NFC North: Uno scontro testa coda…senza storia?

Chicago Bears, Detroit Lions. Due squadre con grandi punti interrogativi ad inizio stagione ma che arrivano a Week 14 con due percorsi praticamente speculari.
Da un lato abbiamo la squadra della città dei motori sulle ali dell’entusiasmo, in cima alla classifica della NFC Nord contro ogni pronostico.
Dall’altra una squadra limata ogni settimana dei suoi elementi titolari che è ormai arrivata ad avere una “injured reserve” che probabilmente potrebbe contendersela con diverse squadre di fondo classifica.

In realtà, i numeri ci dicono che tutta questa differenza fra le due squadre non dovrebbe essere evidente (non a caso, infatti, i Bears hanno registrato una delle loro 3 sole vittorie per ora in stagione proprio contro i Lions, quando al Soldier Field finì 17-14).

I sogni PO per Detroit sembrano tutt’altro che irrealizzabili, anche se non è chiaro quali siano i limiti di Stafford, che nelle ultime settimane ha alzato moltissimo il suo livello e quello della offense, facendo registrare cifre assolutamente inaspettate (soprattutto, alla luce dell’addio al Football giocato di Megatron): ben 3073 yards lanciate, 21 TD e ben 92 punti messi a segno solo nelle ultime 4 partite. Vedremo se continuerà su questi ritmi.

Dall’altra parte della barricata i nostri si dovranno confrontare con una squadra che fa del suo punto di forza il nostro, ahimè, punto debole: i lanci.
A livello di corsa il nostro Howard e il nostro Langford infatti non hanno storia, con le nostre 102 yard per partita contro le sole 81 di Detroit.
Anche Barkley rappresenta davvero un’incognita, considerando che in una sola presenza effettiva (escludendo domenica scorsa contro i 49ers, in cui il tempo ha cancellato quelle poche speranze di veder la palla in aria) Barkley ha sì fatto registrare 2 intercetti, ma anche 3 TD pass (cosa che con Cutler non si vedeva da oltre un anno), senza dimenticare i clamorosi “drop” che i nostri WR han commesso (ultimo ma non ultimo, il drop clamoroso di Bellamy in End Zone che avrebbe portato Chicago alla vittoria).
Detroit non ha una difesa irresistibile, sarà davvero interessante vedere la “fame di attenzioni” di rookie in attacco e difesa: il rientrato Floyd, che è a quota 7 sack (3 più di Watt e di Mack nella loro stagione da rookie); Un Howard e un Whitehair che ormai non hanno più niente da dimostrare; L’ILB Kwiatkoski ha mostrato grande voglia e grandi potenzialità contro San Francisco, e dovrà confermarle entrambe se Chicago vorrà vincerla, considerando le assenze di Trevathan e Freeman.
Per l’attacco, inoltre, ci sarà sicuramente spazio per altri 2 rookie, Braunecker e Braverman, che fino a domenica hanno avuto presenze abbastanza discontinue, ma che probabilmente vedranno il gridiron con più regolarità considerando la poca affidabilità delle mani di Bellamy e Thompson, l’assenza sicura di Royal e quella in forse di Wilson.
Sarà inoltre un altro banco di prova per la secondaria, per cercare cercare riscatto e, magari, per annullare le voci che darebbero Vic Fangio in partenza a fine anno (notizia che spero personalmente si riveli una bufala clamorosa).

Insomma, se l’entusiasmo ed il buon momento di Detroit riuscirà a battere la fame dei rookie di Chicago non è cosa certa.
Certo, se dovessi scommettere in maniera razionale punterei sui leoni, ma domenica a Detroit si annuncia tempesta, e il gioco di corsa potrebbe davvero fare la differenza.

In ogni caso, FORZA BEARS!

firma-luca

Chicago Bears