Western Michigan Broncos: quick preview 2015

Football Study Hall Ranking: 65

Head Coach: P. J. Fleck (3rd year, 9-16)

Record 2014: 8-5

Match da non perdere: at Northern Illinois (Nov. 18)

Punto di forza: attacco eccellente per un college di media potenza come quelli della MAC.

Punto debole: la secondaria, marchio di riconoscimento della fase difensiva, cerca il rimpiazzo di alcuni uomini importanti rispetto all’anno scorso. Il calo dello standard in questo settore potrebbe rompere, o quantomeno mettere in crisi, gli equilibri di tutto il reparto difensivo.

Jarvion Franklin

First look offense: in un posto come il Michigan, essere old style nel college football ti dona un fascino supplementare. Kirk Ciarrocca, l’OC, è un tipo che va in giro per college già da 25 anni, che affronta il suo terzo anno a WMU con un attacco compassato, che rappresenta quasi perfettamente l’attacco medio della NCAA con scarti sotto il punto percentuale, accoppiandosi ad un RB come Jarvion Franklin (6’0″ per 220 libbre, un rinoceronte in pratica) che fa la fortuna del suo attacco in redzone, e l’anno scorso da solo ha portato il carico per 307 volte guadagnando oltre 1.550 yard e 24 TD. Un DC old style per un back old style che quest’anno è semplicemente un sophomore, e questo dalle parti di Kalamazoo piace moltissimo.
Le buone notizie però non sono terminate qui: Zach Terrell, che ha retto le sorti a QB l’anno scorso, rientra in cabina di regia con la speranza quantomeno di bissare le quasi 3.500 yard lanciate l’anno passato, speranze rafforzate dal rientro in blocco del corpo ricevitori: Corey Davis (12,2 yard per catch), Deniel Braveman, Darius Phillips, Kendrick Roberts, a cui si aggiungono Timmy Keith che ha passato un anno in JUCO a rinfrescarsi le idee, ed il TE Eric Boyden. Diversi prospetti a tre stelle animano la parte posteriore della depth, come Javonte Seabury e Levante Bellamy.
La linea conferma un pezzo fondamentale nel 2nd Team All-MAC Willie Beavers, e sebbene ci sono da sostituire un paio di pezzi, non mancano i backup che hanno accumulato un po’ di esperienza come Jackson Day, e giovani pivelli tenuti ben in considerazione dai servizi di valutazione dei recruit.

First look defense: il front seven non desta particolare preoccupazione, con un unico giocatore sulla linea (Richard Ash) a non essere più disponibile, e la conferma degli end Jarrell McKinney e Andre Turner ed il terrore dei backfield Cleveland Smith (8,5 TFL, 5,5 sack). Tuttavia la partenza di Ash crea un deficit di massa al centro della linea, che dovrà essere chiuso da giocatori come Mitch Matich e David Curie, entrambi leggermente sotto lo standard per il ruolo. Questo si aggiunge alla leggerezza degli end suddetti (sotto la 220 libbre). Ovviamente questo è un aspetto secondario per una difesa che anche nel comparto LB perde pochissimo con Trevor Ishmael, ma ritrova tutti i suoi elementi ed aggiunge Austin Lewis che ritorna dopo aver saltato il 2014.
WMU tuttavia centra molta della sua identità su una secondaria veramente molesta, con i corner Donald Celiscar e Ronald Zamort che hanno combinato 21 passaggi difesi l’anno scorso, le safety Justin Currie e Rontavious Atkins per 16, ed i giovanissimi backup freshman Asantay Brown e Deontae Brown hanno dato il loro contributo con intercetti e fumble nel limite del loro utilizzo. Con Currie e Celiscar partiti, lo sviluppo dei due Brown e la ricerca di un terzo corner tra Logan Oce e Tyree Stone-Davis sono la prima preoccupazione per un difesa che vuole continuare ad essere uno dei marchi di fabbrica di Western Michigan.

Zamort all’intercetto di Montgomery (Idaho)

NFL Prospect to watch: Il Senior CB Ronald Zamort da DelRay Beach, Florida, pare non si accorga proprio di essere semplicemente 5’10” per 157 libbre, quello che per gli standard del football si potrebbe definire un “cagarello”: 52 tackle ma soprattutto la fama di essere uno dei giocatori più “accesi” contro il passaggio, dato che ne ha abbattuti ben 17 e ne ha intercettati 4 per 97 yard. Al suo terzo anno da starter dopo essere stato tenuto a battesimo contro Michigan State ormai tre anni or sono, è un giocatore temibile non solo per la MAC dato che l’anno scorso, per la statistica, è stato il miglior giocatore di tutta la NCAA sui passaggi difesi, nominato Third Team All-MAC e Phil Steele Second Team All-MAC.