New Orleans Saints @ Minnesota Vikings: i voti della partita (week 1, 2017)

Nuovo anno, stessa storia. I Saints continuano la mesta tradizione che prevede un bello 0 sotto la colonna delle vittorie per iniziare la stagione e, come se non bastasse, quest’anno la sconfitta è arrivata anche in prima serata, nel Monday Night Football.

Punteggio finale di 29-19 per i padroni di casa che dopo un primo quarto di studio hanno dominato i Saints per il resto della partita. Prima di passare ai voti vi segnalo uno degli highlight della serata (di cui abbiamo una diapositiva sopra): Adrian Peterson che pacatamente fa notare a Sean Payton, molto interessato all’opinione del veterano ex Minnesota, che gradirebbe qualche tocco in più. Tutto molto bello.

OFFENSE: 5

Non do troppe colpe al gruppo d’attacco in questa partita perché, nonostante i pochi punti sul tabellone, credo che gli errori siano a monte (e ne parleremo dopo). L’esordio di Alvin Kamara, il nuovo giocattolo di Sean Payton, non è dei più eccitanti ma alla fine è il running back che prende più snap di tutti e occhio perché forse Sean non si stuferà tanto facilmente di lui: chiude con 18 yard di corsa su 7 tentativi e 20 yard di ricezione su 4 passaggi. La convinvenza tra Mark Ingram e Adrian Peterson inizia male e, temo, finirà malissimo.

Coby Fleener è vivo e a quanto pare ha delle mani. Strano, l’anno scorso giocava senza. Si sente l’assenza di un route-runner come Willie Snead contro una difesa così pressante e Michael Thomas non può fare tutto da solo. Ted Ginn si sta inserendo bene in attacco, e non solo come deep threat.

Drew Brees chiude con un mesto 27/37 per 291 yard (molte delle quali arrivate in garbage time, insieme al touchdown per Fleener). Decisamente non la sua giornata: quando Zach Strief si arrende ad un infortunio che lo terrà fuori qualche settimana si ritrova a fuggire dalla pressione costante portata dal possente front-seven di Minnesota che non lo lascia respirare.

Linea d’attacco in seria difficoltà senza Terron Armstead e Zach Strief, le prossime settimane saranno davvero difficili per l’attacco in generale. Esordio da rookie per il rookie Ryan Ramczyek che alterna qualche errore a qualche buona giocata contro il veterano Everson Griffin.

DEFENSE: 4

Ok, ci sono ben otto nuovi titolari rispetto alla scorsa stagione. Ok, tre di questi sono dei rookie. Ok, mancano Delvin Breaux e Nick Fairley. Possibile che comunque non si riesca a schierare una difesa degna di essere chiamata tale? Gli “eroi” di giornata sono Devante Harris (quello con la maglia numero 21, si vede che c’è ancora un po’ di disagio lasciato da Patrick Robinson dentro quella maglia) e P.J. Williams che lasciano praterie libere a Stefon Diggs e Adam Thielen.

Male, anzi malissimo la pass rush. Come sempre l’unico che porta a casa qualcosa è Cam Jordan. Se proprio vogliamo vedere il lato positivo, l’esordio di Lattimore è stato buono (anche se, come detto, Sam Bradford guardava più da altre parti dove sapeva di poter vincere più facilmente).

Solita dea bendata che non guarda mai verso di noi quando si parla di turnover: un fumble forzato che viene recuperato dai Vikings e un intercetto mancato da Cam Jordan perché A.J. Klein si scontra con il veterano edge rusher proprio nel momento in cui stava per agguantare il pallone. Roba da comiche.

SPECIAL TEAMS: 6

Unica nota positiva della serata. Il punter Thomas Morstead si conferma uno dei migliori nel suo ruolo, aiutando molto spesso la difesa dei Saints in termini di field position. Buona anche la copertura dei calci (sia kickoff che punt), si fa notare ancora una volta Chris Banjo, ottimo chitarrista e placcatore. Wil Lutz perfetto in tutti e cinque i suoi calci (4 field goal e 1 extra point).

COACHING STAFF: 4

Il playcalling offensivo è stato rovinato dalla scelta delle formazioni usate per giocare le azioni. Poche volte ho visto Payton e Carmichael usare così male il personale a loro disposizione, esponendo un attacco in difficoltà dopo l’infortunio di Zach Strief a una difesa (già forte di base) che ha letto perfettamente tutte le situazioni di gioco. Quel 0/4 nella red zone (prima del touchdown in garbage time) deve far riflettere.

Dennis Allen ha parecchio lavoro da fare coi suoi nuovi difensori quindi un po’ di tempo glielo possiamo concedere. Ostinarsi a chiamare coperture a uomo sui terzi down quando i Vikings continuano a convertire non mi è sembrata un’idea geniale ma tant’è.