Western Michigan Broncos: quick preview 2014.

western-michigan-11-Football Study Hall Ranking: n. 117

Head Coach: P.J. Fleck (2nd year, 1-11)

Record 2013: 1-11

Match da non perdere: at Virginia Tech (Sep. 20), vs. Eastern Michigan (Nov. 15)

Punto di forza: il recruiting condotto da coach Fleck quest’anno è stato qualcosa di straordinario, tanto da essere definito il migliore di sempre nella Mid-American Conference; con una campagna del genere i Broncos si sono assicurati una bella fetta di futuro, ma ora per il coaching staff inizierà la parte difficile, ovvero trasformare tutte queste potenziali promesse in splendide realtà, conducendo il programma verso vette che fino a poco tempo fa sembravano, del tutto, irraggiungibili.

Punto debole: il backfield è un po’ scarno, e salvo sorprese derivanti proprio dall’ultimo reclutamento, ovvero le possibili esplosioni di uno dei tre true freshman giunti a Kalamazoo, Javon Franklin, Jamauri Bogan e Leo Ekwoge, Western Michigan sarà costretta ad affidarsi alle sole gambe di Dareyon Chance, senior che è riuscito a prolungare la sua permanenza nel college football dopo che la NCAA ha accettato la sua richiesta di eleggibilità per un’ulteriore stagione da senior, la quinta; non essendo un every down back, bisognerà vedere quante castagne riuscirà a toglier dal fuoco questo ragazzo, che riparte dalle 692 yards corse e dai 3 touchdowns realizzati nel 2013.

Corey Davis
Corey Davis

First look offense: fino alla partenza della regular season sarà difficile capire chi sarà il quarterback titolare dei Broncos nonostante le prove convincenti fornite in primavera da Zach Terrell, già visto in campo l’anno passato, nel corso della freshan season; ad incalzarlo infatti è arrivata la nuova matricola Chance Stewart, ex commit di Wisconsin che all’ultimo ha scelto di accasarsi in Michigan, accarezzando l’idea di essere già starter nella sua prima stagione in NCAA; per entrambi è aperta la corsa per occupare la posizione alle spalle del centro Jimmy Kristof, junior su cui si poggia una linea esperta composta dai tackle Willie Beavers e Taylor Moton e dalle guardie John Hoffing e Jackson Day.
A loro il compito di proteggere il pitcher e dargli il tempo di servire il leader offensivo, per ora indiscusso, della squadra, il ricevitore Corey Davis, reduce da un primo anno nel college football che lo ha rivelato come uno dei talenti più intriganti della nazione, capace di accumulare 67 ricezioni per 941 yards e 6 touchdowns nella sua season d’esordio nella MAC>; a lui spetterà il ruolo di go-to-guy in un reparto che può contare sui ritorni di Kendrick Roberts e Timmy Keith e sull’avvento di un gruppo di giovani matricole interessantissime, capitanate da Lonnie Johnson, che ha stracciato il suo accordo con Ohio State per legarsi a Western Michigan.

First look defense: la forza dei Broncos risiede nelle sue secondarie, il gruppo più esperto e tecnicamente più valido di tutta la squadra, composto da quattro giocatori esperti e produttivi che si muovono intorno al senior safety Rontavius Atkins, rientrato nei ranghi dopo l’infortunio alla mano subito nel corso dell’opening game della passata stagione; un problema fisico che lo ha allontanato dai campi per l’intera durata della regular season 2013 e non gli ha permesso di accrescere ulteriormente il legame con gli altri titolari, Justin Carrie e i cornerbacks Donald Celiscar e Ronald Zamort.
Davanti ai quattro DB, un gruppo di linebacker che non è chiaro se giocherà ancora a 3 o se invece splitterà verso lo schieramento a 4 che offrirebbe maggiori garanzie contro le corse; in ogni caso il reparto andrà comunque ricostruito, facendo affidamento sugl’unici due giocatori d’esperienza rimasti a roster, Devon Bryant e Trevor Ishmael. Difensori esperti che mancano anche sulla linea, dove lo junior DT Cleveland Smith, dovrà fare da chioccia ad un gruppo composto interamente da freshman e sophomore.

Justin Currie
Justin Currie

NFL Prospect to watch: l’altra safety Justin Currie, è un talento che merita certamente di essere tenuto d’occhio; giocatore versatile, in grado di ricoprire entrambi gli spot sul profondo, dove si districa bene sia nella posizione di free che in quella di strong, ha visto le sue statistiche scendere leggermente nella passata stagione, 113 placcaggi, 1.0 sack, 3 intercetti, dopo un 2012 giocato ai massimi livelli e chiuso nel secondo team All-MAC; nomina che non è riuscito a replicare quest’anno, nonostante abbia messo pezze un po’ dappertutto, dimostrando di essere probabilmente il miglior prospetto presente nel roster dei Broncos, ed uno dei pochi a poter essere tenuto in considerazione in vista del Draft NFL 2015.