Oregon State Beavers: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 60

Head Coach: Gary Andersen (3rd year, 6-18)

Record 2016: 4-8

Match da non perdere: at Washington State (Sep. 16), at Oregon (Civil War, Nov. 26)

Ryan Nall

Punto di forza: la buona notizia per coach Andersen è che si è vista una crescita da parte di tutta la squadra l’anno passato e buona parte del merito, oltre che sull’ottimo lavoro svolto da lui stesso e dai suoi collaboratori, va al runningback Ryan Nall, runner fisico che avrebbe i mezzi per giocare sia fullback che receiver e che ha corso per 951 yards e 13 TD, andando a segno anche su ricezione, 22 per 214 yds e 2 touchdowns; sarà ancora lui il cavallo da tiro dei Beavers, che nel backfield sarà coadiuvato dall’emergente sophomore Artavis Pierce, 523 yards, 3 TD, dal transfer laureato da TCU Trevorris Johnson e dall’ex Oregon Thomas Tyner, tutti impegnati nel tentativo di rendere più produttivo l’attacco di OSU, sceso fino al centoquindicesimo posto della nazione nel 2016.

Punto debole: mancano ancora le certezze nella posizione di quarterback, in cui entrambe gli starter visti all’opera lo scorso anno, Marcus McMaryion, 1,286 yds, 10 touchdown pass, 5 intercetti, e Darrel Garretson, che aveva lanciato per 617 yards, 3 TD pass, 4 INT, prima di infortunarsi al ginocchio, sono stati messi in discussione in primavera, quando è esploso il transfer dal Ventura Community College Jake Luton, pocket passer che supera abbondantemente i 2 metri di altezza in possesso di un braccio potente che sembra fare proprio al caso dei Beavers e del sistema adottato da coach Anderson. In svantaggio rispetto ai colleghi proprio per la poca conoscenza del playbook, sembra però convincere maggiormente in vista della partenza della regular season.

First look offense: la linea offensiva che sarà chiamata a proteggere il probabile nuovo starting quarterback ha perso pezzi importanti durante l’offseason e cercherà di ripartire dai due titolari tornati a Corvallis, il left tackle Blake Brandel e la guardia sinistra Gus Lavaka, oltre che dal nuovo centro Summer Houston, spostato su questo lato della palla dopo due stagioni passate in difesa.
A dare una mano in fase di blocco ci sarà anche il tight end Noah Togiai, giocatore versatile che rappresenta anche una valida opzione per il gioco aereo e che ha già messo a segno 1 touchdown lo scorso anno; mentre si attende di capire se rientrerà o meno l’ex QB Seth Collins, ricoverato alla fine della passata stagione per una malattia e dichiarato out per buona parte del 2017, toccherà a Hunter Jarmon e Jordan Villamin, 253 yards, 1 TD, tirare le fila del passing game, in attesa che si faccia largo qualche giovane, da Trevon Bradford al true freshman Isaiah Hodgins, stella dell’ultima classe di reclutamento.

First look defense: in difesa il DC Kevin Clune cercherà di tirare fuori il meglio da una linea che ha faticato a portare pressione sul backfield avversario, ma che con un anno di esperienza in più alle spalle può certamente migliorare le cose, soprattutto all’esterno, dove si attende un incremento prestazionale da parte del veterano Baker Pritchard, 23 placcaggi, 1.5 tackles for loss, end sul lato opposto all’ex bakup Phillip Napoleon, che affiancherà al centro il NT Elu Aydon, possente stantuffo centrale che può dare una grossa mano sulle corse.
Alle loro spalle quello che probabilmente è il punto di forza del reparto, ovvero il terzetto di linebacker guidato da Manase Hungalu e Bright Ugwoegbu, uno dei più produttivi colpitori del team con 54 placcaggi, 11.5 tackles for loss, 5.5 sacks; ad aiutarli il sophomore Andrzej Hughes-Murray, e la safety Brandon Arnold, spesso decisivo sulle run con 68 placcaggi e confermato nella deep a fianco di Jalen Moore. Sulle side garanzia fa rima con Xavier Crawford, semplicemente straordinario nella freshman season e diventato subito un punto fermo del team con 70 tackles, 1 intercetto e 10 broken pass; a lui spetterà il compito di difendere sul miglior WR che si troveranno di fronte i Beavers, mentre Dwayne Williams si occuperà dell’estremo opposto.

Manase Hongalu

NFL Prospect to watch: esploso lo scorso anno Manase Hungalu è probabilmente uno dei linebacker più sottovalutati del college football, nonostante sul campo abbia dimostrato di essere un prospetto interessantissimo e capace di fare molte giocate di atissimo livello, sfruttando un’abilità di lettura superior alla media e una capacità di farsi trovare sempre nel luogo di sviluppo dell’azione; se si tratti di semplice istinto, di un lavoro infinito in sala video o di entrambi non è ancora chiaro, ma quello che è certo è che questo ragazzo possiede una sorta di magnete per la palla da football, e o in copertura di un pass, o quando si tratta di fermare una corsa, lui è sempre li.
Veloce, atletico, aggressivo, abile ad affrontare i bloccatori avversari e superarli o evitarli con facilità, dopo un anno passato come riserva ha preso possesso della difesa dei Beavers diventandone un leader indiscusso e chiudendo al secondo posto nel team con 83 placcaggi, 3.0 tackles for loss e 3 fumbles recovered; in grado di difendere molto bene anche sui passaggi, ha collezionato 1 intercetto e 4 broken pass nella passata stagione, sembra più adatto a giocare come linebacker interno in una 3-4, ma vista la mobilità potrebbe dire la sua anche all’esterno, schierato come outside.