Houston Texans 2017 Preview: Chi difende cosa

Finalmente si fa sul serio! Domenica alle ore 19:00 anche la battaglia nella AFC South avrà inizio, partendo subito con un bel match di division tra Texans e Jaguars.
Per entrambe le squadre ancora tanti dubbi, non poche perplessità, ma comunque la voglia di iniziare questa nuova stagione di football giocato!

Siamo in week 1, quindi per una volta dimentichiamoci dei numeri, delle statistiche e dei risultati passati degli avversari. Concentriamoci invece più su di noi: come ci presentiamo, cosa abbiamo da mostrare e cosa invece da temere.

Tra addi, nuovi arrivi e ritorni dagli infortuni i Texans si presentano un po’ con le solite certezze e i soliti problemi, ma partiamo dai lati positivi:

La Defense molto probabilmente rimarrà anche quest’anno il vero punto forte della squadra di Houston. Nonostante l’addio di A.J. Bouye (difficile da trattenere in squadra visti i $ che il CB chiedeva e che gli sono stati dati proprio da Jacksonville) e la partenza di Demps, il reparto difensivo si ripresenta ancora solido e rafforzato, ovviamente, dal ritorno di Capitan Watt.

È possibile infatti che le secondarie abbiano bisogno di qualche tempo per ritrovare la quadra, ma è anche vero che se si parla di front 7 Houston ha uno dei potenziali più interessanti di tutta l’NFL e può vantare nomi come quello di Watt, Clowney, McKinney, Mercilus, insieme ai rookie Cunningham e Watkins. 

In breve, la qualità c’è eccome, anche nelle secondarie se si considerano Kevin Johnson (al suo terzo anno e pronto a consolidare la sua posizione in NFL), Johnathan Joseph, e l’interessante rookie Decoud; l’importante è che questi talenti siano coordinati bene dall’ottimo Crennel, supportato da quest’anno da Mike Vrabel, per ritrovare la condizione e le prestazioni che hanno caratterizzato la difesa texana nella scorsa stagione e che hanno permesso di arrivare ai playoff nonostante un attacco a dir poco “instabile”.

Qui però arriviamo ai tasti dolenti, perchè proprio in attacco anche quest’anno ai nastri di partenza non sembra ci siano troppe certezze. Certo, la dirigenza si è mossa per cercare di sistemare le cose (o per lo meno di limitare i danni) salutando Brock Osweiler e mettendo la parola “fine” su un’investimento quasi disastroso. È stato draftato anche Watson come QB, prospetto interessante che tuttavia sembra non essere ancora pronto per un inizio da starter, ed è stato scelto un runningback come Don’ta Foreman per facilitare il lavoro a Lamar Miller.
Purtroppo però si è fatto molto poco per sistemare forse il maggior problema offensivo di Houston: la offensive line. L’acquisizione di Giacomini non basta, specie senza conoscere come andrà a finire il tira-e-molla tra Duane Brown e società, questione che rischia di aggravare ancor di più una situazione OL che non sembra essere particolarmente migliorata dalla scorsa stagione.

Intanto lo starter sarà Savage, una scelta che viene anche dalla maggior conoscenza che il giocatore ha degli schemi di gioco di O’Brien. Tuttavia conoscendo la poca pazienza del coach di Houston e l’investimento fatto al draft, non stupiamoci se fra qualche partita troveremo il giovane Watson come starter.
Nel complesso comunque, chiunque sarà il QB titolare a Houston potrà contare su un ottimo supporto di corse con Miller, Foreman e Blue, ma anche su un interessante parco ricevitori: con Hopkins a lottare contro i principali CB avversari, mentre Fuller, Miller, il nuovo arrivato Ellington e i TE dovranno impegnarsi a dare al proprio QB più alternative di lancio possibili.

Ancora una volta, almeno sulla carta, a Houston c’è una difesa pronta ad affrontare qualsiasi attacco e una offense che deve ancora crescere, ma che non è certo priva di talento.
Il punto però rimane lo stesso: Watt, Clowney e soci difendono il punteggio, ma chi difende il QB? 

-Divi-