Ecco i sette nuovi NFL Hall of Famers.

Giornata di ricordi ieri per la National Football League, che ha introdotto altri sette grandi personaggi del passato nella sala degli eroi di Canton, Ohio, dove sono raccolti i volti di tutti quei protagonisti che hanno contribuito a costruire la storia di questo fantastico sport.

Bill ParcellsLa chioccia del gruppo è Bill Parcells, coach of the year in due occasioni, 1986 e 1994, vincitore di due Super Bowl, con i New York Giants nel ’86 e nel ’90, e capace di guidare ben quattro team diversi ai playoffs NFL, gli stessi Giants, i cugini biancoverdi Jets, i Cowboys e i Patriots, con i quali perse pure un Vince Lombardi Trophy nel Gennaio 1997.

Seguono a ruota, per età e anni di militanza nel football professionistico, Dave Robinson, linebacker che vinse i primi due Super Bowl della storia della NFL, 1966 e 1967, prima di ritirarsi nel 1974, e Curley Culp, offensive e defensive lineman che ha disputato 14 stagioni NFL, totalizzando 179 presenze e vincendo con i Kansas City Chiefs il Super Bowl IV.

CARTERAnelli che mancano nella lunga carriera Pro di Chris Carter, vero e proprio mattatore della serata, che ha parlato a lungo dei suoi problemi con l’alcool che gli costarono il taglio da parte dei Philadelphia Eagles e della sua successiva rinascita con i Minnesota Vikings, che gli permisero di diventare il secondo miglior receiver nella storia del football, alle spalle di Jerry “World” Rice, chiudendo con 1,101 ricezioni per 13,899 yards e 130 touchdowns.

Dopo di lui, tre protagonisti della storia recente del football NFL, il primo giocatore scelto dai Baltimore Ravens dopo il trasferimento avvenuto da Cleveland nel 1996, l’offensive tackle Jonathan Ogden, starter del team che vinse il Super Bowl nel 2000, il suo collega di reparto, ma nei Cowboys, Larry Allen, straordinario lineman che fu parte fondamentale nelle linee offensive che permisero a Emmitt Smith di conquistare parecchie yards con Dallas, e Warren Sapp, defensive tackle dominante, a cavallo di due secoli, con le divise di Tampa Bay e Oakland, con le quali ha totalizzato 569 tackles, 96.5 sacks, 19 forced fumbles, 12 fumble recovered, e 4 intercetti, in 198 match disputati tra i professionisti.

Una lunga lista di volti e nomi conosciuti, che davanti ai 120 presenti nella sala e agli oltre 11.000 spettatori collegati in diretta dal Fawcett Stadium, non hanno disdegnato aneddoti e retroscena sulle loro gloriose carriere, senza tralasciare neppure il siparietto pro spettacolo di cui si è reso protagonista Parcells, al secolo “Big Thuna“, che ha chiesto che il suo busto venga messo vicino a quello di uno dei “suoi ragazzi”, Lawrence Taylor, per poter controllare, come l’ha definito lui stesso, “quel babbeo“.

Hall of Fame 2013