Western Kentucky Hilltoppers: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 64

Head Coach: Mike Sanford (1st year)

Record 2016: 11-3

Match da non perdere: vs. Eastern Kentucky (Battle of the Bluegrass, Sep. 2), at Marshall (Moonshine Throwdown, Nov. 11) vs. Middle Tennessee State (100 Miles of Hate, Nov. 25)

Leon Allen

Punto di forza: non ha brillato come la passing offense lo scorso anno, ma con la partenza dei due target principali del team, Taywan Taylor e Nicholas Norris toccherà al running game cercare di alzare il livello delle proprie giocate e mantenere l’attacco degli Hilltoppers al vertice della nazione; D’Andre Ferby, infortunatosi alla spalla dopo un solo gioco della passata stagione, Quinton Baker, 542 yards, 4 TD, e Marquez Trigg, 298 yds, 2 touchdowns, un trio di runner ben assortito che dovrà dividersi le portate con il rientrante Leon Allen, sparito dai radar dopo aver corso per 1,542 yards e 13 TD nel 2014 a causa di un bruttissimo infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori per un intero biennio. Se in salute, potrebbe essere la vera sorpresa di WKU.

Punto debole: la rushing defense era stata seconda solo a quella di Alabama l’anno passato, ma tra lauree, trasferimenti, T.J. McCollum ha seguito coach Brohm a Purdue, e cambi di sistema sarà difficile, per non dire impossibile, che i Toppers riescano a replicare gli ottimi numeri fatti registrare nel 2016; unico vantaggio, il passaggio allo schieramento 4-2-5 che dovrebbe aiutare il reparto più in difficoltà in questo momento, ovvero quello dei linebacker, dove Joel Iyiegbuniwe, 64 placcaggi, 10.0 tackles for loss, 3.5 sacks, sarà affiancato dal sophomore Masai Whyte, 34 stops messi a segno come backup in autunno.

First look offense: il ritorno di Mike White per la senior season favorirà certo il passaggio dall’era Brohm a quella Sanford, da dodici stagioni uno degli assistenti più apprezzati dell’intera NCAA che ha accumulato esperienza con alcuni dei migliori coach in circolazione, l’ex WKU Willie Taggart e Jim Harbaugh per citarne alcuni, prima di guidare l’attacco di Notre Dame negl’ultimi due anni; con lui sulla side a Bowling Green si continuerà a vedere una offense iperproduttiva, anche se non sarà facile concludere nuovamente al quinto posto del ranking NCAA e guidare la nazione per punti segnati.
Provarci è comunque un obbligo, anche per cercare di difendere il titolo di conference conquistato al termine della scorsa regular season, e per farlo sarà necessario trovare innanzitutto una nuova quadratura per la linea offensiva, che oltre a Forrest Lamp ha perso altri due elementi di alto valore; le guardie Brandon Ray e Dennis Edwards sono ormai due solide certezze, Jimmie Sims invece tenterà di non far rimpiangere il suo predecessore come left tackle. Tentativo che faranno anche Nacarius Fant, 407 yds, 2 touchdowns, e Lucky Jackson, 395 yards, 2 TD, i receiver che con l’emergente Xavier Lane e il velocissimo Kylen Towner, 1,100 yds e 2 touchdowns accumulati tra kick e punt return, saranno chiamati a sostituire la coppia dei sogni Taylor-Norris.

First look defense: Chris Johnson, 12.5 placcaggi per perdita di terreno e 4.0 sacks, è uno degli stantuffi centrali, l’altro è Evan Sayner, di una linea che lo scorso anno ha concesso davvero pochissimo agli attacchi avversari, alzando enormemente la pressione grazie alle giocate di un end aggressivo come Derik Overstreet, tornato a Bowling Green per l’ultimo atto di una carriera universitaria piuttosto positiva e per cercare di migliorare le stats del 2016, 34 stops, 8.5 tackles for loss, 4.0 sacks.
L’altro senior Tanner Reeves e il JUCO transfer Carson Jordan proveranno a creare grattacapi sul lato opposto, cercando così di favorire le secondarie e soprattutto un duo di cornerback che ha svolto un buonissimo lavoro in copertura pochi mesi fa, Joe Brown, 1 intercetto, 10 pass defended, e De’Andre Simmons, 1 INT, 8 broken pass; il loro primo backup, Leverick Johnson, 2 palloni pizzicati in regular season, sarà probabilmente promosso titolare nel nuovo schieramento a 5 DB, andando ad occupare il ruolo di nichelback a fianco delle safeties Juwan Gardner, 35 placcaggi, e Marcus Ward, che ha ottenuto un quinto anno di eleggibilità dopo essersi infortunato al ginocchio lo scorso Settembre.

Mike White

NFL Prospect to watch: principale artefice dell’attacco di Western Kentucky che ha stupito tutti gli addetti e i fans del college football Mike White si appresta ad iniziare una stagione che lo vede partire come uno dei quarterback da seguire con maggiore attenzione in vista del Draft NFL 2018; dotato di un ottimo braccio, potente e preciso, ha lanciato per 4,363 yards, 37 TD pass e 7 INT l’anno passato, chiudendo con il terzo miglior rating, 107.4 della NCAA.
Abile a muoversi nella tasca e gestire l’ovale anche sotto enorme pressione, in grado di scaricare molto bene sul profondo, ha una delle percentuali più alte della nazione nei pass oltre le 30 yards, dopo aver fallito a South Florida, dove era stato gettato nella mischia giovanissimo, ha saputo risorgere a WKU, diventando il degno successore di Brandon Doughty; buon game manager, considerato uno dei migliori pro-prospect ai tempi del liceo, dovrà confermare le ottime cose fatte nel 2016 e dimostrare di non essere un semplice QB da sistema.