Broncos @Bears 24 17 – Preseason game #1

Termina con una vittoria in rimonta la prima di preseason per i ragazzi di coach VJ. I Denver Broncos partono da dove avevano terminato lo scorso anno e fanno subito sentire una certa pressione a Mike Glennon, colpevole di un sanguinoso pick six ad opera di Chris Harris Junior per il vantaggio orange and blue. La difesa continua a martellare mentre Siemian mette in piedi un primo drive decente anche grazie ad alcune penalità inflitte ai padroni di casa. Come ci siamo abituati a vedere la scorsa stagione il drive diventa inconsistente in green zone e McManus mette al sicuro il risultato con 3 preziosi punti. Con il ritorno in campo di Mark Sanchez (nostra vecchia conoscenza) le cose non cambiano e la difesa regge l’urto. L’attacco invece comincia a girare a vuoto, facendo registrare 3&out con 4 drive terminati inn altrettanti punt. Per i Bears le cose cambiano con Mitch Trubisky, rookie seconda scelta assoluta allo scorso draft. Il #10 mostra una buona visione e soprattutto una spirale stretta ed accurata, inoltre i suoi continui rollout metteranno in seria difficoltà le riserve dei Broncos. Il rookie si presenta quindi con uno scoring drive convincente e una serie di giocate che permettono ai Bears di capovolgere il risultato 17 – 10. Il quarto quarto sancisce invece un imprevedibile comeback dei Broncos, guidati da un Kyle Sloter che sfrutta bene le disattenzioni della secondaria per segnare con McKenzie. La ciliegina sulla torta sarà la prestazione del rookie Henderson, running back elusivo in grado di far perdere la bussola agli orsi e segnare il TD decisivo da oltre 30 yd, su un delicato terzo down. Punteggio fissato sul 24 – 17 ed inutili i tentativi di rimonta di Trubisky.

ANALISI REPARTO PER REPARTO
QB> Trevor Siemian ha giocato da Trevor Siemian, quindi passaggi sicuri per un discreto guadagno ma nessuna big play in gradi di far esaltare i tifosi Broncos. Ad inizio stagione si pensava che Mike McCoy avrebbe incoraggiato il #13 a cercare soluzioni più profonde, o quantomeno mostrare qualche giocata più creativa, invece Siemian si è limitato al solito slant o a banali quick options.
Se in cronaca non mi avete sentito parlare di Paxton Lynch è perchè il prodotto di Memphis ha giocato una partita semplicemente inconsistente. Ha di sicuro mostrato la volontà di imbeccare i ricevitori su tracce più profonde ma ha gravemente peccato in precisione, facendo registrare 4 incompleti nei primi 3 drive, che si sono conclusi tutti in sole 4 giocate. Inoltre evidenzio ancora importanti problemi nella lettura della difesa avversaria, un footwork non proprio da ballerino e una pericolosa tendenza a trattenere troppo il pallone (mix dell’incapacità in determinate situazioni dei receiver a ritagliarsi spazio e lentezza del QB a scegliere la giocata giusta). Il suo atletismo gli ha permesso di uscire da qualche situazione spinosa con guadagni positivi di terreno, ma un QB deve anche saper posizionare la palla tra le mani del ricevitore.
Kyle Sloter, undrafted rookie dallo scorso draft, ha ben figurato grazie a qualche giocata di buon livello. Non facciamoci però ingannare dalle statistiche, il gran TD segnato è stata più una disattenzione della secondaria dei Bears che un merito del #1, che non parteciperà alla corsa per il ruolo da starter.
RB> Le azioni di corsa mi hanno soddisfatto. Sugli 1&10 con personale 11 e 12 i Denver Broncos hanno mostrato una netta preferenza per le rush ed hanno raccolto una media incoraggiante di 4,8 e 3,5 yd per portata. Promossi CJ Anderson e Stevan Ridley, ma è stato il rookie Henderson ad impressionarmi; un cutback dotato di notevole esplosività ed elusività, ha mandato a farfalle gli avversari portando a casa guadagni importanti e il TD decisivo su un 3 e lunghissimo, con una corsa di 41 yd. Non vedo l’ora di vederlo in azione con i titolari.
OL> Al primo snap Siemian è stato sackato da due avversari, per la mia disperazione. Fortunatamente dopo un inizio complicato la linea ha mostrato dei chiari miglioramenti rispetto allo scorso anno, soprattutto in run blocking (anche se in situazioni di 3 o 4 e corto riusciamo sempre a farci inchiodare sulla linea). In pass protection i tackle devono migliorare, mi aspetto di più soprattutto da Menelik Watson. Anche il LG Max Garcia è stato spesso battuto, quindi un futuro sorpasso di Allen Barbre non è da escludere. In sintesi segnali incoraggianti, almeno rispetto allo scorso anno.
RECEIVER> Migliore di giornata Cody Latimer, grazie ad alcune prese degne di note per i guadagni più importanti in pass. Bene anche Isaiah McKenzie, anche se non mi ha impressionato per i tanto celebrati punt return; è comunque riuscito a farsi trovare pronto per il TD di Sloter.
TE> Non si capisce per quale motivo McCoy ha deciso di estrometterli dal passing game. Già il playcall è prevedibile, se decidiamo di non utilizzare TE (ma anche RB in ricezione) questo attacco rischia di diventare più frustrante dello scorso anno.
FRONT 7> Kasim Edebali ha ben sfruttato l’assenza dei tre pass rusher di punta per mettersi in mostra. Grazie alla sua pressione Mike Glennon ha lanciato un inguardabile pick 6, inolte il LB si è reso utile anche in tackling. Ho visto bene anche Jared Crick e Adam Gotsis. Soprattutto il primo è riuscito (finalmente) ad imporsi in run stopping, mentre il secondo ha mostrato una fisicità migliorata. Peccato per la rottura dell’ACL di Billy WInn, che sembrava aver trovato il giusto ritmo.
SECONDARIA> Talib e CHJ sono una sicurezza, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso anche dai backup. Jamal Carter ha mostrato buone capacità e ha messo al sicuro il fumble, anche Orion Stewart è stato autore di una buona prestazione. Lorenzo Doss invece dovrà guardarsi le spalle da Brandon Langley, intenzionato a lottare per lo spot nel roster.
SPECIAL TEAM> Notiziona, forse abbiamo un returner degno in Khalif Raymond.