War Room: Jameis Winston

Data di Nascita

6 Gennaio 1994

Ruolo e College

QB – Florida State (ACC)

Altezza e peso

6’4’’ (193 cm), 230 lbs (104 kg)

Classe

Sophomore

Carriera collegiale

Dopo l’incredibile esordio della passata stagione non è riuscito del tutto a ripetersi in quella da poco conclusa, divenuta la sua ultima in NCAA dopo la decisione di passare professionista già quest’anno.
In due sole season a Talahassee ha riscritto i record dei Seminoles e della Division I-A, diventando il miglior freshman quarterback del college football di sempre, come confermato dai tanti riconoscimenti ottenuti e i premi vinti al termine del torneo 2013.
BCS National Championship MVP e Heisman Trophy le classiche ciliegine su una torta davvero succulenta, che lo hanno visto primeggiare in ranking e classifiche diventando uno dei talenti più apprezzati e corteggiati del panorama universitario, nel quale, in un biennio, ha lanciato per 7,964 yards, 65 touchdowns e 28 intercetti.

Overview

In possesso di tutte le caratteristiche fisiche e tecniche necessarie per diventare un franchise quarterback a livello professionistico, Winston è diventato il più accreditato ad aggiudicarsi la prima scelta assoluta del prossimo Draft nel momento stesso in cui ha deciso di dichiararsi eleggibile.
Potente, istintivo, in grado di creare traiettorie pressoché impensabili quando ha la palla in mano, ha dimostrato di essere il classico leader in grado di tenere in pugno la squadra e di farsi seguire in ogni impresa dai propri compagni.
Un vincente nato, i principali dubbi nei suoi confronti riguardano il comportamento fuori dal campo, ed una maturità che non sembra essere all’altezza del ruolo e del compito che dovrà svolgere in NFL.
Su quest’ultima, però, una cosa va detta, ovvero che chi lo ha seguito da vicino, per inciso l’head coach dei ‘Noles Jimbo Fisher, assicura che il ragazzo ha molta più testa di quella mostrata in pubblico finora.
Come si suol dire, insomma, “se son rose, fioriranno…

Punti di forza

L’esperienza maturata in una Pro-Style Offense, soprattutto nel college football di oggi, va vista innegabilmente come un pregio, soprattutto quando è supportata da numeri superiori alla media, e in particolare da una precisione certificata dal numero di passaggi completati in carriera, superiore, di poco, al 66 %.
A questa va unita la capacità di cercare sempre e comunque il compagno più libero cui affidare l’ovale, ed un braccio in grado di colpire, senza problemi, le zone più profonde del campo, dove spesso è riuscito a raggiungere i propri ricevitori, confezionando dei big play tanto spettacolari quanto efficaci.
Tendenzialmente portato a prendere decisioni eccellenti quando è in possesso dell’ovale, ha un’incredibile capacità di regolare la velocità del suo gioco a seconda della situazione in cui si trova, eludendo spesso e volentieri la pressione avversaria e le letture delle difese che lo affrontano con cambi repentini e lanci in finestre che molti altri QB non avrebbero nemmeno, lontanamente, preso in considerazione.

Debolezze

Oltre ad un discutibile comportamento off the field, sul prodotto di FSU pesano diversi punti interrogativi riguardanti la sua mobilità nella tasca, e la capacità di muoversi fluidamente al suo interno; caratteristica che spesso ha reso la vita difficile, nel football professionistico, a tanti QB fisicamente simili a lui.
A questo si aggiunge una certa lentezza, mostrata in alcune occasioni, nello scaricare l’ovale, a causa, principalmente, della sua tendenza a cercare sempre e comunque il big play piuttosto che la soluzione più semplice e immediata.
Da testare sotto pressione, a volte ha dato l’impressione di non saperla gestire, da l’idea di prendersi ancora troppe pause nelle fasi iniziali della partita, facendosi risucchiare in un approccio morbido e pigro che spesso lo costringe ad inseguire i team avversari nei secondi tempi.