Uno sguardo alla Free Agency: Miami Dolphins

Miami esce dal secondo 6-10 in tre stagioni, e forse le avvisaglie della stagione burrascosa dovevano essere lette già nel rinvio di week 1 causa uragano Irma.

L’infortunio di Ryan Tannehill in preseason e la scelta di distaccarsi dal runningback Jay Ajayi in cambio di un quarto giro al draft ha chiaramente fatto deragliare una stagione che era comunque iniziata bene con Miami sul 4-2 dopo sei gare, complice una metà annata fallimentare, si è arrivati a questo punto, dove l’elenco dei FA di una certa consistenza sul cap non è breve:

La questione Jarvis Landry, come sapete, è stata chiusa molto rapidamente con l’applicazione del franchise tag non esclusivo. Il reparto WR è così completamente blindato per la nuova stagione, mentre ben altra situazione in tema di ricezioni si può fare sui TE con Anthony Fasano giunto ai 33 anni e Julius Thomas deludentissimo e probabilmente tagliato.

Sui quarterback, dando per scontato che Tannehill torni al suo posto, appare solare che Jay Cutler non potrà ambire allo stesso contratto appena espirato, così come Matt Moore, sarà interessante capire se Miami ha intenzioni sui QB a giri bassi al Draft, in tal caso si farà ancora più pulizia nel ruolo, non dimenticandosi che a roster c’è anche David Fales.

Al runningback, dati i movimenti dell’anno precedente, ci si aspetta qualcosa di “grosso” e le voci sulla volontà di dipartirsi da Damien Williams rafforzerebbero questa idea. Su De’Veon Smith, dopo la promozione dalla PS, è facile pensare che Miami voglia dargli una nuova possibilità, ma a basso prezzo ovviamente.

Sulla linea la questione più grossa, a livello economico, non dipende tanto da Miami quanto dalla volontà del giocatore: Jermon Bushrod forse si ritira, forse no, e se non lo facesse, si aprirà la questione del rinnovo di un giocatore che pesa circa tre milioni all’anno sul cap. Il versatile Sam Young è un giocatore che Miami vorrebbe rifirmare soprattutto nel caso Bushrod chiuda con i Dolphins. Anche il futuro di Jake Brendel, uno dei centri in squadra, non è completamente nelle sue mani ed in quelle del FO, perchè rimane legato a doppio filo al destino di Mike Pouncey

In difesa va considerato l’arrivo del nuovo coordinatore Matt Burke che potrebbe cambiare equilibri consolidati. I defensive back hanno una certa consistenza in giocatori già bloccati come Xavien Howard, Bobby McCain, il rookie Cordrea Tankersley,  Torry McTyer senza dimenticare che tornerà Tony Lippett; presentano invece problemi per la composizione di una decente depth chart con Michael Thomas, Nate Allen e Walt Aikens free agent, facile immaginare che al draft si possa andare in una di queste posizioni non necessariamente al primo giro, e che Allen possa rimediare un contratto altrove nel caso Miami non sia disposta a rispendere i medesimi dollari del precedente.

Sulla linea del LB occhi puntati soprattutto su Koa Misi che già l’anno scorso sembrava doversi ritirare, e considerata la ricchezza di LB in questo Draft, Miami potrebbe non avvelenarsi il sangue per rifirmarlo ma scegliere di prendere carne fresca (Roquan Smith o Tremaine Edmunds, ad esempio, se si parla di primo giro). Sono da decidere anche le vite sportive di altri ragazzi sulla linea dei LB come Ray Maualuga, Mike Hull e Lamin Barrow che affollano il reparto ILB dove ritornerà Raekwon McMillan dall’infortunio che ha posto fine alla sua stagione d’esordio. Ovviamente il ritorno di quest’ultimo significherà la fine dei giorni a Miami per almeno uno tre Maualuga, Hull e Barrow.