Temple Owls: quick preview 2016

temple-11-Football Nation Ranking: n. 53

Head Coach: Matt Rhule (4th year, 18-20)

Record 2015: 10-4

Match da non perdere: at Penn State (Sep. 17), vs. South Florida (Oct. 21)

P.J. Walker
P.J. Walker

Punto di forza: il miglioramento costante che ha contraddistinto la carriera di P.J. Walker consente a Coach Rhule di sognare in grande, ed ambire come minimo ad un back-to-back nel match che vale il titolo della American Athletic Conference; dual-threat cresciuto anche come passer, il QB degli Owls ha chiuso con 2,972 yards, 19 TD pass e 8 intercetti all’attivo la sua terza stagione in NCAA, e si appresta a concludere il suo viaggio nel football universitario guidando Temple verso traguardi mai raggiunti prima.

Punto debole: usciti di scena Matt Ioannidis e Tyler Matakevich a Broad Street dovranno lavorare parecchio in offseason per individuare nuovi leader del reparto difensivo, rimasto privo di quei playmaker che lo avevano trascinato negli anni scorsi; a risentire delle assenze sarà soprattutto la mediana, che non ha perso solo la guida, ma anche il giocatore più produttivo del gruppo. A sostituirlo, nel mezzo, ci proverà Jarred Alwan, che ha messo a segno 73 placcaggi e 7.5 tackles for loss in autunno, ed ora si appresta a prendere in mano un terzetto completato dai senior Stephaun Marshall, 46 tkl, e Avery Williams, 49 stops e 6.5 tackles for loss.

First look offense: l’addio del centro Kyle Friend non dovrebbe ripercuotersi più di tanto sulla linea offensiva, che recupera quattro starter della passata stagione e sposta la guardia sinistra Brendan McGowan per sostituire il giocatore passato nei professionisti nel corso dell’ultimo Draft; con Dion Dawkins e Leon Johnson confermati negli spot di tackle, Brian Carter rimasto ben saldo in quello di RG e il giovane Johvan Fair pronto ad inserirsi in quello di LG, la OL è nuovamente pronta a ricoprire un ruolo di fondamentale importanza nell’attacco di Temple, e soprattutto per una rushing offense che promette di regalare emozioni.
A guidarla il veterano Jahad Thomas, che potrà inoltre contare sulla preziosa collaborazione dei sophomore Jager Gardner e Ryquell Armstead, 191 yds, 2 touchdowns, entrambi già visti in campo nella freshman season, con il secondo che, ad un certo punto, sembrava ad un passo da scalare la depth chart e diventare un’alternativa importante per le giocate palla a terra; sulle sideline Ventell Bryant, 579 yards, 3 TD, e Adonis Jennings, 146 yds, 2 segnature, saranno invece i terminali principali per Walker, che, stando a quanto visto in primavera, pare anche intenzionato a coinvolgere maggiormente l’ex Hawaii Keith Kirkwood e i due tight end Colin Thompson e Kip Patton, un ex basketball player che può rivelarsi un’opzione intrigante nella redzone avversaria.

First look defense: andato Ioannidis toccherà a Praise Martin-Oguke, 30 placcaggi, 9.0 tackles for loss, reggere il peso di una pass rushing che punterà con decisione sull’esperto Haason Reddick, 46 stops, 13.0 placcaggi per perdita di terreno, valido run stopper che si è messo in mostra nelle difese di situazione lo scorso anno, e che cercherà di fornire il proprio contributo unendosi ai defensive tackle Averee Robinson e Michael Dogbe, dai quali ci si attende una maggior pressione sul QB avversario.
Nelle secondarie sarà interessante osservare come si comporterà nel nuovo ruolo Sean Chandler, cornerback spostato nella posizione di free safety per consentirgli di sfruttare al meglio la sua ottima tecnica di placcaggio che lo ha visto chiudere terzo nel team lo scorso anno, con 65 tackles; dotato di un buon fiuto per l’ovale, ha messo a segno 4 intercetti e 10 pass defended, farà coppia sul profondo con il senior Delvon Randall, lasciando a Nate Hairston e uno tra l’ex receiver Derrek Thomas e l’emergente matricola Kareem Ali il compito di difendere le sideline.

Jahad Thomas
Jahad Thomas

NFL Prospect to watch: esploso definitivamente sulla scena del college football la scorsa stagione, quando ha corso per 1,262 yards e 17 TD, Jahad Thomas è il fulcro dell’attacco di Temple, il playmaker sul quale si sviluppano la maggior parte delle giocate offensive del team allenato da Matt Rhule, che su di lui ha puntato fortissimo fin dalla freshman season; veloce e dotato di un cambio di direzione che lo rende difficile da prendere per i difensori che si trovano a doverlo affrontare, elusività e finte sono le sue armi migliori, ed ha dimostrato di saperle sempre sfruttare a suo vantaggio per conquistare ulteriori yds. Valido anche come receiver al di fuori del backfield, è un po’ troppo leggero per ambire ad un ruolo di primaria importanza tra i professionisti, ma le sue caratteristiche fisiche e, soprattutto, tecniche, lo rendono utilissimo per quelle squadre che intendono fare affidamento su runner in grado di offrire maggiori alternative di gioco e, di rimando, imprimere dei cambi di ritmo improvvisi alle partite. Da seguire con attenzione, può essere un’altra gemma nascosta della prossima classe.