East Carolina Pirates: quick preview 2017

east-carolina-11-Football Nation Ranking: n. 100

Head Coach: Scottie Montgomery (2nd year, 3-9)

Record 2016: 3-9

Match da non perdere: vs. South Florida (Sep. 30), at Central Florida (Oct. 14)

Travon Simmons

Punto di forza: le secondarie si sono confermate il reparto meglio assortito dei Pirates, e sono pronte a dare nuovamente una mano ad una defense che ha chiuso ultima nella FBS per turnovers; al valido FS Travon Simmons, 53 placcaggi, 1 INT, 3 broken pass, si é aggiunto il transfer da Auburn Tim Irvin, giocatore che ha accumulato esperienza nella nichel package dei Tigers e che ora é pronto a dare il suo contributo sia in una posizione ibrida, sia nello slot di SS, alternandosi nella deep a Bobby Fulp, 33 tackles, 5 pass defended.

Punto debole: coach Montgomery non é riuscito a sistemare un running game che ha dato continuamente problemi negli ultimi anni, e a dodici mesi di distanza si ritrova punto e a capo, senza giocatori che abbiano mostrato di poter ricoprire il ruolo di back principale del team; l’ex Tennessee Derrell Scott é pronto a guidare la truppa dopo la stagione di stop dovuta al suo trasferimento dai Vols, ma in primavera non é riuscito a distanziare i tanti concorrenti, dal quasi omonimo Anthony Scott, 384 yds, 2 touchdowns, a Devin Anderson, 258 yards, 2 TD, fino ad arrivare all’emergente Hussein Howe. Un ulteriore sfidante, potrebbe poi aggiungersi in autunno, quando dovrebbe sbarcare a Greenville Tyshon Dye, transfer laureato da Clemson.

First look offense: l’incertezza nella posizione di quarterback é stata parzialmente risolta verso il finire della passata regular season, quando Gardner Minshaw, 1,347 yards, 8 TD pass, 4 INT, ha strappato lo starting spot a Philip Nelson a suon di prestazioni positive, ma lo junior ora rischia di veder seriamente insediato il suo ruolo dall’arrivo di Thomas Sirk, che Montgomery conosce bene per aver allenato a Duke, dove il senior ha lanciato per 2,693 yds, 19 touchdown pass e 8 intercetti; l’ex Blue Devil potrebbe inoltre rappresentare una valida opzione per il gioco di corse, viste le sue abilità di dual-threat che lo hanno portato a realizzare 16 TD su run nelle scorse stagioni.
Una mobilità che tornerebbe sicuramente utile anche per dare ancora più imprevedibilità al gioco aereo, che nonostante la perdita del top receiver Zay Jones può ancora contare su un gruppo di receiver esperto e produttivo, guidato dai senior Jimmy Williams, 818 yards, 8 TD, Quay Johnson, 536 yds, 3 segnature, e Devon Grayson, ai quali si aggiungerà quasi certamente il true freshman Leroy Henley, pronto a farsi notare fin dal suo primo anno in NCAA; un altro senior, il RT Brandon Smith, sarà il perno di una linea che recupera anche il centro Garrett McGhin e il LT Messiah Rice.

First look defense: per migliorare una difesa sulle corse che ha dato parecchi problemi lo scorso anno il coaching staff ha deciso per un passaggio alla 4-2-5, abbandonano la 3-3-5 che ha tolto certamente qualcosa a ECU, e cercando di sfruttare al meglio il personale rimasto a roster; l’ex EDGE Yannis Bowden, 7.5 tackles for loss, dovrebbe essere il nuovo faro della DL, occupando la posizione di DE sul lato opposto ad uno tra Justin Brown e Tyree Owens, che all’ultimo ha preferito i Pirates a West Virginia, mentre in mezzo l’ex end Kiante Anderson, 4.5 tkl for loss, dovrebbe affiancare Damage Bailey, migliorando la resistenza centrale della linea.
Nella nuova mediana a due il leading tackler Jordan Williams farà coppia con il veterano Ray Tillman, che almeno inizialmente sembra essere preferito al transfer da Minnesota Gaelin Elmore, dicreto pass rusher che ha messo a segno 7.5 tackles for loss nelle ultime due stagioni con i Golden Gophers; sulle sideline Corey Seargent, 6 broken pass, e l’ex backup Travis Phillips continueranno invece a fornire la loro assistenza in pass coverage.

Jordan Williams

NFL Prospect to watch: reduce da una stagione molto positiva, il già citato Jordan Williams è un prospetto che va sicuramente tenuto d’occhio, non solo per la buona produzione mantenuta nel junior year, 77 placcaggi, 3.5 tackles for loss, ma anche per le ottime cose mostrate sul campo, dove si é sempre fatto notare nelle giocate più importanti della difesa dei Pirates; veloce in lettura, piuttosto rapido a portarsi nella zona di sviluppo dell’azione, durante la scorsa offseason ha costruito un fisico che lo rende praticamente perfetto per giocare da linebacker interno in una 3-4.
Dotato di una buona tecnica di placcaggio, istintivo e aggressivo, oltre che un leader si é rivelato un lavoratore infaticabile nelle stagioni passate a Greenville, merito anche dell’educazione che gli é stata impartita da una famiglia in cui molti membri hanno sviluppato le proprie carriere in ambito militare; non certamente un nome di grido, può comunque trovare diversi estimatori se disputa un’altra stagione sul livello delle ultime due.