War Room: Michael Bennett

Photo of Michael BennettData di nascita

n.d.

Ruolo e College

DE – Ohio State (B1G)

Altezza e peso

1,88 m (6’2”)  132 kg (293 libbre)

Classe

Senior

Overview

Michael Bennett è, a parere di chi scrive, il miglior 3-technique pass rusher del sicuramente ricco lotto di tackle di difesa che questo draft propone.

Campione in carica FBS con i Buckeyes, Bennett ha saputo dare il proprio contributo decisivo quando più contava, ovvero nel finale di stagione culminato nella vittoria del titolo collegiale, dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative a causa di piccoli problemi fisici e di un impiego forse improprio nella posizione di 1-technique, ovvero immediatamente a fianco del centro avversario, che non esalta le sue doti e lo penalizza fisicamente.

Bennett ha chiuso la stagione con numeri di rilievo: 41 tackles, di cui 14 dietro la linea di scrimmage, 7 sacks, 3 fumbles forzati e 3 passaggi deflettati, numeri simili a quelli della stagione precedente, il che conferma l’ottima costanza di rendimento del prodotto di Ohio State.

Giocatore fisicamente ben strutturato, senza troppo peso in eccesso, Bennett possiede braccia lunghe per la sua altezza, più di 33 pollici, che lo aiutano a competere contro gli uomini di linea che si trova a fronteggiare, il più delle volte più alti e pesanti di lui. Questo aspetto, unito a mani grandi e forti, lo rendono un giocatore molto ben sviluppato nella parte superiore del corpo.
Per quanto riguarda la parte inferiore del corpo, invece, Bennett potrebbe mettere su un po’ di massa utile, cosa che lo aiuterebbe contro le corse.

Punti di forza

I pregi di questo senior sono facilmente identificabili: esplosività da vendere, primo passo fulmineo ed efficace, che abbinato alle braccia sopra decantate e a una tenacia che non lo fa sfigurare nemmeno se raddoppiato, tratteggiano un pass rusher interno davvero pro-ready, grazie anche ad un arsenale di mosse completo (tra cui spiccano un’inside arm-over e una spin move che dispiegano tutte le qualità qui menzionate) che sa alternare e far fruttare a dovere.

Punti deboli

Il numero 63, cambiato a metà stagione in 53 per onorare un compagno di reparto scomparso, gioca con il baricentro basso, attacca sempre il gap assegnatogli con violenza, correndo il rischio di non leggere bene alcune situazioni di gioco sulle corse queli reverse e cutback.
Contro le corse, infatti, Bennett non è un prodotto finito, giudizio che potrebbe dapprima relegarlo a un contributo specifico sui terzi down, dove la sua aggressività e velocità si metterebbero in luce. Soffre a tratti le power runs avversarie, dove la sua capacità di anticipare l’avversario di linea è ridotta vuoi per la natura del gioco, vuoi per una non brillantissima capacità di lettura.

Questi difetti contro le corse non costituiscono delle limitazioni insuperabili, e un buon coach, magari in uno schema adatto, potrebbe correggerli, viste anche le recensioni caratteriali positive di cui il ragazzo gode, che lo descrivono come un leader in campo e nello spogliatoio.

Previsione

In ottica draft, Bennett sarà quasi certamente scelto da una squadra che impiega una 4-3, in quanto non possiede la stazza adatta a essere schierato in una 3-4.

Per quanto riguarda il round, una proiezione ragionevole può essere il secondo; indicazione invero generica ma è difficile prevedere se qualche squadra con uno schema aggressivo al fondo del primo sia pronta a investire una scelta così alta su un prospetto che, almeno per i primi mesi della sua carriera da professionista, sarà impiegato verosimilmente solo contro i passaggi. Parimenti, dato il talento disponibile in questo draft a livello di linea difensiva, Bennett potrebbe scendere fino alla prima metà del terzo giro.

Un buon paragone per Michael Bennett mi sembra essere Antonio Smith, ma il suo gioco, se migliorerà contro le corse, potrà ricordare quello di un Aaron Donald meno potente ed esplosivo.

Gli esperti americani suggeriscono unanimamente Mike Daniels, e non li si può certo biasimare in quanto le similitudini anche qui si sprecano.

Video Highlights

– Alfredo Cota –