Tulsa Golden Hurricanes: quick preview 2014.

tulsa-12-scriptFootball Study Hall Ranking: n. 74

Head Coach: Blake Blankenship (4th year, 22-17)

Record 2013: 3-9

Match da non perdere: vs. Tulane (Aug. 28), vs. Southern Methodist (Nov. 8)

Punto di forza: con il ritorno di Demarco Nelson e la conferma nell’altro spot di safety di Michael Mudoh, leading tackler della C-USA, la scorsa stagione, con 133 placcaggi all’attivo, le secondarie di Tulsa hanno i numeri e il talento necessari per cercare di tenere in carreggiata una squadra partita con ben altre ambizioni l’anno passato e trovatasi a raccogliere i cocci di una season deludente, chiusa con nove, roboanti, sconfitte; su di loro, e sui cornerback Dwight Dobbins e Will Barrow punta moltissimo il DC Brent Guy, che spera, attraverso la difesa sui passaggi, di mantenere gli Hurricanes nelle posizioni nobili della AAC, conference in cui esordiscono quest’anno.

Michael Mudoh
Michael Mudoh

Punto debole: la forza di questo team fino a dodici mesi fa era l’attacco, che con la sua abnorme produzione era riuscito a lanciare in orbita il programma di coach Blankenship, giunto ad un anno decisivo in Oklahoma; molto dipenderà dalla posizione di QB, fondamentale da sempre nel suo sistema gioco, e che quest’anno vivrà sulla lotta tra il sophomore Dane Evans, che nello scorso torneo ha giocato poco e male, 898 yds, 4 TD e ben 10 intercetti, e il true freshman Jabe Burgess, due ragazzi che hanno ancora tutto da dimostrare.

First look offense: il grande backfield che ha caratterizzato da sempre il progetto Blankenship, riparte da un sophomore che nel 2013 ha effettuato appena due portate, James Flanders, prospetto interessante ma che non sembra essere in grado di reggere in solitudine il peso del reparto; per aiutarlo, il coaching staff ha deciso di affidare più tocchi al transfer Tavarreon Dickerson, dimostratosi un buon playmaker in NJCAA, e a Zach Langer, junior già visto all’opera lo scorso anno.
Sulle sideline, invece, spazio ai sophomore Keevan Lucas, secondo nel team con 442 yards e 1 TD all’attivo nella passata stagione, e Keyarris Garrett, buon talento al rientro da un infortunio alla gamba che lo ha tenuto lontano dai campi negl’ultimi dodici mesi, con buone possibilità d’impiego per la matricola Nigel Carter, considerato il miglior recruit della classe giunta a Tulas in primavera; a dar manforte al passing game proverà anche il TE Tyler Wilson, che tornerà utile pure come bloccatore in supporto ad una linea costruita intorno al valido OT Garrett Stafford.

First look defense: solida la linea difensiva, che può contare sul ritorno di tutti i vecchi starter, i tackle Jesse Brubaker e Derrick Luetjen, 49 tackles, 2.0 sacks, e gli end Chris Hummingbeard, 8.5 tackles for loss, 3.0 sacks, e Derrick Alexander, leader della squadra con 6.5 sack all’attivo nel torneo passato; stravolta, invece, la mediana, nella quale però c’è da segnalare un rientro di peso, quello di Trent Martin, uscito di scena dopo appena cinque partite, in cui aveva fatto registrare 29 placcaggi e 4.5 tackles for loss, a causa di un brutto infortunio alla gamba.
Con lui, nelle posizioni di linebacker esterni, si allineeranno i senior Mitchell Osborne, 83 tackles, e Montell Hawkins, che dovrebbero essere inizialmente preferiti ai redshirt freshman C.J. Gooden e Craig Suits; di buon livello, infine, le squadre speciali, dove oltre al solido kicker Carl Salazar, che ha realizzato la miglior percentuale di realizzazione in C-USA pochi mesi fa, troverà spazio il confermatissimo sophomore punter Dalton Parks.

Demarco Nelson
Demarco Nelson

NFL Prospect to watch: dopo un anno lontano dal football per problemi accademici si riprende la sua posizione nel back-end Demarco Nelson, giocatore che, da solo, può cambiare il volto dei Golden Hurricanes; protagonista indiscusso del team che dominò in Conference USA nel 2012, quando mise a segno 80 tackles e 2 intercetti, ritorna per ridare lustro ad una squadra che nel 2013 ha perso smalto e reattività
Veloce, istintivo, buon colpitore in grado di fornire un supporto adeguato contro le corse, è dotato di buone capacità di lettura che gli permettono di risultare decisivo anche nella passing defense; ottimo playmaker, difficilmente passerà inosservato agl’occhi degli scout NFL, soprattutto se dovesse riuscire a centrare la nomina nell’All-American Team, un traguardo che sembra essere ampiamente alla sua portata.