Old Dominion Monarchs: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 95

Head Coach: Bobby Wilder (9th year, 67-30)

Record 2016: 10-3

Match da non perdere: at Virginia Tech (Sep. 23), vs. Western Kentucky (Oct. 20)

Oshane Ximines

Punto di forza: i Monarchs hanno perso il DT Rashaad Coward, ma hanno confermato i due produttivi end Bunmi Rotimi, 10.0 tackles for loss, 7.0 sacks, e Oshane Ximines, 42 placcaggi, 7.5 tkl for loss, 7.5 sacks, validissimi pass rushers che sono stati un vero e proprio incubo per tutte le difese che se li sono trovati di fronte nelle ultime due stagioni; punti di riferimento del reparto, guideranno un front forur in cui il coaching staff intende alternare tutti i sei elementi, ruotandoli soprattutto all’interno, dove dovrebbero partire titolari Brandon Tyson e Myles Fox.

Punto debole: il quarterback non é mai stato un problema per Old Dominion, e già lo scorso anno la conversione di David Washington, che aveva giocato WR fino al 2015, ha portato buoni frutti; coach Wilder confida che il suo coaching staff riesca a fare lo stesso ottimo lavoro quest’anno, costruendo in casa il nuovo starter del team, che sarà nominato poco prima dell’inizio della season 2017, al termine di una battaglia che vede coinvolti l’ex backup Blake LaRussa, appena 22 palloni messi in aria in autunno, il JUCO transfer Jordan Hoy e il true freshman Steven Williams.

First look offense: chi ne uscirà vincitore si troverà circondato da un cast di supporto di buonissimo livello, con il produttivo WR Jonathan Duhart, 735 yards, 9 TD, pronto a non far rimpiangere il leading receiver della passata stagione, nonché suo ex collega, Zach Pascal; al senior numero 21, al junior Travis Fulgham, 478 yds, 8 touchdowns, e al TE Melvin Young, un solidissimo pass-catcher, il compito di costituire le tre opzioni principali in un attacco aereo in cui troveranno spazio diversi ricevitori visti all’opera già lo scorso anno, a partire da Isaiah Harper, il maggior indiziato a ricoprire lo spot di terzo in depth.
Molto valida anche la linea offensiva, che oltre ai quattro giovani starter rientrati a Norfolk, le guardie Tony Barnett e Darius Garcia, il centro Nick Clark e il tackle destro Chad Hendricks, può contare su almeno altri cinque elementi che godono della piena fiducia dell’head coach e che consentiranno spesso ai titolari di rifiatare; a beneficiare di aver sempre bloccatori freschi in campo sarà soprattutto il running game, che ha funzionato molto bene nel 2016 e che ha dimostrato di saper vincere le partite da solo se necessario, puntando pure sulle corse di Jeremy Cox, 129 portate per 732 yards e 13 TD.

First look defense: come già anticipato anche sulla linea difensiva é prevista parecchia rotazione, e la stessa cosa potrebbe accadere anche nel reparto linebacker, che non é ancora chiaro se giocherà a tre o a due, vista la mezza intenzione dei DC Rich Nagy e Kermit Buggs di virare verso una 4-2-5 aggiungendo un nichelback in formazione; in ogni caso, avendo perso tutti i titolari e i principali tackler, Jordan Young, Demetrius Stitmon, Marvin Branch, 14 placcaggi, Terez Dickerson e il figlio del coach Derek Wilder avranno modo di giocarsi gli slot disponibili.
Più indietro, nella deep, le maggiori certezze, ovvero quelle fornite dalla confermata coppia di safeties composta da Sean Carter, 60 tackles, 2 INT, e Rob Thompson, che supportati dal primo backup Justin Davila hanno svolto un ottimo lavoro sul profondo nella passata regular season; sulle side un altro atleta esperto Brandon Addison, 2 intercetti, 10 pass defended, agirà sulla side opposta ad uno tra Jamez Brickhouse e Joe Joe Headen, redshirt freshman che ha mostrato un incredibile fiuto per l’ovale in primavera.

RayLawry
Ray Lawry

NFL Prospect to watch: protagonista nei Monarchs fin dalla freshman season, Ray Lawry é sempre stato visto come il talento in grado di scrivere il nome di Old Dominion sulla mappa del football universitario di prima divisione; veloce, esplosivo, abile ad effettuarsi tagli e cambi di direzione repentini in campo aperto, la sua mossa migliore é lo spostamento laterale, con cui elude molto spesso l’intervento dei placcatori avversari.
Candidato ad essere per lunghissimo tempo l’all-time leading rusher di questa università della Virginia, ha concluso la scorsa stagione con 1,255 yards e 11 TD, superando per la seconda volta, consecutiva, in carriera il traguardo delle 1,000 yds corse; utilizzato con il contagoccie fuori dal backfield, ha comunque messo a segno 1 touchdown in ognuno degli ultimi due tornei, dimostrando di poter essere un’arma anche nelle situazioni di passaggio.