Virginia Tech Hokies: quick preview 2015

Football Study Hall Ranking: 26

Head Coach: Frank Beamer (27 years, si, avete letto bene, ventisette, 231-115-2)

Record 2014: 7-6

Match da non perdere: at Georgia Tech (Nov. 12)

Punto di forza: La difesa schiera sette potenziali All-ACC ed è guidata da un corner pazzesco come Kendall Fuller  che già quest’anno da junior potrebbe essere proiettato immediatamente nei piani altissimi del prossimo Draft 2016, e da una linea che l’anno scorso ha messo a ferro e fuoco i backfield avversari.

Punto debole: In un attacco che nell’ultimo triennio ne ha combinati di tutti i colori in senso negativo, la linea offensiva paga un forte ricambio generazionale ed una storia di multipli infortuni

First look offense: Se c’è qualcosa di immutabile nella vita di Blacksburg, in Virginia, è il coach del locale college, Frank Beamer, che come un monarca elisabettiano, regge le sorti degli Hokies che l’anno scorso hanno salvato per il rotto della cuffia una serie di 22 annate con record positivo. A VTech non cambia il capo, i cui santini fanno bella mostra in chiunque voglia bene al programma di Virginia Tech, in pratica creato da Beamer, ma quello che arriva è l’anno decisivo per l’OC Scot Loeffler alla terza stagione, che ha trascorso il primo anno a introdurre il suo sistema ed il secondo anno a combattere contro inesperienza individuale e infortuni. Quest’anno tutti i principali giocatori del fronte offensivo tornano al loro posto e Loeffler può finalmente affrontare la stagione con tutte le carte in regola: il quarterback Michael Brewer, transfer da Texas Tech dal ruolino altalenante, ha lanciato per 18 touchdown e 2.692 yard, ma anche 15 intercetti, sebbene 11 siano stati nella prima metà della stagione. I Ricevitori Isaiah Ford e Cam Phillips l’anno scorso hanno messo assieme 96 ricezioni, 1.207 yard e nove touchdown come freshman, e Bucky Hodges ha mandato in frantumi tutti i record da tight end della scuola con 45 ricezioni, 526 yard e sette touchdown il tutto da reshirt freshman. Manca solo un elemento che rimane incerto, ovvero le corse: Shai McKenzie e Marshawn Williams tornano da infortuni importanti alle ginocchia (e McKenzie alcuni problemi legali), il miglior rusher del 2013 ovvero Trey Edmunds è di nuovo disponibile, e J.C. Coleman ha dimostrato di potersela cavare comunque bene da starter dopo aver fatto il grosso del lavoro nelle ultime quattro gare con 468 yard.
Come sempre, la linea offensiva rimane una big question, sia per la tendenza all’infortunio, sia per la necessità di rimpiazzare ben tre titolari, il quintetto schierato titolare in primavera, ed in particolare guardia sinistra Wyatt Teller, ex pugile che è entrato nel quintetto base a metà dello scorso anno, hanno soddisfatto lo staff che dovrebbe quindi schierare il centro Eric Gallo, le guardie Teller e Augie Conte, ed i Tackle Jonathan McLaughlin al lato cieco e Wade Hansen, tuttavia dubbi rimangono, anche sulla profondità del reparto.

Dadi Nicolas

First look defense: La forza del gruppo guidato dal DC Bud Foster sta nella linea difensiva e, in misura minore sulla secondaria. Gli Hokies hanno quattro linemen difensivi che sono stati All-ACC nella loro carriera: il Tackle Luther Maddy (3rd Team 2013) torna da un redshirt medico, in coppia con sottodimensionato ma veloce Corey Marshall (2nd Team 2014) all’interno; gli end appaiono dirompenti con Dadi Nicolas (2nd Team 2014) e Ken Ekanem che hanno imperversato nei backfield avversari per un totale di 18,5 sack e 33 TFL lo scorso anno, il più produttivo duo di tutta la ACC.
Il più grande punto interrogativo della difesa è subito dientro, nei linebacker, dove Deon Clarke ritorna a far coppia esterna con in senior Ronny Vandyke, ma il sophomore Andrew Motuapuaka sarà uno starter per la prima volta nella sua carriera. Tuttavia, gli Hokies hanno una consolidata tradizione di passrush e cover, e qualche coniglio dal cappello non mancherà, considerndo che in depth già come backup sono presenti due freshman come Carson Lydon e Holland Fisher.
La secondaria non ha dato informazioni precise a primavera date le assenze, ma il cornerback Kendall Fuller, All-American, assicura quella qualità che sarebbe pazzesca se sommata a Brandon Facyson, infortunatosi due volte in un anno e tutto da verificare. Il suo ritorno permetterebbe a VTech di spostare il versatile Chuck Clark alla sua posizione più naturale di safety, altrimenti il gioco dei quattro cantoni sarebbe solo peggiorativo.

Kendall Fuller

NFL prospect to watch: a costo di diventare ripetitivi, il junior CB Kendall Fuller, appena due anni dopo il diploma di high school, viene già visto come una possibile scelta al primo turno il prossimo aprile al Draft NFL, e sicuramente in questa stagione avrà tutti gli occhi addosso, come si usa per quello che probabilmente è uno dei corner migliori della NCAA, con un innato talento nella copertura, una competenza fondamentale per qualsiasi difesa che spera di rallentare gli attacchi su passaggio di oggi. Fuller è comunque un giocatore full optional nella sua posizione, partendo dal fisico (6’0″ per 197 libbre) per passare al suo istinto e finire con le ball skill che gli hanno permesso 17 passaggi abbattuti e due intercetti l’anno scorso, il tutto pare con un polso fratturato. Il suo 2015 può essere un vero trampolino di lancio verso il professionismo e prima ancora verso il Thorpe Award ed il secondo All-American, se sarà capace di sfruttare la pressione messa ai QB da parte dei suoi compagni passrusher.