Houston Texans Week #1 Recap: vs. Chicago Bears

“Strong Start in Houston!”

Titola così oggi il sito degli Houston Texans e di certo non possiamo dargli torno, perché i texani hanno giocato un esordio di stagione di certo non perfetto, sicuramente con qualcosa da sistemare, ma assolutamente solido nel complesso.

I Texans infatti rimandano a casa i Chicaco Bears, dopo una vittoria 14-23 che vale doppio se consideriamo gli insuccessi delle altre tre squadre della AFC South, tutte impegnate contro avversarie della NFC North.

Certo, ricordiamoci che una rondine non fa primavera e che un TD di Brock Osweiler non lo fa MVP (e anche per questo l’analisi di questo articolo sarà molto più soft, per evitare giudizi affrettati dopo solo una partita), ma resta il fatto che, nel complesso i texani hanno vinto e convinto, a differenza dell’esordio dello scorso anno.

 

-OFFENSE-

Passing game

Partiamo da lui, quello che forse più di tutti aveva gli occhi puntati su di sé ieri sera. Brock Osweiler, chiamato ha dimostrare tanto, ieri ha iniziato così così, lanciando anche un intercetto (anche se c’è da dire che la colpa non è stata solo sua). Tuttavia, la partita di Osweiler è andata nettamente in crescendo concludendosi con quella che si può definire una convincente prestazione e soprattutto portando alla vittoria la propria squadra. Brock chiude con 22/35, 231 yards, 2 TD, 1 int, mostrando di saper ragionare, prendere decisioni con lucidità, e di cavarsela nel muoversi all’interno della tasca. Ha inoltre fatto vedere un’altra qualità non da poco: la capacità di non tenere gli occhi incollati al proprio top receiver, cercando invece la soluzione migliore in ogni situazione.

Proprio sotto questo punto di vista, probabilmente tutti i tifosi Texans si sono entusiasmati ieri sera, vedendo l’ottima connessione Osweiler-Fuller che ha portato ben 107 yards (la più alta del match) e 1 TD. Il rookie Will Fulller, infatti, è una delle belle notizie della serata; il ragazzo, che ha iniziato con qualche drop e qualche traccia sbagliata, ha decisamente ribaltato la sua prestazione, mostrando di essere una minaccia concreta per le difese avversarie. Tutto ciò è un’ottima cosa per i Texans che possono trovare in Fuller quella seconda opzione a Hopkins che tanto è mancata l’anno scorso. In partite come quella di ieri, in cui Hopkins è rimasto un po’ sottotraccia a causa delle strettissime e rigide marcature (nonostante si sia fatto trovare più che pronto quando chiamato in causa), Fuller potrebbe rivelarsi l’arma vincente per Houston che può costringere così le difese avversarie a togliere qualche marcatura su Hopkins o soffrire le ricezioni del rookie.

Per chiudere il discorso “passing game”, Braxton Miller è un terzo elemento che potrebbe aiutare tantissimo l’attacco texano, ma che attualmente ha bisogno ancora di un po’ di rodaggio; il rookie infatti si è spesso fatto trovare fuori route o in ritardo sui lanci del qb dei Texans, chiudendo con una sola ricezione da 6 yards. Diamo tempo al ragazzo di inserirsi meglio negli schemi di O’Brien, perché le potenzialità ci sono.

Per finire, Stephen Anderson: il rookie TE from California Berkeley ha mostrato buone cose ieri sera chiudendo con 3 ricezioni per 25 yards e dando conferma a quei tifosi fiduciosi rispetto alle potenzialità del ragazzo. Vedremo cosa farà nelle prossime partite, ma di certo è un rookie con le capacità di diventare presto lo starter di Houston (non che la concorrenza sia così tremenda).

Running game

Lamar Miller, nell’esordio di ieri sera, aveva il duro compito di non far rimpiangere all’NRG Stadium l’addio del caro Arian Foster, ma possiamo dire che l’ex Miami Dolphins ha svolto il suo lavoro egregiamente riuscendo nell’intento. Come avevamo detto, da Miller ci si aspettava tanto e tanto è arrivato: il Rb ha prodotto ben 106 yards in 28 portate, giocando in pratica tutto da solo il match contro i Bears, dato che le portate degli altri compagni di reparto sono state solo 3 complessive.

Peccato per quel fumble (poi recuperato) che sporca leggermente la sua prestazione, ma Miller è e deve essere l’uomo in più dei Texans quest’anno e, almeno per week 1, non ha deluso nessuno.

