New Orleans Saints 2016 Season Recap

I New Orleans Saints concludono la stagione 2016 con lo stesso record delle due precedenti stagioni, 7-9. Ancora una volta le speranze playoff sono sfumate troppo presto e la frustrazione tra i tifosi continua a crescere. Tuttavia questo 7-9 è molto diverso dai precedenti e l’offseason che ci aspetta sarà con tutta probabilità un passaggio cruciale, da “make-or-break” per i Saints di Sean Payton. Vediamo più nel dettaglio perché la Who Dat Nation può ben sperare per il futuro, analizzando anche i punti deboli di questa squadra.

OFFENSE

Bomba. Ormai la coppia Brees-Payton ci ha abituati ad un attacco talmente efficace che quasi non ci si stupisce a leggere le statistiche di fine stagione ma è giusto soffermarsi qualche istante a leggere e apprezzare questi numeri pazzeschi. Drew Brees, a 37 anni, ha superato le 5000 yard di passaggio (per la quinta volta nella sua carriera), completando il 70% dei passaggi lanciati e chiudendo la stagione con 37 touchdown e 15 intercetti. Di quelle 5208 yard di passaggio, 1173 sono targate Brandin Cooks e 1137 portano la firma del rookie Michael Thomas. Da non dimenticare tra i wide receiver le 895 yard di Willie Snead, giocatore che completa l’ottimo trio di ricevitori schierato dai Saints che hanno totalizzato in stagione 21 touchdown (rispettivamente 8, 9 e 4).

“Eh ma è facile fare tutte quelle yard se Sean Payton chiama solo passaggi”, dirà qualcuno. Siete sicuri che sia effettivamente così? Uno dei grandi miglioramenti di questa stagione, a mio parere, è stato proprio l’avvicinarsi ad un bilanciamento tra corse e passaggi e a testimonianza di questo abbiamo dei numeri molto chiari. Mark Ingram ha superato per la prima volta in carriera la barriera delle 1000 yard di corsa (1043), pur “perdendo” un buon numero di snap a favore di Tim Hightower, il quale si è portato a casa ben 548 yard di corsa.

Poche le critiche da muovere a questa unità anche se non è ancora perfetta. Manca un vero tight end che faccia la differenza e l’oneroso acquisto di Coby Fleener nell’estate scorsa non ha portato i risultati sperati. Ancora instabile è la linea offensiva, tenuta a galla da uno splendido Andrus Peat (probabilmente il giocatore che è migliorato di più quest’anno) e da due rispolverati Jahri Evans e Zach Strief, che hanno giocato ad un livello molto più alto delle aspettative. Va continuato il lavoro di ringiovanimento della linea però, cercando almeno una guardia “high-profile” da affiancare al buon Max Unger per solidificare la protezione centrale.

DEFENSE

Rivoluzione. Finalmente, dopo anni di piazzamenti nei bassifondi delle classifiche abbiamo visto dei miglioramenti del reparto difensivo black and gold. La strada è ancora lunga e la miriade di infortuni non ha certo aiutato il giovane gruppo di Dennis Allen ma i segnali sono decisamente positivi. Nella scorsa offseason sono arrivati due importantissimi rinforzi per la DL, Nick Fairley dai free agent e Sheldon Rankins dal draft, ed entrambi si sono distinti con ottime giocate (ricordiamo che il rookie ha saltato ben 7 partite a causa di un infortunio subito durante il training camp). Insieme a Cam Jordan e Tyeler Davison/Darryl Tapp la linea di difesa sembra aver trovato una bella coesione ed è soprattutto grazie a loro se la difesa contro le corse di New Orleans è migliorata molto nella passata stagione (secondo Football Outsiders sarebbe la 19esima migliore della lega).

Il grosso problema è stato riscontrato nella secondaria, reparto letteralmente devastato dagli infortuni. Anche senza contare l’addio di Keenan Lewis (rilasciato in offseason per problemi di tenuta fisica), i Saints hanno perso il loro miglior cornerback, Delvin Breaux, in week 1, P.J. Williams in week 3, Damian Swann e Kyle Wilson non hanno nemmeno mai visto il campo, come anche Jimmy Pruitt e Jamarca Sanford. Una strage. Incredibilmente, l’eterno infortunato Jairus Byrd non solo non ha saltato nessuna partita ma ha giocato più snap di tutti i DB dei Saints.

Moore, Crawley, Harris e Webb sono giocatori interessanti e sono riusciti a piazzare qualche bella giocata ma sfigurano nettamente di fronte a giocatori del calibro di Julio Jones, Mike Evans o Greg Olsen. Tutto sommato possiamo affermare che Allen ha fatto un bel lavoro con i DB, specialmente con le safety: Kenny Vaccaro e Jairus Byrd hanno migliorato il loro livello di gioco e hanno ridotto il numero di placcaggi mancati (un grosso problema delle stagioni passate). Anche il rookie Von Bell, pur avendo ancora evidenti difficoltà ad adattarsi al passing game dei professionisti, si è dimostrato una forza contro le corse avversarie.

Il reparto linebacker è probabilmente quello con più domande, salvato nella scorsa stagione dal giocatore che non ti aspetti: Craig Robertson (115 placcaggi, 1 sack). Oltre a Robertson, le certezze sono ben poche considerando che gli acquisti di Paul Kruger e James Laurinaitis sono serviti a ben poco. Riuscirà Stephone Anthony a riconquistare il ruolo di MLB con Dennis Allen? Hao’uli Kikaha tornerà al 100%? Kasim Edebali è pronto al salto di qualità? Danelle Ellerbe farà mai una stagione sano almeno al 90%? Michael Mauti e Nate Stupar sono davvero degli starter?

SPECIAL TEAMS

Disastro. Spesso è difficile attribuire ad una sola azione la causa dell’esito di una partita ma in questo caso possiamo affermare con certezza che banali errori in questo reparto (che non andremo a ricordare nel dettaglio perché va bene tutto ma il mio fegato ha già sofferto abbastanza) sono costati ai Saints almeno un paio di vittorie. Finalmente, dopo anni di contributo pari a zero Sean Payton ha deciso di darci un taglio e licenziare Greg McMahon, l’ormai ex-special team coordinator e cercare nuova linfa per questo reparto. Da salvare ancora una volta Thomas Morstead, unica certezza vera ogni domenica in questa fase e il rookie con un cannone al posto della gamba Wil Lutz che, dopo una valanga di critiche per il suo inizio di stagione traballante ha saputo riprendersi grazie anche all’aiuto del coach veterano Kevin O’Dea, assunto dai Saints a fine Novembre proprio per sistemare gli special teams. Da quando O’Dea è nello staff dei Saints, Lutz non ha sbagliato nessun field goal e nessun extra point.