Southern Methodist Mustangs: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 88

Head Coach: Chad Morris (3rd year, 7-17)

Record 2016: 5-7

Match da non perdere: vs. North Texas (Safeway Bowl, Sep. 9), at Houston (Oct. 7)

James Proche

Punto di forza: l’attacco aereo continua ad essere l’arma in più dei Mustangs, e questo nonostante non abbiano ancora trovato la soluzione definitiva nella posizione di quarterback; Cortland Sutton, uno dei migliori receiver della nazione, guida un reparto in cui spiccano il senior Shelby Walker e il sophomore James Proche, secondo nel team con 57 prese per 709 yards e 6 TD nell’anno da matricola.

Punto debole: gli special team sono stati un vero problema per Southern Methodist, che soprattutto in situazione di punt ha sempre concesso delle posizioni favorevolissime di campo agli avversari; con mesi di esperienza alle spalle il second year Jeremy Sackville si spera possa andare oltre le 40 yds calciate in media a punt, e la presenza di un kicker piuttosto preciso come Josh Williams, 17 field goal trasformati su 22 tentati, dovrebbe comunque contribuire a migliorare la situazione.

First look offense: alla fine Ben Hicks ha confermato quanto di buono fatto intravedere la scorsa primavera e in autunno ha preso possesso dell’attacco sostituendo l’infortunato Matt Davis; con 2,930 yards lanciate, per 19 TD pass e 15 INT, da redshirt freshman non ha però del tutto convinto il coaching staff, che durante l’offseason continuerà a metterlo sotto costante pressione sfruttando gli arrivi di Rafe Peavey, transfer da Arkansas, e D.J. Gillins, che ritorna in FBS dopo un anno speso negli JUCO alla fine della sua fallimentare esperienza biennale con Wisconsin.
Chi uscirà vincitore da questa battaglia che dovrebbe tenere banco per tutta l’estate, si troverà a proteggerlo una linea esperta ancorata intorno al senior center Evan Brown, uno dei tre starter, gli altri due sono le guardie Nick Natour e Braylon Hyder, ritornati a Dallas per la stagione 2017; conferme importanti anche nel backfield, dove oltre al titolare Braeden West, 1,036 yds e 6 touchdowns, i Mustangs ritrovano anche il formidabile backup Ke’Mon Freemon, che nel 2016 ha corso per 651 yards e 4 TD.

First look defense: nonostante gli alti e bassi della defense, Justin Lewler si é confermato un pass rusher di alto livello, guidando ancora una volta il reparto difensivo con 65 placcaggi, 15.0 tackles for loss e 6.0 sacks; perno indiscusso della defense, sarà il giocatore più esperto di un front four che cambia ben tre elementi, con i sophomore Delontae Scott e Chris Biggurs, DE e DT, che andranno ad aggiungersi al NT Mason Gentry, 2.0 tkl for loss messi a segno come backup.
Lo junior Kyran Mitchell, che lo scorso anno ha guidatoil team con 67 tackles all’attivo, comporrà con i senior Anthony Rhone, 50 stops, e R.C. Cox un box che ha già dimostrato di aver trovato un buon affiatamento nella passata stagione, migliorando sensibilmente la resa contro le corse; Jordan Wyatt, uno dei corner più temibili della AAC con 4 palloni pizzicati nel 2016, continuerà a presidiare le sideline difensive, accompagnato dall’emergente Eric Sutton, mentre un altro sophomore utilizzato come riserva in autunno, Mikial Onu, affiancherà Rodney Clemons, 56 placcaggi, sul profondo.

Courtland Sutton
Courtland Sutton

NFL Prospect to watch: considerato uno dei top del ruolo della prossima classe, Courtland Sutton ha deciso di tornare a Dallas per disputare la propria junior season con l’intenzione di migliorare sia le sue qualità tecniche, già notevoli, sia le statistiche fatte registrare nel sophomore year, chiuso con 76 ricezioni per 1,224 yards e 10 TD.
Receiver fisico, dotato di lunghe braccia e di un’ottima elevazione che gli consentono di far sue anche le ovali più combattute, ha mostrato un considerevole timing quando salta per raggiungere la palla, effettuando diverse prese spettacolari, quasi sempre nel punto più alto in modo da anticipare gli interventi avversari, nel corso della carriera; devastante in redzone, abile a colpire sul profondo, é veloce ma deve migliorare l’esplosività, visto che spesso ci mette un po’ più del necessario per crare separazione nelle primissime yards.