I Kansas City Chiefs alla volta del Draft 2017

Mentre a Kansas City ci si prepara ad accogliere i nuovi prospetti che verranno selezionati a breve nel draft 2017, è inevitabile pensare a quello che la scorsa stagione ha lasciato.

I Chiefs venivano da una grande stagione con una striscia di dieci vittorie consecutive che avevano consegnato la squadra alle wild card. I playoff poi avevano registrato un dominio totale in quel di Houston ed una sconfitta con i forti Patriots che aveva lasciato l’amaro in bocca perchè maturata con la pass rush letteralmente azzoppata.

Molti analisti però sottovalutavano KC e si limitavano ad indicarla come possibile terzo incomodo tra i broncos campioni in carica ed i raiders rinforzati da una buona free agency.

La partenza della stagione in effetti non è stata una delle migliori; dopo un record di 2-2 è apparso subito chiaro a tutti che l’attacco aveva dei problemi notevoli. Orfana di Jamaal Charles, la offense red and gold ha spesso stentato, vivendo di improvvise, brevi ed inconstanti fiammate che però hanno regalato ai tifosi cinque vittorie consecutive portando la squadra sul 7-2.

A quel punto della stagione, complice la forza di una division davvero competitiva, si è capito che sarebbe stata una guerra di nervi ed infortuni a decretare il vincente.

Denver e soprattutto Oakland hanno provato fino alla fine a rendere complicato il cammino di KC perdendo però entrambe gli scontri diretti e consegnando al team guidato da Alex Smith la corona di campioni della division.

In una drammaticamente noiosa partita di divisional playoffs però i Chiefs hanno ceduto in casa contro gli Steelers perdendo 18 a 16 ed evidenziando, una volta in più, come l’attacco non sia mai stato ai livelli di un’ottima difesa capace di limitare Big Ben, La Veon Bell, e Antonio Brown a 18 punti, non concedendogli neppure un TD.

La stagione ha messo in rilievo in negativo le assenze di Charles e di Houston, quest’ultimo rimpiazzato da Dee Ford che dopo 10 sacks nelle prime 9 gare si è lentamente spento. La pass rush così ne ha risentito anche a causa di un lento ma inesorabile declino dovuto all’età dell’idolo dell’Arrowhead Tamba Hali.

Sempre in difesa Eric Berry si è confermato una delle migliori safety della lega e Marcus Peters ha dimostrato di essere un solido CB, terrore dei Qb avversari.

In attacco l’assenza di Charles è stata mitigata da quello che è stato la vera sorpresa dell’anno dei Chiefs e forse anche dell’intera NFL; Tyreek Hill, scelto al quinto giro dello scorso draft, chiude con 12 TD di cui tre nello special team.

Una vera mina vagante, rapidissimo, utilizzato da Reid in numerosi modi e che ha regalato emozioni su ricezioni, corse e ritorni. Un giocatore letale che ha rivitalizzato spesso un attacco davvero spento che non ha visto Qb e ricevitori brillare e che si è affidato appunto alle giocate indiduali di Hill o del TE Kelce.

Terminata la stagione KC ha dovuto fare subito i conti con un problema enorme ossia il contratto di Eric Berry. La fortissima safety che ha battuto anche il linfoma di Hodgkin, ha dichiarato subito che non avrebbe giocato in caso di ulteriore franchise tag.

Perdere un giocatore così, convocato per cinque volte al Pro Bowl, sarebbe stata probabilmente la peggior sconfitta dei Chiefs, anche pensando che sarebbe potuto finire ad una rivale di divisione.

KC alla fine ha stipulato un accordo con la SS di 78 milioni di dollari vincolandolo fino al 2023 ed assicurandosi non solo un grandissimo giocatore ma anche un grande campione, leader ormai indiscusso della squadra.

Lo sforzo economico della dirigenza però ha pesato naturalmente tantissimo sulla free agency red and gold determinando scelte dolorose come la risoluzione del contratto con Jamaal Charles. Purtroppo il fortissimo RB a 30 anni e dopo numerosi infortuni ha passato gli ultimi due anni più fuori dal campo che dentro, determinando la necessità di trovare sostituti e recuperare salary cap.

Altra estensione importante è stata quella dell Guardia Laurent Duvernay – Tardif, reduce da un’ottima stagione e punto fermo della OL

Tra i nuovi arrivi l’ingaggio del free agent RB C.J. Spiller aggiunge esperienza e qualità all’attacco e il DT Bennie Logan tampona la partenza di un altro beniamino di casa che purtroppo i Chiefs non sono riusciti a trattenere ossia Dontari Poe.

Con questi movimenti si arriva dunque al draft dove alcune necessità sembrano piuttosto evidenti; sicuramente la rottura del tendine d’achille di Derrick Johnson e la non più giovane età (35) rende più che necessario trovare un ILB che lo sostituisca. Considerata la forza ed il carisma di Johnson l’impresa sarà piuttosto complessa perchè trovare un buon prospetto forte contro le corse e contro i passaggi, leader in campo e fuori, sarà piuttosto complesso.

Altro ruolo con un grande punto interrogativo e quello di OLB; Houston chiaramente è intoccabile ma dall’altro lato Hali ormai può essere utilizzato solo per qualche snaps e Dee Ford ha dimostrato molta incostanza.

Capitolo CB: Peters c’è e ce lo invidiano tutti ma dall’altro lato? Gaines, Nelson non hanno brillato ed hanno sofferto tutta la stagione (meglio Nelson). A fine stagione Terrance Mitchell ha dimostrato di meritare una maggiore considerazione ma è indubbio che un buon CB ci farebbe davvero comodo.

Infine c’è il dilemma che attanaglia dirigenza e tifosi ormai da mesi ossia la posizione di QB.

Alex Smith in questi anni ha dimostrato quello che si è sempre saputo durante tutta la sua carriera: non è un campione ma un buon QB, che difficilmente sbaglia ma che spesso si perde in giochi leziosi e facili da prevedere dalle difese avversarie.

Il problema però è di trovare qualcuno migliore e conoscendo Reid potrebbe sfruttare una pick del draft per selezionare un giovane da far crescere quest’anno e lanciare per il futuro.

Resta sempre chiaro che il draft è comunque una grande incognita anche quando lo prepari alla perfezione e che il concetto di scegliere il meglio disponibile anche in una posizione in cui non hai una necessità assoluta è sempre valido.

Puoi fare tutte le strategie che vuoi ma difficilmente puoi prevedere quelle degli altri…non è una lezione di vita anche questa?

 

[Antonio Carugo – Kansas City Chiefs – Italia]