalle del centro Nathan Eldridge, perno di una linea offensiva che recupera tutti i suoi elementi e che può contare su due OT di esperienza come Layth Friekh e Gerhard De Beer; caratteristica che invece manca sulle side offensive, dove l’unico giocatore ad aver ricevuto palloni con una certa costanza è il piccolo Shun Brown, che sarà chiamato a diventare una sorta di playmaker dopo aver ricevuto per 521 yards e 3 TD l’anno passato. Dietro di lui, tante incertezze, anche se il coaching staff spera di tirare fuori qualcosa di buono dai tanti senior rimasti a roster, Cam Denson, 242 yds, 2 touchdowns, Tyrell Johnson e Shawn Poindexter.

First look defense: le secondarie sono il reparto meglio attrezzato del team per distacco, potendo contare su una coppia di cornerback esperta e navigata, composta da Dane Cruikshank, 2 intercetti, 7 broken pass, e Jace Whittaker, 1 INT e 11 pass defended, e su una safety di assoluto valore come Demetrius Flannigan-Flowers, che ha chiuso secondo nel team con 78 placcaggi e 6.0 tackles for loss all’attivo; abile anche in copertura, 2 palloni pizzicati e 6 pass deflettati, sarà affiancato nella deep da Isaiah Hayes, 38 stops, e, quando verranno utilizzati cinque defensive back, da Tristan Cooper, altro sophomore che ha accumulato diversi minuti sul terreno di gioco l’anno passato.
Di difficile comprensione la situazione in cui versa la mediana, in teoria guidata dall’unico senior rimasto a Tucson DeAndre’ Miller, 18 placcaggi, 5.0 tkl for loss, ma completamente rivoluzionata in primavera, quando alcuni veterani, Brandon Rutt e Tre Tyler, sono stati scalzati da un gruppo di giovani che si sono messi in bella mostra durante gli spring camp, capitanati dall’interessantissimo redshirt freshman Jacob Colacion, sugli scudi al pari delle matricole Jose Ramirez e Tony Fields II, altro top recruit della campagna di reclutamento 2016/17.

Nick Wilson

NFL Prospect to watch: frenato ancora una volta da un infortunio il runningback Nick Wilson, 320 yards e 3 TD, non è ancora riuscito a replicare la straordinaria season 2014 e di fatto ha visto il suo valore scendere in continuazione, ridimensionato da acciacchi fisici che non gli hanno più permesso di mostrare tutto il suo talento; veloce e capace di correre sia in agilità che di potenza, ha sempre reso molto bene quando è riuscito a sviluppare le sue portate tra i tackle ma ha saputo ottenere buone produzioni anche all’esterno, soprattutto quando ha atteso con pazienza che i suoi bloccatori gli aprissero gli spazi per colpire le difese avversarie.
Fisicamente ben costruito nonostante la fragilità mostrata negli ultimi anni, sa districarsi piuttosto bene nel traffico effettuando tagli improvvisi che mandano fuori tempo i giocatori che cercano di placcarlo; abile a conquistare yds aggiuntive dopo il primo contatto, deve ancora affinarsi in fase di ricezione, dove non sempre si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa.