Il TaxSlayer Bowl di Jacksonville, oggi a mezzogiorno all’EverBank Field, segna l’inizio della storia di Georgia senza Mark Richt, licenziato assieme ad entrambi i coordinatori. Richt è stato tagliato dopo la stagione da 9-3, la 15ma al timone dei Bulldogs, in cui ha collezionato145 vittorie, sette top-10 AP Poll e due SEC Championship. Il defensive coordinator Jeremy Pruitt ha accettato lo stesso impiego ad Alabama, sostituendo proprio Kirby Smart che stanotte, se c’è n’era bisogno, ha dato l’ennesima prova della brillantezza della sua mente difensiva, lasciando Michigan State e Connor Cook a zero punti.
Il ruolo provvisorio si allenatore di Georgia è stato affidato a Bryan McClendon, WR Coach e, precedentemente giocatore, ovviamente WR, sotto Richt tra il 2002 ed il 2005, ciò che sarà da capire è che tipo di motivazione avrà la squadra è che tipo di motivazione potrà aggiungere McClendon che potrebbe anche non rimanere con l’arrivo di Smart tra poco più di una settimana.
Dall’altra parte c’è Penn State, che dopo i decenni di Paterno, ha passato anni deludenti tra postumi dell’infelice vicenda Sandursky e instabilità negli staff tecnici. Tom Bradley ha servito come allenatore ad interim per il Bowl 2012 dopo il licenziamento di Joe Paterno, Bill O’Brien e James Franklin sono stati due coach assunti nell’ultimo quadriennio, e dopo aver battuto Boston College 31-30 nella prima stagione di Franklin, la squadra non è maturata, involvendo a 7-5 nel 2015. Solo San Diego State finito con un record vincente tra le squadre contro cui i Nittany Lions hanno vinto. Gran parte dei problemi è da imputare ad un attacco giunto #101 in punteggio (23,7 punti a partita) e #106 in total offense (344,0 yard a partita) nonostante sia guidato dal talentuoso Christian Hackenberg, decisamente migliorato passando da 15 a 5 intercetti in stagione, ma sceso in quanto a percentuale di completamento ma soprattutto protetto in maniera oscena dalla linea che ha permesso 82 sack tra 2014 e 2015. Il licenziamento di coordinatore offensivo John Donovan pareva molto più che ragionevole, sostituito da coach Joe Fordham Moorhead. Il quarterback coach Ricky Rahne sarà l’OC contro i Bulldogs in quello che potrebbe essere l’incontro finale di Hackenberg per i Lions.
Ad Hackenberg spetta un lavoro da far tremare i polsi. I Bulldogs hanno concesso il minor numero di Yard su passaggio per partita (146,1) nella nazione. Penn State potrebbe quindi richiedere un uso più sostenuto di Saquon Barkley, frosh running back che ha una media 6.1 YPC, da mandare contro una difesa di Georgia che sarà priva di uno dei suoi migliori placcatori, Tim Kimbrough, che è stato sospeso. I Nittany Lions sono #11 nazionali contro il passaggio (174,5 YPG) e disporranno di nuovo del Lombardi Award, Carl Nassib, autore di 15,5 dei 44 sack stagionali di Penn State. La caccia al quarterback rosso è aperta, chi sarà questo quarterback è ancora da vedere. Greyson Lambert è stato panchinato contro Florida proprio a Jacksonville a causa della prova opacissima, a favore di Fatom Bauta, autore poi di 4 intercetti. Quest’ultimo ha dichiarato il trasferimento per il 2016 a Colorado State. La recluta 5 stelle Jacob Eason si trasferirà con molta probabilità in Virginia.
Previsione: due attacchi su passaggio in difficoltà contro due difese dominanti, SEC e B1G sembrano qui essere tornate agli anni ’70 o poco più, anche in considerazione del fatto che questo è il secondo incontro tra Penn State e Georgia, il primo si concluse con i Nittany Lions che guadagnarono il loro primo titolo nazionale battendo i top-ranked Bulldogs 27-23 nel Sugar Bowl del 1983. Le due Conference sono anche al quarto incontro di questa post season, con la B1G indietro 2-1 causa vittoria di Tennessee su Northwestern, Bama su MSU e Michigan su Florida. Tuttavia se anche le premesse sono scoppiettanti, temo che Georgia farà un sol boccone di PennSt, troppo devastata nella propria linea offensiva per poter sperare di dare ritmo al proprio attacco. Una lieve doppia cifra potrebbe già bastare per la vittoria, un TD difensivo non sarebbe certo inaspettato.