Houston Texans Week #3 – Thursday Night Football Preview: @New England Patriots

Dopo il 2-0 guadagnato in week 2, alla faccia di tutti, i Texans si trovano attualmente tra le migliori squadre della AFC e dell’NFL in generale. Ma ora si fa sul serio: dopo soli 4 giorni dalla vittoria in casa contro i Chiefs, i texani devono volare nel New England per il Thursday Night Football e affrontare una delle squadre più solide e vincenti degli ultimi anni, i New England Patriots. Un brevissimo preview riguardo a cosa aspettarsi questa sera, su cosa puntare e cosa temere.

Inutile dirlo, i Patriots sono sempre Patriots e in ogni loro forma fanno sempre paura. Sarà perchè, indipendentemente da chi c’è in campo, in panchina c’è quella vecchia volpe di Bill Belichick. Il coach con il cappuccio infatti ha dimostrato in questi anni di avere sempre un asso nella manica da giocare e questo sarà sicuramente una cosa su cui (speriamo) Bill O’Brien e il resto del coaching staff avranno lavorato molto. D’altronde il coach di Houston ha lavorato in passato con Belichick, proprio nei Patriots; vediamo se riuscirà a tenere testa nella sfida a scacchi contro uno dei migliori.

In campo, nonostante le assenze sicure di Brian Cushing, Duane Brown Braxton Miller, in fatto di infortuni potremmo quasi dire che i Texans si trovano avvantaggiati. I Patriots infatti, senza lo squalificato Tom Brady, hanno giocato e vinto le prime due partite con il giovane QB Jimmy Garoppolo. Tuttavia il ragazzo si è infortunato nel match con i Miami Dolphins e la sua presenza è in serio dubbio per la partita di questa notte. L’alternativa è il rookie Jacoby Brisset che, per quanto talento possa avere, non è Tom Brady ed è inutile negare che per i Texans giocare contro il 4 volte Super Bowl Champion o contro il terzo quarterback fa una bella differenza. Intanto in settimana si è allenato da QB addirittura Julian Edelman (che ha un passato da QB), nell’eventualità si dovesse fare male pure Brisset. Giusto per capire l’attuale situazione QB nei Patriots.

Parlando ancora di infortuni e di starter, un altra presenza o assenza che farà differenza sarà quella del TE Rob Gronkowski. Se da una parte, infatti, il TE sembra non aver recuperato a pieno e potrebbe saltare anche questa gara per non rischiare, dall’altra è possibile che i Patriots vogliano fare affidamento su di lui anche per dare una grossa mano al rookie QB, se dovesse giocare. Vero che i Texans non devono guardare agli avversari e giocare la propria partita, ma sarebbe folle dire che la presenza o meno di Gronk non sia cruciale.

I Texans invece, seppur non poco martoriati anche loro, giocheranno senza i 3 già citati e quindi la squadra si presenterà come nella partita precedente, dopo l’uscita di Braxton Miller.

Come affrontare questi Patriots?

I Texans devono senza meno sfruttare l’occasione di incontrare un attacco un po’ meno spaventoso del solito, giocando una partita difensiva quasi perfetta. In questo modo, concedendo pochi punti in difesa, i texani potranno concedersi qualche errore in più in attacco, senza pagarne care le conseguenze. I pericoli maggiori forse potrebbero essere il TE Bennett, che non è Gronk ma che sa come fare male alle difese, e il WR Edelman che con l’esperienza e la velocità potrebbe seminare il panico in mezzo al campo.

Dall’altra parte proprio l’attacco dovrà fronteggiare una difesa estremamente fisica e “dura”, quindi un obiettivo sarà già quello di tornarsene a casa tutti sani e con le ossa a posto. Poi si dovrà fare attenzione a non concedere fumble che si rischiano quando si gioca contro questo tipo di difese. Per il resto, come sempre, servirà il contributo di tutti: sarà fondamentale giocare un attacco vario e in grado di rendersi minaccioso sia con le corse di Miller sia con i lanci di Osweiler che dovrà da subito mostrare alla difesa avversaria di poter punire lanciando a Hopkins, ma anche a Fuller.

Con tutte queste premesse, veniamo al sodo: i Texans possono farcela?

Possono. I Patriots sono i Patriots e con ogni starter e in ogni situazione ti possono punire e portarsi a casa una WIN, tuttavia non dimentichiamoci che i Texans quest’anno arrivano a week 3 con un 2-0 che vale tanto quanto quello della squadra del New England. Houston è una squadra con un attacco decisamente diverso da quello dell’anno scorso, che magari ha bisogno di un po’ di rodaggio per essere davvero minaccioso, ma che è ricchissimo di potenzialità e di talento. La difesa, se gioca come sa fare, ha davvero poco da invidiare alle altre dell’NFL e le secondarie viste contro Kansas City potrebbero severamente punire ogni errore da rookie del terzo QB dei Patriots.

Insomma, chiaramente i Texans ci devono provare, anche se contro i Patriots, anche se è la prima trasferta dell’anno. Non è uno scontro divisionale e diciamo che, se dovessimo scegliere, sceglieremmo sempre una win contro una rivale della AFC South per assicurarsi uno spot nei playoff. Ma è anche vero che sulla carta questa è una partita che i Texans in partenza non erano tenuti a vincere, quindi una vittoria contro una squadra come questa potrebbe solo che aumentare le speranze a Houston riguardo a dove si può arrivare, oltre che spianare decisamente la strada nell’ardua corsa della AFC.

We Are Texans!

-Divi-