Orange Bowl 2014: preview.

CAPITAL ONE ORANGE BOWL
#7 Mississippi State Bulldogs (10-2) vs. #12 Georgia Tech Yellow Jackets (9-3)
8:00 PM ET, December 31, 2014 – Sun Life Stadium. Miami Garden, FLSunLife Stadium

Dopo essere stata per lunghissimo tempo una papabile candidata ai primi College Football Playoffs, ed aver addirittura raggiunto la prima posizione del ranking, Mississippi State si è dovuta “accontentare” della partecipazione all’Orange Bowl, una finale che mantiene vivo il suo fascino ma che di certo quest’anno non vale la semifinale per il BCS Championship, dove i Bulldogs di coach Dan Mullen parevano destinati ad arrivare quest’anno, il migliore nella storia del programma dell’università di Starkville, mai così in alto nelle 119 stagioni NCAA fin qui disputate.
Ad affrontarli saranno i Yellow Jackets guidati da Paul Johnson, genio della triple option che convive da tempo con una maledizione Bowls che l’ha portato a perdere ben 4 delle sue 5 apparizioni in postseason da quando è al comando del programma di football di Georgia Tech, inattesa dominatrice della Coastal Division durante la regular season e capace di contendere, fino all’ultimo respiro, il titolo della ACC ai Campioni Nazionali in carica di Florida State, uscita vincente, per soli 2 punti, nel match giocato tre settimane fa al Bank of America Stadium di Charlotte, in North Carolina.

Justin ThomasL’ ateneo di Atlanta torna a giocare la sfida di Miami a distanza di cinque stagioni dalla sconfitta rimediata, nel 2009, contro Iowa, ultima apparizione in un Bowl di prima fascia per il team, che punterà tutto sul talento del quarterback Justin Thomas, sophomore che oltre a muovere molto bene le gambe, 965 yards e 5 TD in 176 portate, ha dimostrato anche di saper lanciare, completando per 1,594 yds, 17 touchdowns e 5 intercetti, nelle poche occasioni in cui gli è stato richiesto di mettere l’ovale in aria; alternandosi, nel running game, con gli esperti Zach Laskey, 788 yards e 9 TD, e Synjyn Days, 753 yds e 6 segnature, entrambi senior, ha condotto Georgia Tech al terzo posto della nazione per media di yards corse a partita, 333.6, confermando il funzionamento dell’ormai ben oliato playbook offensivo di coach Johnson, deciso a togliersi finalmente quella scimmia, dalla spalla, che lo vuole sempre perdente nel match clou della stagione.
Per invertire la rotta farà pure affidamento su una difesa che è cresciuta tantissimo durante l’offseason, sotto la guida del defensive coordiantor Ted Roof, che l’ha resa più aggressiva e pronta a sfruttare ogni minimo errore degli avversari, come dimostrano i 6 touchdowns messi a segno dal reparto arretrato, secondo, in Division I-A, ai soli Washington State Cougars; attorno al talento del linebacker P.J. Davis, leading tackler del team con 108 placcaggi, ai quali vanno aggiunti 4.0 sacks e 3 forced fumbles, è stata costruita una defense che può contare anche sull’altro LB Quayshawn Nealy, 90 tackles, e su un gruppo di defensive back difficile da superare, che sulle sideline presenta due ball hawking interessantissimi come D.J. White e Jamal Golden, entrambi autori di 4 intercetti in stagione.

Dak PrescottI due saranno probabilmente sollecitati, durante la sfida, dal quarterback di MSU Dak Prescott, che dopo essere stato un serissimo candidato all’Heisman, ha visto calare copiosamente le sue quotazioni a causa di qualche battuta a vuoto nel finale di regular season, chiusa comunque molto positivamente, con 2,996 yards, 24 TD e 10 INT, lanciate, e 939 yds, 13 touchdowns, corse; dual-threat sulla falsariga di quelli già allenati in passato da Mullen nei Florida Gators, lo junior da Houghton non ha ancora deciso se dichiararsi, o meno, per il prossimo Draft, ed è molto probabile che, in questa sua scelta, influirà parecchio l’esito della partita di domani, nella quale è atteso ad un pronto riscatto il runner Josh Robinson, 1,128 yards e 11 segnature, anche lui calato parecchio nelle ultime settimane del torneo 2014.
Su di loro, e sul WR De’Runnya Wilson, 38 prese per 575 yds e 7 touchdowns, si poggerà la offense dei Bulldogs, che può contare sua una linea molto solida e in grado di arginare la pressione delle difese avversarie; importante, sarà però capire come i componenti della stessa arriveranno al match decisivo, dopo essere stati vittime, anche loro, di un calo di forma preoccupante nelle uscite che han chiuso la stagione del team, chiamato ad una prova di altissimo livello nel reparto difensivo, dove potrebbe giocare un ruolo fondamentale il DE Preston Smith, molto abile a penetrare nei backfield avversari, come dimostrano i 14.5 tackles for loss e i 9.0 sacks totalizzati quest’anno. La sua esperineza, unite alle sue indubbie qualità di pass rusher, serviranno a Mississippi State per tenere a bada la pericolosissima triple option di Georgia Tech, missione cui contribuiranno pure i linebackers Benardrick McKinney e Beniquez Brown, migliori placcatori della squadra con, rispettivamente, 61 tackles, 3.0 sacks, e 59 stops, 2.0 sacks, all’attivo.

