Combattere contro i ricordi 2016: Houston Texans Week 3 preview @ Patriots

Week 3, un anno fa. Dopo due vittorie contro Bears e Chiefs, i Texans sfidano i New England Patriots, con alcune assenze importanti, senza Brady (squalificato) e costretti a giocare con il terzo QB, Brissett. Una buona occasione per i texani per sfruttare il momento di debolezza di un temibile avversario e portarsi così sul 3-0.

Quella partita finisce 27 a 0 per i Patriots, semplicemente una disfatta totale per Houston, fatta di sfortune, turnover e incapacità offensive.
Alla fine di quella stagione comunque i Texans si ritrovano ai playoff e, dopo aver battuto dei Raiders senza Carr in Wild Card si preparano ad affrontare nuovamente i Patriots, ancora al Gillette Stadium.

Finisce 16 a 34 per i padroni di casa, in una partita ancora senza storia. Si chiude la stagione dei Texans, mentre continua quella dei Patriots che si concluderà poi con la vittoria dell’ennesimo Super Bowl.

Oggi, Week 3, stagione 2017/2018, i texani sono chiamati ad affrontare vecchi incubi, in un momento particolarmente duro. Dopo un avvio tutt’altro che convincente infatti, dopo una sonora sconfitta contro Jacksonville e una vittoria contro dei Bengals malconci, i Texans si preparano per affrontare (di nuovo) i campioni in carica, i Patriots, proprio nella stessa week dello scorso anno, ancora una volta in territorio nemico.

Conosciamo meglio l’avversario, che fa tanta paura ma che non è perfetto. 

Questa volta Brady ci sarà, e già iniziano i dolori. New England dopo due partite è infatti prima in NFL per passing yards, anche grazie ad una buona OL che ha concesso 5 sack e che sa proteggere il proprio QB, dandogli il tempo per ragionare sulla scelta migliore ad ogni snap.

Allo stesso tempo, attenzione anche al runnnig game avversario, soprattutto in red zone. Nelle prime due partite infatti i Patriots hanno sfoggiato un quartetto di RB, con una rotazione continua e con un utilizzo sia in running game sia in passing game, che ha messo in difficoltà gli avversari. White, Lewis, GillisleeBurkhead (che però sarà out per week 3) si sono rivelati un reparto molto vario e pericoloso, in cui ognuno svolge il suo compito per permettere di variare il gioco offensivo e dare tante armi a Belichick. Mentre Lewis e White sembrano essere quelli che macinano più yards di corsa lungo il campo, Burkhead si è rivelato estremamente utile su screen pass, mentre Gillislee è l’arma letale da red zone (con ben 4 TD segnati in 2 partite).

A questo attacco che può incutere timore a tutte le squadre NFL, i Texans dovranno rispondere mettendo in campo la miglior difesa, che non potrà essere quella vista contro i Jaguars, ma piuttosto quella di settimana scorsa.

Non facciamoci prendere dalle emozioni dei match, ma guardiamo attentamente i numeri: nonostante qualche scivolone di troppo su qualche long pass, la difesa di Houston rimane ancora una difesa estremamente solida che, dopo i due TD concessi ai Jaguars (uno di corsa e uno su passaggio), non ha più concesso nessun TD.
Con Clowney, McKinney, Mercilus, il giovanissimo Cunningham e Watt in forma, il front 7 può presentarsi come uno dei migliori in NFL. L’unica cosa che manca al reparto ancora è qualche sack in più che non permetta ai QB avversari di poter lanciare, ma anche questi arriveranno.

Anche contro il passing game la difesa non si presenta affatto male, posizionandosi agli ultimi posti in NFL per yards concesse. Contro i Patriots però sarà un’altra storia, come già abbiamo detto e, purtroppo, a rendere ancora più complicate le cose, c’è anche la brutta notizia di metà settimana che riguarda l’infortunio subito da Kevin Johnson, che dovrà saltare questa partita e almeno altre 4/6 settimane. Una botta durissima per un reparto difensivo che, in questo momento, ha assoluto bisogno di trovare la giusta solidità e anche qualche intercetto.

L’obiettivo per i Texans sarà quello di cercare di sfondare il muro davanti a Brady con una pressione incessante, facendo però molta attenzione ai pericolosi long pass e, in generale, alle tante armi dello stratega Belichick.

Dall’altra parte del campo non si capisce bene se le cose si fanno più belle o più drammatiche per Houston.

La difesa avversaria infatti non si presenta tanto spaventosa quanto l’attacco: con ben 350 passing yards concesse di media in ciascuna delle prime due partite, 133 rushing yards in media concesse e un ammontare di 62 punti subiti in due match, infatti, i Patriots sembrano non essere proprio infallibili nell’arginare gli attacchi avversari. Sicuramente con il proseguo della stagione troveranno la giusta stabilità anche in questo reparto, ma speriamo che quel momento non debba arrivare proprio in week 3.

Se gli avversari in difesa non fanno così paura però, in ogni caso quello che fa paura a Houston è l’attacco di Houston stesso. Dopo il cambio di QB dopo una sola partita, dovuto più che altro a una scelta tecnica dettata dalla pessima copertura del QB, Houston è al momento ultima in NFL per passing yards e ha segnato due soli TD (uno di corsa e uno di passaggio) in due partite. Il primato texano che fa più rabbrividire poi è quello relativo ai sack concessi: 13 in due partite.
Da quest’ultimo dato si comprendono molte cose: sicuramente l’inesperienza di Watson (che comunque ha fatto discretamente bene), i tantissimi infortuni (i TE e Fuller che ancora non è riuscito a mettere piede in campo e salterà anche questo match) e qualche chiamata sbagliata possono essere una parte del problema, ma i 13 sack concessi evidenziano e sbattono in faccia una lacuna immensa nell’attacco texano, quella della protezione del QB che non permette né di aver tempo per ragionare, né d’altra parte di poter inventare chissà quanto nelle chiamate offensive.

La partita contro i Patriots sarà l’ennesima prova per l’attacco texano che DEVE assolutamente fare di più per poter puntare in alto. Dall’altra parte c’è una difesa di manica larga e se non si riuscirà a fare punti nemmeno contro una defense così, allora saranno guai veri quando di fronte si ritroveranno ben altre difese.

Quest’anno più che mai, il discorso a Houston rimane sempre quello: si dice che le difese vincono le partite e gli attacchi fanno vendere biglietti, vero. Ma con la SOLA difesa non si arriva da nessuna parte. Houston fa bene a credere nella propria difesa, cercando di vincere le partite proprio grazie a questa, ma è necessario un attacco che dia un minimo di supporto e che metta su qualche punto, perchè altrimenti quando entra in gioco la stanchezza, anche la migliore difesa crolla.

Il match di week 3 è la sfida perfetta per evidenziare tutto questo, oltre che l’occasione per provare a cancellare vecchi incubi della stagione scorsa. Sarà, come sempre durissima, ma c’è poco o nulla da perdere.

We Are Texans!

-Divi-