San Diego State Aztecs: quick preview 2014.

san-diego-state-13aFootball Study Hall Ranking: n. 81

Head Coach: Ricky Long (4th year, 25-14)

Record 2013: 8-5

Match da non perdere: at North Carolina (Sep. 6), at Fresno State (Oct. 4)

Punto di forza: il fatto che il quarterback Quinn Kaehler abbia deciso di rimanere a San Diego per un’altra stagione è un passo fondamentale per gli Aztecs, già alle prese con un ricambio nel backfield e sulle sideline; il senior, dopo aver ben figurato nella junior season completando per 3,007 yards, 19 touchdowns e 9 intercetti, ha rinunciato ad entrare nel Draft NFL per accumulare ulteriore esperienza e cercare conferme nel suo secondo anno da starting QB di un team che può rimanere in corsa per il titolo della Mountain West Conference fino in fondo.

Quinn Kaelher
Quinn Kaelher

Punto debole: le secondarie dovranno cambiare ben quattro dei cinque starter e pagheranno sicuramente dazio durante la stagione per via dell’inesperienza diffusa tra tutti i suoi nuovi elementi, che hanno visto il terreno di gioco con il contagocce ad eccezione del cornerback all’ultimo anno J.J. Whittaker, che ha chiuso il 2013 con 32 placcaggi e 3 intercetti all’attivo; sul lato opposto spazio al sophomore Damontae Kazee, che nei pochi spazi concessi è comunque riuscito a mettere a segno 41 tackles, mentre sul profondo si sistemeranno il redshirt freshman Trey Lomax, il sophomore Malik Smith e il JUCO transfer Na’im McGee, che occuperà la posizione ibrida.

First look offense: il running game ripartirà dall’interessantissimo Donnel Pumphrey, che nel corso della freshman season ha collezionato 752 yards e 8 touchdowns in 125 portate, piazzandosi immediatamente alle spalle dell’ex starter Adam Muema, giocatore che mancherà, indubbiamente, tantissimo al reparto offensivo degli Aztecs, che fortunatamente potranno però ancora contare sull’ottimo Ezell Ruffin, senior receiver che ha rinunciato ad entrare nel football professionistico per chiudere la sua carriera collegiale con San Diego, squadra con la quale l’anno passato ha chiuso in tripla cifra, totalizzando 1,136 yards e 3 touchdowns.
Ad aiutarlo nella costruzione del nuovo passing game ci saranno i WR Eric Judge, 3 TD, e Larry Clark, e la coppia di tight end formata da Robert Craighead, parso in gran spolvero in primavera, e Daniel Bruskill; abbastanza solida la linea, che annovera tre starter di ritorno tra le sue fila, i potenziali All-Conference Terry Poole, left tackle, e Darrell Greene, right guard, e il center al terzo anno Jordan Smith.

First look defense: la linea difensiva può produrre discreti numeri, anche se l’unico giocatore confermato rispetto alla passata stagione è il defensive end Dontrell Onuha, che si siederà sul lato opposto a Christian Heyward, rientrato nel football FBS dopo un anno passato al Grossmont College, dove si era trasferito dopo aver lasciato Southern California; con lui posizionato all’esterno, la D-line di San Diego acquisisce sicuramente un maggior valore, potendo anche fare affidamento sull’ottimo Sam Meredith, senior già visto sporadicamentei in campo l’anno passato, quando ha messo a segno 1.0 sacks e 2.0 tackles for loss.
In mediana oltre al ritorno di Cody Galea, che per essere confermato nello starting spot dovrà battere la concorrenza del junior Josh Gavert, 68 placcaggi nel 2013, gli Aztecs potranno contare anche sul rientro al top di Derek Largent, che ha giocato con un ginocchio malandato per l’intera durata della scorsa offseason, quando è sembrato un parente lontano del giocatore visto nel 2012, quando chiuse con 61 tackles e 6.5 sacks all’attivo.

Jay Fely
Jay Fely

NFL Prospect to watch: sulla stessa linea di Largent, anche l’altro senior Jay Fely, che ha chiuso anzitempo la stagione passata dopo essersi infortunato, ad un piede, alla quarta partita contro New Mexico State; linebacker undersized, in grado di fornire un ottimo contributo sia contro i passaggi che contro le corse, due anni fa aveva chiuso come leader indiscusso del team, facendo registrare 90 tackles e 7.0 sacks ed entrando in pianta stabile nel First Team All-Conference, dove era stato inserito anche durante la scorsa preseason.
L’uscita di scena anticipata ed inattesa dello scorso anno non gli ha comunque impedito di rimanere al comando delle classifiche di rendimento fino a quando è stato a disposizione dei coaches, grazie ai 20 placcaggi e al sack messi a segno nelle prime week; prospetto intrigante in ottica NFL, si è costruito una nomea di grandissimo colpitore nonostante una stazza limitata che avrebbe potuto vincolarlo per l’intera carriera NCAA. A fare la differenza, finora, è stata la buona capacità di lettura dello sviluppo del gioco e la rapidità con la quale è solito portarsi sul portatore di palla, prima di esploderlo con tackle spettacolari ed efficaci.