Peach Bowl 2015: preview

Nel giorno in cui si giocano le partite che determineranno le contendenti al NCAA Championship, al Georgia Dome di Atlanta andrà in scena un Chick-fil-A Peach Bowl dai contenuti interessantissimi, con protagoniste Florida State, reduce da un anno leggermente al di sotto delle sue aspettative, e Houston, uno dei team più caldi di questa season 2015; a guidarle il solito Jimbo Fisher, che ha velocemente ricostruito i Seminoles dopo aver regalato ben quattordici giocatori alla NFL, e Tom Herman, il volto nuovo del panorama del college football, considerato, quasi unanimemente, uno dei migliori coach emergenti.

Greg Ward Jr.
Greg Ward Jr.

La sua mano, la sua impronta, la si è vista per tutta la stagione nel gioco dei Cougars, che sono migliorati su entrambi i lati della palla sfruttando anche la crescita di alcuni talenti, esplosi definitivamente in autunno, come il quarterback Greg Ward Jr., atleta a tutto tondo che dopo essere stato reclutato come defensive back e impiegato come wide receiver, ha trovato una sua dimensione definitiva nel ruolo di quarterback, concludendo la stagione con 2,589 yards lanciate, per 16 TD pass e 5 INT, e 1,047 yds corse; autore di 19 rushing touchdowns, si è rivelato uno dei giocatori più elettrizzanti della nazione durante la regular season, guidando l’attacco di Houston ai vertici della NCAA con una media di 40.6 punti realizzati a partita.

Merito, oltre che delle sue qualità, anche dell’ottimo gruppo che gli è stato costruito intorno, a partire dal runningback Kenneth Farrow, 949 yards e 12 TD, che dovrebbe essere della sfida nonostante un problema al piede, fino ad arrivare al receiver Demarcus Ayers, leader indiscusso del team con 88 ricezioni all’attivo per 1,139 yds e 6 touchdowns; seguito, molto probabilmente, con estrema attenzione dalla D avversaria, il junior si dividerà le prese con Steven Dunbar, 350 yards ricevute, Linell Bonner, autore di 5 segnature, e Chance Allen, 693 yds, 4 touchdowns, che potrebbe sfruttare le attenzioni che le secondarie dei ‘Noles dedicheranno al compagno di reparto per sfoderare una prestazione di altissimo livello.

Sul lato opposto della palla ci sarà da lavorare parecchio per la mediana, guidata dai due migliori placcatori dei Cougars, il senior Elandon Roberts, leading tackler stagionale con 132 stops, e il junior Steven Taylor, 86 tackles e 9.0 sacks; loro e il DT B.J. Singleton, 20 placcaggi, saranno i primi baluardi chiamati ad intervenire contro il formidabile running game avversario, situazione di gioco in cui dovrebbero comunque essere adeguatamente supportati da un gruppo di defensive back tra i migliori della nazione, composto da ben tre membri dell’All-AAC First Team, il cornerback William Jackson III, 3 intercetti all’attivo, e le safeties Adrian McDonald e Trevon Stewart, che in coppia hanno prodotto 156 tackles, 6.5 sacks e 6 INT.

Dalvin Cook
Dalvin Cook

Saranno loro a doversi occupare di Sean Maguire, 1,128 yards, 9 TD pass, 2 intercetti, promosso definitivamente starter dopo l’esclusione, per motivi personali, di Everett Golson dal Peach Bowl; l’ex quarterback di Notre Dame ha visto crollare le proprie quotazioni, nonché le sue stesse prestazioni, con l’avanzare della stagione, lasso di tempo in cui è invece esploso il suo giovane rivale, diventato in poco tempo una certezza per il giovane attacco dei Seminoles, ancorato intorno alla sua stella più splendente, il sophomore runningback Dalvin Cook, incredibilmente escluso dalla finale per l’Heisman Trophy nonostante le 1,658 yds corse, i 18 touchdowns realizzati, e le ottime prestazioni che, a più riprese, ha sfoderato in stagione.

Proprio la sua voglia di rivalsa, e la volontà di contendere a Leonard Fournette il titolo di miglior runner della NCAA, potrebbero far la differenza nella sfida con Houston, nella quale sarà comunque fondamentale l’apporto che forniranno il suo backup Jacques Patrick, autore di 5 TD, e i tre ricevitori chiamati maggiormente in causa quest’anno, Travis Rudolph, 715 yards e 6 TD, Kermit Whitfield, 742 yds e 6 segnature, e Jesus Wilson, 554 yards e 2 TD, che hanno chiuso il torneo 2015 con almeno 50 ricezioni a testa.

In difesa si attende un’altra prestazione superlativa da parte delle secondarie, guidate dal talentuosissimo cornerback Jalen Ramsey, 43 placcaggi e 9 pass defended, che prima di spiccare il, provabilissimo, volo verso la NFL ha intenzione di rendere la vita difficilissima a Greg Ward Jr., provando ad annullare il suo target principale, Ayers, il giocatore che, in teoria, dovrebbe marcare a uomo per tutta la serata; il collega Marquez White, l’interessantissima SS Derwin James, una matricola, e la FS Lamarcus Brutos, 59 stops, completeranno l’opera sul profondo, sfruttando il lavoro che, sulla linea di scrimmage, dovrebbero garantire il velocissimo e atletico front three di FSU, composto da Nile Lawrence-Stample, 33 placcaggi, Derrick Nnadi, e DeMarcus Walker, 14.0 tackles for loss, 9.0 sacks. Rapidi ed esplosivi, con la collaborazione dei linebacker Terrance Smith, 53 tackles, e Reggie Northrup, leading tackler del team con 87 placcaggi all’attivo, renderanno la vita parecchio difficile alla OL dei Cougars.

Previsione: tanti i matchup che si creeranno in questa sfida, e diverse le trame che potrebbero svilupparsi a seconda di come saranno giocati i primi due quarti da entrambe le squadre; i missmatch chiave saranno comunque due, Ward contro la pass rushing e le secondarie di Florida State, e Cook contro la rushing defense di Houston. Sulla carta, salvo invenzioni del DC texano Todd Orlando, il giovane runningack dei Seminoles dovrebbe avere il compito più facile e quindi le chance per decidere il match del Georgia Dome.