Previsione: entrambe le squadre sembrano prediligere il running game, e nel caso dei Yellow Jackets, oltre alla tendenza già nota del suo playbook, la scelta diventa quasi obbligata, dopo l’infortunio subito dal receiver DeAndre Smelter, 715 yards e 7 TD, nel derby contro Georgia; senza di lui, Thomas, che contro i Seminoles ha servito con costanza il target #2 Darren Weller, 328 yds e 5 touchdowns, rischia di mettere in aria ancora meno palloni del solito, e se MSU riuscisse a trovare le contromisure adatte contro il trio di runner schierati dai Yellow Jackets, la partita potrebbe prendere un indirizzo ben preciso, anche in virtù del fatto che, già in passato, è stato dimostrato come le tre settimane di pausa vengano sfruttate molto bene, dalle compagini avversarie, per studiare le contromosse adeguate a fermare l’attacco di coach Johnson. Se i Bulldogs riescono nell’impresa, e se anche Prescott torna a giocare come sa, per loro la strada verso la conquista dell’Orange, è indubbiamente in discesa.

60%

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Analisi a Cura di Enrico Basta

A giudizio di chi scrive, questo dovrebbe essere l’incontro più scontato del lotto dei “New Year’s Six” con Mississippi State decisamente favorita. Si sa, il football è un gioco strano, imprevedibile e per questo bellissimo, ma da un punto di vista tattico, i Bulldogs dovrebbero avere un certo vantaggio.

L’incontro si deciderà tutto nella sfida fra l’attacco di Georgia Tech e la difesa di Mississippi State. La squadra di Paul Johnson continua ad essere ancorata alla nota triple option, che costringerà la difesa avversaria a giocare decisamente disciplinata per 60 minuti, rispettando i propri compiti, rendendo necessarie letture rapide ma non sommarie e tanta concentrazione a livello mentale. In particolare un attacco in option mette a dura prova la pazienza del front seven avversario, costretto a non reagire in modo esagerato quando l’attacco mostra per diverse azioni lo stesso look salvo poi evolvere le giocate in modo differente, attaccando i buchi creati proprio dall’impazienza del difensore che abbandona il proprio incarico per cercare la giocata nel backfield.

Allo stesso tempo però, la linea difensiva di Mississippi State si è dimostrata in grado di portare tanta pressione anche contro linee offensive più tradizionali, mentre la presenza nel reparto linebacker di McKinney, probabilmente il miglior ILB pronto a fare il salto in NFL a fine stagione, dovrebbe garantire ai Bulldogs il controllo della linea di scrimmage battendo i blocchi di una linea leggera come quella tipica della triple option, grazie anche a dei defensive back come al solito molto fisici e capaci di placcaggi in campo aperto, che sono la regola per squadre SEC. Se invece Georgia Tech dovesse riuscire a stabilire il punto di attacco bloccando alcuni elementi della difesa ed escludendo dalla giocata i migliori difensori avversari leggendo proprio i giocatori più talentuosi come Preston Smith, allora i Jackets potrebbero avere discreto successo nel gioco su corsa.

Mississippi State in attacco dovrebbe avere vita più semplice contro la difesa di Georgia Tech. La presenza della coppia Prescott/Robinson unita allo schema offensivo di Dan Mullen (OC di Urban Meyer a Florida) fornirà ai Bulldogs abbastanza punti da vincere l’incontro. Prescott, dopo mesi in cui è stato in lizza per premi individuali importanti è rimasto a secco e ciò carburerà la sua voglia di rivincita, nonostante Prescott non abbia certo bisogno di motivazioni supplementari, essendo il leader carismatico della squadra. Inoltre lo stesso Prescott e Robinson hanno avuto tempo per recuperare da dei leggeri infortuni che ne avevano limitato l’efficacia nelle ultime gare della stagione.

Mississippi State è sembrata in calando nel finale di stagione, mentre Georgia Tech attraversa un momento di forma opposto. La sconfitta contro Florida State non ha comunque influito troppo in un ambiente carico per aver raggiunto obiettivi che ad inizio stagione erano forse considerati fuori portata. Viceversa, Mississippi State potrebbe essere soddisfatta data l’ottima stagione trascorsa, in cui i Bulldogs sono stati per la prima volta nella loro storia al comando della nazione, salvo poi accontentarsi dell’Orange Bowl. Queste note sembrerebbero equilibrare l’incontro che da un punto di vista di talento e tattico sarebbe indirizzato verso Mississippi State, che comunque resta favorita.

Pronostico: Mississippi State.