Pittsburgh Panthers: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 36

Head Coach: Pat Narduzzi (3rd year, 16-10)

Record 2016: 8-5

Match da non perdere: at Penn State (Sep. 9), at Virginia Tech (Nov. 18)

Quadree Henderson

Punto di forza: : aver cambiato il terzo OC in altrettante stagioni e perso due leader del calibro di Nathan Peterman e James Conner creerà certamente qualche grattacapo sul lato offensivo della palla ai Panthers, ma proprio dall’attacco potrebbero arrivare le spinte necessarie per inanellare un’altra stagione positiva, puntando con maggiore decisione sulle doti di playmaker di Quadree Henderson, ragazzo che ha dimostrato di saper produrre in svariati ruoli dividendosi tra quello di ricevitore e di runner; dalle sue gambe, ha corso per 631 yards e 5 TD, e dalle sue mani, ha ricevuto per 286 yds e 1 touchdown, dipenderanno molte delle fortune future di Pitt.

Punto debole: la passing defense è stata disastrosa lo scorso anno, chiudendo penultima nella nazione con oltre 333 yards concesse a partita, e le cose non sembrano destinate a migliorare quest’anno nonostante la presenza di una safety del calibro di Jordan Whitehead, uno dei migliori giocatori della conference; lui, che sarà affiancato sul profondo da Dennis Biggs, e il corner Avonte Maddox, 3 INT, 8 broken pass, proveranno con la loro esperienza a limitare i danni, nella speranza che il DC Josh Conklin trovi le chiavi per far funzionare meglio la coverage.

First look offense: l’arrivo in Pennsylvania di Max Browne, ex five-star recruit di Southern California, ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai fans dei Panthers, che ora possono tornare a sognare avendo trovato un degno successore per Peterman e un quarterback in grado di mettere in pratica la pro-style offense giocata con successo nelle ultime due stagioni da Pittsburgh; all’ex ragazzo prodigio dei Trojans, spodestato da Sam Darnold, verrà consegnata una squadra che oltre ad Henderson e Weah può contare su alcuni talenti in rampa di lancio come sophomore receiver Aaron Mathews, Tre Tipton, e il second year tight end Chris Clark, che ha mostrato un buon potenziale in primavera.
Il fullback George Aston, 165 yards ricevute per 5 TD e altrettante segnature realizzate su run, sarà una risorsa fondamentale per questo team, che dovrebbe mantenere comunque abbastanza intatta la produzione sulle corse, sostituendo Conner con il suo backup Qadree Ollison, limitato a soli 2 touchdowns dagl’acciacchi patiti l’anno passato ma capace di correre per 1,121 yds, aggiudicandosi il premio come ACC Rookie of The Year, nel 2015; in attesa che esploda la matricola A.J. Davis sarà lui a condurre le danze nel backfield, dietro ad una linea che pur avendo perso due titolari sul lato sinistro ha ancora a disposizione un paio di elementi di assoluto valore come la guardia Alex Bookser e il tackle Brian O’Neill.

First look defense: coach Narduzzi dovrà lavorare parecchio con la linea difensiva in estate dopo che ha rilasciato Rory Blair per aver violato alcune regole comportamentali del team, aggravando una situazione di per se già resa difficile dalla partenza del pass rusher Ejuan Price; con il veterano fuori dai giochi andranno trovati due nuovi end tra Allen Edwards, James Folston e DeWayne Hendrix, frenato lo scorso anno da un infortunio subito nel terzo gioco dell’opener contro Villanova.
All’interno Amir Watts, Shane Roy e Keyshon Camp si alterneranno negli spot di tackle, cercando di dare il loro contributo ad una rushing defense che si poggia su un gruppo di linebacker capitanato dal confermato Oluwaseun Idowu, 75 tackles, e completato dalla presenza di Saleem Birghtwell e dell’emergente Quintin Wirginis, junior che in primavera ha dato seguito alle ottime prove offerte nella sophomore season, chiusa 28 stops, 4.5 tackles for loss e 4.0 sacks all’attivo.

Jester Weah

NFL Prospect to watch: esploso la scorsa stagione e rivelatosi un target prezioso per Peterman Jester Weah è un atleta a tutto tondo, ex sprinter che si è laureato campione di stato nel Wisconsin, che ha mostrato di trovarsi a suo pieno agio in una pro-style offense come quella giocata a Pittsburgh; veloce, dotato di un ottimo fisico e di mani educatissime, ha ricevuto per 870 yards e 10 touchdowns, conquistando più di 24 yds ad ogni ricezione completata.
Abile a strechare il campo e colpire in profondità, esegue sempre molto bene le tracce che gli sono state assegnate e si libera facilmente dei difensori avversari sgusciando rapidamente tra loro; dotato di una buona elevazione e pertanto capace di raggiungere l’ovale nel punto più alto, è maturato tardi ma la crescità e la solidità mostrata nell’ultimo anno lo rendono un prospetto interessantissimo in vista del Draft NFL 2018.