Offensive Line

Linea offensiva rimandata a week 2. Non perché ha finito week 1 con troppi debiti per essere promossa, ma semplicemente perché è difficile e avventato dare giudizi secchi sulla OL texana dopo solo una partita. Quello che possiamo dire è che Osweiler spesso si è ritrovato a dover decidere in fretta a causa del poco tempo a disposizione e ha subito 2 sack durante la partita, tuttavia in molti snap la tasca si è chiusa benissimo intorno al proprio qb, concedendo pochi spazi e tanto tempo di manovra.

Anche sul fronte corse, ci sono stati alti e bassi, ma nel complesso ci si può ritenere abbastanza soddisfatti della prestazione di ieri sera. Aspettiamo week 2 e stiamo a vedere.

 

-DEFENSE-

Cosa si può dire complessivamente della difesa texana di ieri sera?

Probabilmente che ha dato tante soddisfazioni e fatto nascere qualche dubbio. Il tutto sporcato da una brutta notizia riguardo a Brian Cushing che, uscito dal campo per infortunio, sembra resterà fuori per almeno 6 settimane per uno strappo dei legamenti. Un duro colpo per il MLB dei Texans che continua a non avere tregua con i problemi fisici.

Parlando della prestazione in campo della difesa texana, si è vista una pressione su Cutler un po’ a fasi alterne, ma che alla fine ha comunque portato ben 5 sack.

JJ Watt ha messo tanta pressione, ma a livello di “stats” è stato del tutto nullo, causa un lavorone della OL di Chicago contro di lui (anche se diciamolo, con qualche holding di troppo non chiamata) e forse anche a causa delle condizioni fisiche che non gli permettono di essere ancora al 100%. Chi invece ci guadagna dalla stretta marcatura su Watt è di certo Clowney, che atterra una volta il qb di Chicago e che gioca con una voglia e determinazione che fa eccitare i tifosi di Houston. Pian piano, il 1st round di qualche anno fa dovrà mostrare di valere quella pick, intanto continua a migliorare e ad essere sempre più importante nella difesa di Houston.

La conferma, oltre che sempre più pedina centrale del reparto LB di Houston, è Whitney Mercilus che gioca un’altra partita pazzesca con 2 sack e un forced fumble. Il LB 26enne è sempre più determinante in questa difesa e mostra un miglioramento continuo.

In tutto questo, non dimentichiamoci di Simon e Bullough che giocano una partita da “macchine da tackle”. Il secondo poi, chiamato a sostituire Cushing, entra in campo con il fuoco negli occhi e la sua prestazione mostra tutto l’impegno e la determinazione messo in campo. Ci piace!

Se tutti questi qui sopra non concedono più di 70 yards alle corse di Chicago, le cose si fanno un po’ più complicate contro il passing game.

Le secondarie di Houston hanno avuto una prima metà di partita in cui hanno sofferto tantissimo il passing game dell’Illinois. La cosa forse più preoccupante è stata vedere 1vs1 troppo spesso finiti a favore dei receivers dei Bears.

Kevin Johnson gioca con un’intensità e una grinta pazzesca, ma si fa fregare un po’ troppo spesso dall’astuzia dell’avversario che ha davanti. Forse non è ancora pronto per giocarsi un 1vs1 con Alshon Jeffrey, ma ha del talento da non sottovalutare e, appunto, è sempre incazzato nero. Pure questo ci piace!

Andre Hal, invece, inizia una partita che è tutto un errore: perde l’uomo, è in ritardo, concede troppi completi. Poi però, poco dopo l’inizio del terzo quarto, è autore di un intercetto anche piuttosto facile ma che, decisamente, cambia totalmente la sua prestazione e quella di tutta la difesa texana.

Dopo l’intercetto infatti, le secondarie dei Texans sembrano godere di una fiducia ritrovata che cancella quasi tutti gli errori del primo half, quasi annullando l’attacco dei Bears.

Insomma, anche in questo caso, aspettiamo a dare giudizi affrettati. Intanto godiamoci quanto di bello abbiamo visto, che di certo O’Brien e compagnia penseranno a sistemare quello che non ci è piaciuto.

Domenica prossima ci sono i Kansas City Chiefs e ci sarà da riscattarsi dalla prestazione dello scorso anno.

We Are Texans!

-Divi-