I Jaguars hanno licenziato Gus Bradley

Quattro stagioni, dispiace dirlo, sono sufficienti per capire l’inadeguatezza di un coach all’interno di un progetto, specialmente se il quarto anno, sulla dirittura d’arrivo, il ruolino di marcia è 2-12. Baffo (che sarebbe il proprietario Shad Khan) ha messo la parola fine ad un’era che a Jax ha portato 14 vittorie a fronte di 48 sconfitte. 14 vittorie sono quelle che di solito New England mette assieme in una stagione, 48 sono le sconfitte che New England ha subito dal 2003 ad oggi.

L’annuncio del licenziamento è arrivata dopo un paio d’ore dalla sconfitta patita contro Houston 21-20, dopo che i texani avevano annullato un passivo di 20-11 nel quarto periodo, in una gara dove Jax aveva mandato a fanculo due ipotetici winning drive negli ultimi minuti. Khan ha rilasciato la solita dichiarazione di circostanza:

“Ho ringraziato Gus Bradley oggi per il suo impegno a favore dei Jacksonville Jaguars nel corso delle ultime quattro stagioni. Come chiunque vicino alla nostra squadra sa, Gus ha dato al suo staff ed ai giocatori letteralmente tutto quello che aveva. I nostri giocatori sono scesi in campo per Gus e so che hanno un grande rispetto per lui, così come me.

Gus anche rappresentato per i Jaguars, la comunità di Jacksonville e la NFL non meno che una scelta di prima qualità come nostro allenatore. Questo conta molto. È purtroppo evidente che dobbiamo fare un cambiamento. Ho pensato che sarebbe stato meglio farlo subito dopo il risultato di oggi in modo che Gus possa allontanarsi, rilassarsi e riorganizzarsi con la sua famiglia durante il natale e le feste”

Bradley termina con il poco invidiabile record sopra detto, ponendosi appena sopra Bert Bell, fondatore e proprietario dei Philadelphia Eagles, che mise assiem un record di 10-44-2 in cinque stagioni (1936-40), e che risulta il peggiore coach nella storia della NFL con almeno 50 gare sul groppone.

A favore di Bradley va detto che molte di queste sconfitte, nella prima parte del suo quadrienno, erano inevitabili per una franchigia in piena ricostruzione e che solo due anni fa andava in campo con vagonate di rookie il cui entusiasmo non poteva bastare. Ma l’improvement della squadra a 5-11 nel 2015 faceva ben sperare dato l’abbinamento di un buon draft (più che buono direi) ed una free agency costosa ma funzionale.

Bradley ha pagato una difesa che pur mostrandosi molto più funzionale non ha saputo mettere assieme un numero consistente di big play, ma soprattutto il crollo di Blake Bortles, afflitto da cambi di coach e da mancato miglioramento sulla meccanica e soprattutto sulla “sensatezza” al momento del lancio. Ma questo non può essere preso ad unico motivo di un naufragio di un reparto che vede correre ancora peggio dell’anno passato pur avendo più armi a disposizione, ad esempio.

Bortles sarà uno dei nodi che il futuro coach di Jax dovrà sciogliere, in attesa che dalla Florida arrivino altre risposte in merito ad esempio a Dave Caldwell, GM della squadra e “colpevole” di aver puntato su Bortles ma anche meritevole di aver costruito una squadra passata in difesa dalla 24ma posizione del 2015 alla 7ma per yard concesse, ed in attacco dal 31mo posto del 2014 al 18mo del 2015. Della serie: presa a pezzi, la Jax di Bradley e Caldwell quasi andrebbe ai playoff.

E’ quel quasi che li ha fregati.