Doug Pederson sta definitivamente rinunanciando al running game?

Nell’amara sconfitta di domenica scorsa, contro i Kansas City Chiefs, non è passata anonima la critica al HC dei Philadelphia Eagles, Doug Pederson, in merito al run game. Per quale motivo non abbia chiamato sufficienti corse a causa di una insufficienza di running back che potessero tagliar in due il campo o  per una mancanza di un buon run block portato dall’offensive line, sono domande che si potranno porre più in la. In questo momento della stagione, invece, si può cercare di capire se ha abbandonato troppo presto il gioco a terra.

Contro i Chiefs, come sottolineato da Eliot Shorr-Parks, di lehighvalleylive.com, Pederson ha chiamato solo quattro running plays nella seconda metà della partita, contro i nove nei primi due quarti. Delle ultime quattro, la media è stata di circa 3.5 cards. Troppo poco se si considera l’enorme mole di lavoro affidata al sophomore QB Carsons Wentz.

L’HC ha cercato di usare il gioco a terra, ma tutto ciò non ha funzionato; con un 2 and 10 nel terzo quarto ha provato a provato ad usare Darren Sproles, ma il risultato è stato solo 3 yards guadagnate. Solo successivamente, grazie al fatto che, sempre grazie al folletto Sproles, si è potuto guadagnare altre 8 yards, Wentz ha potuto lanciare la palla a Alshon Jeffery per il touchdown.

Darren Sproles

La realtà dei fatti è che gli Eagles hanno dovuto giocare le prime due partite contro avversari ‘difficili’ (gli Washington Redskins contro i quali non vincevano da 5 partite di fila e diretti avversari in division e i Kansas City Chiefs) contro i quali Pederson ha tentato di vincere con lanci a medio raggio. Si può analizzare che nei primi due quarti Wentz ha tirato per una media 60 lanci, con 20 corse, risultando quindi ottimo il rapporto del 66%. Il tutto cambia invece nella seconda parte della partita quando il rapporto diviene del 79% con sole 14 corse, con una media di 2.2 yards. La vittoria contro i Redskins è avvenuta grazie al possesso negli ultimi 119 secondi e la sconfitta contro i Chiefs a causa del mancato possesso quando mancavano 2 minuti e 12 secondi sull’orologio.

Per un HC, in cui molti vedono che la panchina comincia a divenir scottante, chiamare un numero esiguo di running game nella seconda parte della partita è quasi sciocco. Tuttavia bisogna considerare che Pederson gioca per poter vincere e se, il running game, non riesce a portargli in questo momento sufficienti punti, bisogna riconsiderare tutta la sua ottica di gioco, dove vince chi segna un punto più dell’avversario.

@DavideBomben