Texas Christian (TCU) Horned Frogs: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 22

Head Coach: Gary Patterson (18th year, 149-54)

Record 2016: 6-7

Match da non perdere: vs. Southern Methodist (Battle for the Iron Skillet, Sep. 16), at Oklahoma State (Sep. 23), vs. Baylor (The Revivalry, Nov. 24)

Kyle Hicks

Punto di forza: l’Air Rad rimane il mantra dell’attacco di TCU ma a Forth Worth avranno a disposizione un backfield zeppo di runner pronti a contribuire ad alzare la produzione offensiva alternando le classiche portate a giocate fuori dal backfield che possono risultare devastanti se raggiunto il campo aperto; il senior Kyle Hicks, 1,042 yards, 12 TD, e Shaun Nixon sono i due runningback tradizionali che si occuperanno di sviluppare il gioco a terra, mentre il sophomore Darius Anderson, 229 yds, 1 touchdown, e Selo Olonilua i due back chiamati a ricevere i lanci del proprio QB allargandosi nella flat o sviluppando le varie tracce subito alle spalle della linea avversaria, in un mix che può diventare letale per qualsiasi difesa.

Punto debole: lo scorso anno gli Horned Frogs hanno guidato la Big XII per sacks messi a segno ma le cose sono destinate a cambiare dopo che hanno perso i migliori pass rusher del team e si ritrovano con una linea completamente rivoluzionata, in cui l’unico confermato è il veterano Chris Bradley, 5.5 tackles for loss, 3.5 sacks; l’idea del coaching staff è quella di sfruttare la situazione per mettere fine a quello che è stato uno dei problemi più grossi del team negli ultimi anni, ovvero la mancanza di dimensioni sulla linea, motivo per cui i vari Ross Blalock, Ez’ra Tuua, transfer JUCO, e la matricola Corey Bethley potrebbero trovare presto spazio al centro.

First look offense: la prima esperienza da starter con Texas Christian non è stata del tutto positiva per Kenny Hill, che ha corso per 609 yds, 10 touchdowns, e lanciato per 3,208 yards, 17 TD pass, 13 INT, ma è caduto spesso in errore, prendendo diverse decisioni sbagliate quando si è trovato ad avere la palla tra le mani; a questo va aggiunto che non sempre ha goduto della massima collaborazione da parte dei suoi ricevitori, tra i peggiori della nazione in fatto di drop, e che a volte il ritardo nel mettere per aria l’ovale era anche dovuto all’assenza di un vero e proprio target affidabile, cosa che potrebbe ripetersi anche quest’anno visto che l’unico elemento di un certo valore rimasto a roster è Taj Williams, 702 yds e 5 touchdowns.
La speranza è che due top recruit dell’ultima campagna, Omar Manning e Jalen Reagor, strappato ai Sooners, entrino con prepotenza nella depth chart e riescano fin da subito a dare una mano al reparto, unendosi ai vari John Diarse, 442 yards, 3 TD, Desmon White, Emmanuel Porter e al velocissimo junior KaVontae Turpin, 295 yds, 1 meta, visto all’opera anche come kick returner; sulla linea il RT Lucas Niang e il LG Cordel Iwuagwu si affiancheranno ai colleghi Joseph Noteboom e Matt Pryor andando a completare un quintetto ottimamente guidato dal centro Austin Schlottmann.

First look defense: trovati quanto prima i giocatori da inserire all’interno andrà anche sistemato l’esterno della linea difensiva, dove dovrebbero trovare spazio Brandon Bowen e l’ex UL-Monroe Ben Banogu, che con i Warhawks aveva disputato una buona freshman season chiudendo con 5.0 sacks all’attivo; subito dietro il punto di forza del reparto allenato da Chad Glasgow, ovvero la coppia di linebacker veterani formata da Travin Howard e Ty Summers, secondo nel team con 121 placcaggi e 5.0 tackles for loss messi a segno.
Montrel Wilson e Sammy Douglas, altri elementi esperti, saranno i backup chiamati a farli rifiatare quando necessario e contribuire ad una rushing defense che deve cercare di arginare maggiormente i runner avversari, magari trovando un maggiore contributo da parte della deep a tre composta da due buoni colpitori come Nick Orr, 86 tackles, 4 INT, Ridwan Issahaku, e Niko Small, talento esploso in autunno totalizzando 86 placcaggi e 9 broken pass; completano le secondarie i due cornerback Ranthony Texada, 7 passaggi deflettati,e Julius Lewis, che si è ripreso lo starting spot dopo essere stato ottimamente sostituito dal redshirt sophomore Jeff Gladney durante l’infortunio.

Travin Howard

NFL Prospect to watch: reduce da due stagioni in cui ha superato la quota dei 100 tackles messi a segno Travin Howard è il leader indiscusso della difesa degli Horned Frogs, reparto che ha guidato la scorsa season facendo registrare 130 placcaggi, 4.0 tackles for loss, 1.5 sacks, 1 intercetto, 2 forced fumbles e 1 fumble recuperato; numeri da capogiro che lo hanno issato in vetta alla conference e che hanno spinto gli scout NFL a concedergli maggiori attenzioni, soprattutto per le sue caratteristiche fisiche che gli permettono di essere utilizzato anche come ibrido in una posizione a metà tra la safety e il linebacker.
Ruolo che ha ricoperto occasionalmente anche a Forth Worth quando è stato necessario utilizzarlo come Moneybacker e nel quale ha sempre mostrato ottime competenze in coverage, lavorando molto bene sia a uomo che a zona quando schierato nello slot; nonostante l’elevata produzione dovuta soprattutto alla sua capacità di leggere il gioco e muoversi rapidamente verso il luogo dove si trova l’ovale, deve migliorare la sua tecnica nell’evitare i blocchi, visto che spesso viene intercettato dagli avversari e tarda a completare il proprio placcaggio.